TEMPO MARIANO DI MONTE GRISA
Scheda Opera
- Comune: Trieste
- Località: Contovello
- Denominazione: TEMPO MARIANO DI MONTE GRISA
- Indirizzo: Località Contovello N. 455
- Data: 1959 - 1966
- Tipologia: Edifici per il culto
- Autori principali: Antonio Guacci
Descrizione
Voluto in onore alla Madonna alla quale il vescovo Santin fece un voto per la salvezza della città di Trieste durante il conflitto bellico della seconda guerra mondiale, il santuario di Monte Grisa è situato nel punto più suggestivo del ciglione carsico, con vista a 180 gradi sul golfo di Trieste.
L'edificio sacro è concepito seguendo i dettami dell'architettura omologica, basata cioè su moduli triangolari a ripetersi nelle stesse proporzioni anche per quanto riguarda ogni singolo arredo interno. La massa volumetrica risulta armoniosa e leggera, grazie al reticolato delle travi in cemento armato. Il tempio è costituito da due chiese sovrapposte, aventi entrambe pianta a croce greca. La navata principale della chiesa inferiore è orientata a nord-sud, mentre quella della superiore a est-ovest, cosicché le due navate sovrapposte formano anch'esse una croce greca. Le due aule di culto sono collegate tra loro da una scala interna, ma hanno anche ingressi indipendenti. La chiesa inferiore ha l'ingresso rivolto a nord, in asse con l'altare maggiore dedicato ai Caduti senza Croce, quella superiore, che ha l'orientamento tradizionale delle basiliche paleocristiane, ha due ingressi laterali contrapposti, a nord e a sud, che formano idealmente un vano passante. Se nella chiesa superiore domina il senso della verticalità, nell'inferiore domina quello dell'orizzontalità, non solo per la minore altezza del soffitto, ma anche per la doppia valenza del suo impianto planimetrico, insieme centrale e longitudinale. La struttura triangolare evoca la lettera M di Maria, così come la cima mozzata che, laddove compare nelle vetrate, disegna una A, ovvero Ave Maria. Di fatto il santuario è carico di elementi simbolici: l'idea di intersecare il cielo con la terra pare esprimersi attraverso la costruzione della cripta inferiore, orientata da nord verso sud a rappresentare l'umanità, e il piano superiore, orientato da est verso ovest a rappresentare la trascendenza. È circondato da una vasta area verde e si caratterizza per le sue proporzioni gigantesche: un volume complessivo di 48.000 metri cubi con 8.500 metri cubi di strutture in cemento armato, 4.000 metri quadrati di pavimentazioni in marmo e 1.800 metri quadrati di grandi vetrate. Una scala a due rampe collega i due piani mentre dalla terrazza esterna si può ammirare una delle più belle viste sulla città di Trieste e il suo Golfo.
Info
- Progetto: 1959 -
- Esecuzione: 1963 - 1966
- Tipologia Specifica: edificio di culto
- Committente: arcivescovo di Trieste Mons. Antonio Santin (Provincia di Trieste)
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: edificio di culto
- Destinazione attuale: edificio di culto
Autori
- Strutture: in cemento armato, struttura a tetraedri sorretta da doppi pilastri in cemento armato
- Materiale di facciata: cemento armato a vista, verso nord protezione in lastre di cemento
- Coperture: lastre di cemento
- Serramenti: acciaio
- Stato Strutture: Mediocre
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Mediocre
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
- Data Provvedimento: DDR 18/05/2006
- Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3 lettera d)
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 4
- Particella: 3076
Codice ICCd | Ubicazione | Tipologia | Soggetto | Autore | Materia Tecnica | Stato di Conservazione | Restauri |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Scultura | Crocifisso | Marcello Mascherini | Bronzo | Buono |
Note
Per la sua particolare forma , il santuario è noto, tra i triestini, anche con il nome, di "formaggino". Per la particolare ubicazione, è visibilissimo da buona parte della città e la sera risulta essere l’unico fabbricato illuminato sulla collina.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Pedio Renato | 1968 | Una scuola e una chiesa di Antonio Guacci | L’Architettura XIV 151, 1 | Si | ||
Guacci Antonio, Musmeci Sergio | 1969 | Il tempio mariano di Trieste | L’industria italiana del cemento XXXIX, 9 | Roma | Si | |
Walcher Maria | 1977 | Il tempio a Maria Madre e Regina di Monte Grisa di Trieste | Italo Svevo | Trieste | Si | |
Polano Sergio, Semerani Luciano (a cura di) | 1992 | Friuli Venezia Giulia. Guida critica all’architettura contemporanea | Arsenale | Venezia | 172 | Si |
Guacci Antonio | 1992 | Il tempio di monte Grisa a Trieste. Analisi del linguaggio architettonico di un edificio di culto | Del Bianco Editore | Udine | Si | |
Valcovic Edino | 1998 | Alcune riflessioni sulle architetture di Antonio Guacci, in Ceiner Giovanni (a cura di) Antonio Guacci 1912-1995. Il disegno di una vita, catalogo della mostra di Trieste | Lint | Trieste | 20-22 | Si |
Skansi Luca | 2005 | scheda in Architettura nel Triveneto dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico, Dal Co Francesco (a cura di) | Iuav | Venezia | Si | |
Walcher Maria | 2010 | Ricordo di Antonio Guacci | Arte in Friuli Arte a Trieste n. 29 | Trieste | 211-215 | Si |
Benedetti Andrea, Giadrossi Alessandro, Zanmarchi Alessandro (a cura di) | 2014 | Atlante dei Beni Culturali. Il patrimonio costruito di Trieste | Edizioni Comune di Trieste | Trieste | 529 | No |
Franca Giuseppe | 2018 | La Soprintendenza e il Tempio Mariano | Archeografo Triestino serie IV - Volume LXXVIII | Trieste | 25-43 | Si |
Lorber Maurizio | 2018 | il tempio mariano a trieste. dal modulor di le corbusier alla geometria modulare di alfred neumann e al tempio di Antonio Guacci | Archeografo Triestino serie IV - Volume LXXVIII | Trieste | 43-54 | Si |
De Grassi Massimo | 2018 | Le sculture di Marcello Mascherini nel tempio mariano | Archeografo Triestino serie IV - Volume LXXVIII | Trieste | 55-73 | Si |
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARCTitolare della ricerca: IUAV Venezia - Dipartimento di Storia dell'Architettura
Responsabile scientifico: Francesco Dal Co
Scheda redatta da Roberta Martinis, Matteo D'Ambros, Luka Skansi
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 26/01/2023
Revisori:
Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Studi Umanistici, Resp. Scient. Massimo Degrassi 2015
Menzietti Giulia 2022