Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SCUOLA ELEMENTARE

Scheda Opera

  • Planimetria
  • Modello generale
  • Pianta di un nucleo
  • Sezioni e dettagli costruttivi
  • Disegno prospettico
  • Prospetti
  • Veduta del complesso scolastico
  • Veduta del complesso scolastico
  • Veduta del complesso scolastico
  • Veduta esterna del complesso scolastico, fronte ovest, 2019
  • Veduta esterna del complesso scolastico, ingresso di un nucleo, 2019
  • Veduta esterna del complesso scolastico, fronte ovest, 2019
  • Veduta esterna del complesso scolastico, fronte nord, 2019
  • Veduta esterna del complesso scolastico, vista di due nuclei, 2019
  • Veduta esterna del complesso scolastico, fronte est, 2019
  • Veduta esterna del complesso scolastico, fronte sud, 2019
  • Veduta esterna del complesso, 2019 scolastico, scale di accesso a un nucleo
  • Comune: Ivrea
  • Località: Quartiere Canton Vesco
  • Denominazione: SCUOLA ELEMENTARE
  • Indirizzo: Via della Liberazione N. 5
  • Data: 1955 - 1964
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Ludovico Quaroni
Descrizione

1. Opera originaria

«[…] nel 1955, Quaroni elabora, per conto di Olivetti, un piano di completamento del quartiere di Canton Vesco ad ivrea; quartiere già parzialmente realizzato da Bernasconi e Fiocchi, nel quale Quaroni inserisce un «cuore» composto da una serie di servizi convergenti sulla scuola elementare posta al centro del complesso.
In tal modo Quaroni si pone il problema di un’integrazione urbanistica da risolvere, tramite un’opera di ricucitura e caratterizzazione di un tessuto già di per sé costituito, sia formalmente che funzionalmente; gli edifici per la vita associata costituenti il nuovo complesso, dominato nel progetto originario da un’unità di abitazione fronteggiante la scuola elementare da un lato e il campo sportivo dall’altro, sono legati da un’evidente unitarietà volumetrica, dosata però in modo tale da non turbare l’equilibrio della preesistente figurazione urbana.
La scuola di Canton Vesco costituisce pertanto una conferma quanto mai probante di due costanti proprie dell’operatività di Quaroni: la fedeltà allo sperimentalismo da un lato, la capacità di inserimento in realtà precostituite dall’altro». (Manfredo Tafuri, Ludovico Quaroni e lo sviluppo dell’architettura moderna in Italia, Edizioni di Comunità, Milano 1964, pp. 132-137).

«[…] il quartiere costituisce uno dei luoghi paradigmatici della riflessione di Quaroni sullo specifico urbano. All’interno del problema del quartiere e dei servizi Quaroni riconosce inoltre grande importanza alle istituzioni educative. “C’era, nell’idea di quartiere organico, la fiducia di una utopistica visione dell’asilo e della scuola come centri della vita residenziale, per il valore educativo … e per il valore simbolico che rivestivano”. Il progetto della scuola elementare di Canton Vesco diventa così un complesso dispositivo urbanistico-architettonico, che da un lato costruisce una struttura di relazioni funzionali e sociali con il quartiere razionalista di Fiocchi e Bernasconi, e dall’altro affronta l’aggiornamento di un tipo edilizio ancora fermo alle prescrizioni accademiche dell’inizio del secolo.
[…] A Ivrea il tipo scolastico si disaggrega organicamente nella forma dei suoi elementi funzionali. Le tre unità didattiche, l’edificio dei servizi comuni (refettorio, biblioteca, ecc.) e una piccola stecca di negozi disegnano un organismo aperto, adatto a inserirsi nella geografia planimentrica e umana del quartiere. Il baricentro compositivo dell’insieme cade naturalmente sull’edificio dei servizi comuni, attorno al quale si distribuiscono con evidente flessibilità gli altri corpi.
[…] A ivrea, poco prima dell’inizio dei lavori, il comune è succeduto a Olivetti nella qualità di committente, ed ha imposto a Quaroni alcune modifiche che hanno profondamente alterato l’equilibrio figurativo del progetto. Il passaggio dalla struttura in ferro a quella in cemento armato, con la conseguente abolizione della pensilina che copriva il percorso, e l’aggiunta di una quarta unità didattica, hanno vanificato alcune delle scelte compositive su cui si fondava l’intero progetto. Singolarmente, la revisione imposta al progettista ha finito per accentuare, secondo Tafuri, “le memorie razionaliste che vi assumono caratteri simili a quelli di colazioni tipicamente neutriane”. Quaroni ha modo di lamentarsi anche dell’inadeguata realizzazione dell’edificio, poiché in origine solo due delle unità didattiche vengono realizzate e le sistemazioni esterne risultavano totalmente trascurate». (Pippo Ciorra, Ludovico Quaroni 1911-1987, Electa, Milano 1989).

«[…] Piccolo edificio a un piano fuori terra articolato in due corpi di fabbrica con copertura piana in calcestruzzo appoggiata sulle murature realizzate in pietra locale che galleggia sui serramenti di metallo e vetro a tutta altezza che chiudono le aule verso l’esterno. Le aule – che si affacciano da un lato su una sorta di piazza interna – si aprono sll lato opposto su spazi privati organizzati come piccole arene destinate ad accogliere le attività didattiche all’esterno separate le une dalle altre da muri in pietra che contribuiscono a garantire l’isolamento e la riservatezza. Particolarmente apprezzabili sono le proporzioni dell’insieme e dei suoi spazi interni, correttamente commisurati alle dimensioni dei piccoli fruitori». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli (a cura di), Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea, Allemandi, Torino 2007, pag. 80).

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

L’edificio si presenta in discreto stato di conservazione, preservando i caratteri originali dell’opera e alcune delle finiture originali (pareti vetrate, infissi metallici, pavimentazioni in grès, piastrellature a mosaico, rivestimenti lignei). Alcune modifiche e adeguamenti normativi hanno riguardato gli interni e gli esterni. Il corpo di fabbrica a ovest è stato convertito nel corso degli anni in locale mensa e servizi scolastici collettivi. Nel secondo blocco, ancora destinato ad attività didattiche, sono state eliminate divisioni interne vetrate e rivestimenti lignei in seguito ad adeguamenti funzionali ed impiantistici.

La Scuola elementare di Canton Vesco è inclusa nella buffer zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538)

(Scheda a cura di Tanja Marzi, DAD - Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1955 - 1960
  • Esecuzione: 1961 - 1964
  • Tipologia Specifica: Scuola elementare
  • Committente: Comune di Ivrea
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: scuola elementare
  • Destinazione attuale: scuola elementare, denominazione attuale: Scuola elementare “Adriano Olivetti”
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Adolfo De Carlo Progetto architettonico Progetto NO
F.lli Francesio Impresa esecutrice Esecuzione NO
Ludovico Quaroni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=51865 SI
Ufficio Tecnico Società Olivetti Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: cemento armato e setti in pietra
  • Materiale di facciata: setti in pietra, pareti intonacate, vetrate con telai metallici di colore blu marino
  • Coperture: copertura piana in c.a., forata per far filtrare la luce naturale
  • Serramenti: serramenti metallici di colore blu marino
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 1526
    [codice] => DAD_TO_085
    [denominazione] => SCUOLA ELEMENTARE 
    [regione] => Piemonte
    [provincia] => Torino
    [comune] => Ivrea
    [localita] => Quartiere Canton Vesco
    [indirizzo] => Via della Liberazione N. 5
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 27
    [tipologia_specifica] => Scuola elementare
    [anno_inizio_progetto] => 1955
    [anno_fine_progetto] => 1960
    [anno_inizio_esecuzione] => 1961
    [anno_fine_esecuzione] => 1964
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => 1.	Opera originaria 

«[…] nel 1955, Quaroni elabora, per conto di Olivetti, un piano di completamento del quartiere di Canton Vesco ad ivrea; quartiere già parzialmente realizzato da Bernasconi e Fiocchi, nel quale Quaroni inserisce un «cuore» composto da una serie di servizi convergenti sulla scuola elementare posta al centro del complesso.
In tal modo Quaroni si pone il problema di un’integrazione urbanistica da risolvere, tramite un’opera di ricucitura e caratterizzazione di un tessuto già di per sé costituito, sia formalmente che funzionalmente; gli edifici per la vita associata costituenti il nuovo complesso, dominato nel progetto originario da un’unità di abitazione fronteggiante la scuola elementare da un lato e il campo sportivo dall’altro, sono legati da un’evidente unitarietà volumetrica, dosata però in modo tale da non turbare l’equilibrio della preesistente figurazione urbana.
La scuola di Canton Vesco costituisce pertanto una conferma quanto mai probante di due costanti proprie dell’operatività di Quaroni: la fedeltà allo sperimentalismo da un lato, la capacità di inserimento in realtà precostituite dall’altro». (Manfredo Tafuri, Ludovico Quaroni e lo sviluppo dell’architettura moderna in Italia, Edizioni di Comunità, Milano 1964, pp. 132-137).

«[…] il quartiere costituisce uno dei luoghi paradigmatici della riflessione di Quaroni sullo specifico urbano. All’interno del problema del quartiere e dei servizi Quaroni riconosce inoltre grande importanza alle istituzioni educative. “C’era, nell’idea di quartiere organico, la fiducia di una utopistica visione dell’asilo e della scuola come centri della vita residenziale, per il valore educativo … e per il valore simbolico che rivestivano”. Il progetto della scuola elementare di Canton Vesco diventa così un complesso dispositivo urbanistico-architettonico, che da un lato costruisce una struttura di relazioni funzionali e sociali con il quartiere razionalista di Fiocchi e Bernasconi, e dall’altro affronta l’aggiornamento di un tipo edilizio ancora fermo alle prescrizioni accademiche dell’inizio del secolo. 
[…] A Ivrea il tipo scolastico si disaggrega organicamente nella forma dei suoi elementi funzionali. Le tre unità didattiche, l’edificio dei servizi comuni (refettorio, biblioteca, ecc.) e una piccola stecca di negozi disegnano un organismo aperto, adatto a inserirsi nella geografia planimentrica e umana del quartiere. Il baricentro compositivo dell’insieme cade naturalmente sull’edificio dei servizi comuni, attorno al quale si distribuiscono con evidente flessibilità gli altri corpi.
[…] A ivrea, poco prima dell’inizio dei lavori, il comune è succeduto a Olivetti nella qualità di committente, ed ha imposto a Quaroni alcune modifiche che hanno profondamente alterato l’equilibrio figurativo del progetto. Il passaggio dalla struttura in ferro a quella in cemento armato, con la conseguente abolizione della pensilina che copriva il percorso, e l’aggiunta di una quarta unità didattica, hanno vanificato alcune delle scelte compositive su cui si fondava l’intero progetto. Singolarmente, la revisione imposta al progettista ha finito per accentuare, secondo Tafuri, “le memorie razionaliste che vi assumono caratteri simili a quelli di colazioni tipicamente neutriane”. Quaroni ha modo di lamentarsi anche dell’inadeguata realizzazione dell’edificio, poiché in origine solo due delle unità didattiche vengono realizzate e le sistemazioni esterne risultavano totalmente trascurate». (Pippo Ciorra, Ludovico Quaroni 1911-1987, Electa, Milano 1989).

«[…] Piccolo edificio a un piano fuori terra articolato in due corpi di fabbrica con copertura piana in calcestruzzo appoggiata sulle murature realizzate in pietra locale che galleggia sui serramenti di metallo e vetro a tutta altezza che chiudono le aule verso l’esterno. Le aule – che si affacciano da un lato su una sorta di piazza interna – si aprono sll lato opposto su spazi privati organizzati come piccole arene destinate ad accogliere le attività didattiche all’esterno separate le une dalle altre da muri in pietra che contribuiscono a garantire l’isolamento e la riservatezza. Particolarmente apprezzabili sono le proporzioni dell’insieme e dei suoi spazi interni, correttamente commisurati alle dimensioni dei piccoli fruitori». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli (a cura di), Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea, Allemandi, Torino 2007, pag. 80).

2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

L’edificio si presenta in discreto stato di conservazione, preservando i caratteri originali dell’opera e alcune delle finiture originali (pareti vetrate, infissi metallici, pavimentazioni in grès, piastrellature a mosaico, rivestimenti lignei). Alcune modifiche e adeguamenti normativi hanno riguardato gli interni e gli esterni. Il corpo di fabbrica a ovest è stato convertito nel corso degli anni in locale mensa e servizi scolastici collettivi. Nel secondo blocco, ancora destinato ad attività didattiche, sono state eliminate divisioni interne vetrate e rivestimenti lignei in seguito ad adeguamenti funzionali ed impiantistici.

La Scuola elementare di Canton Vesco è inclusa nella buffer zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538)

(Scheda a cura di Tanja Marzi, DAD - Politecnico di Torino)

    [committente] => Comune di Ivrea 
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => cemento armato e setti in pietra
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => setti in pietra, pareti intonacate, vetrate con telai metallici di colore blu marino
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => copertura piana in c.a., forata per far filtrare la luce naturale
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => serramenti metallici di colore blu marino
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => scuola elementare
    [destinazione_attuale] => scuola elementare, denominazione attuale: Scuola elementare “Adriano Olivetti”
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 7
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => P.R.G. Norme di salvaguardia per l’architettura moderna di Ivrea.  La Scuola elementare di Canton Vesco è inclusa nella buffer zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538)
    [vincolo] => 0
    [note] => «La scuola è inserita nel catalogo delle Architetture Moderne di Pregio della città di Ivrea compilato ai sensi della Legge regionale 35/1995 (codice R0044442), fra gli edifici di categoria A caratterizzati da rilevanza monumentale ed elevata qualità formale, realizzati su progetto di importanti architetti italiani, la cui importanza è universalmente riconosciuta dalla critica nazionale e internazionale.
L’importanza dell’edificio risiede – per il patrimonio eporediese – nel fatto di essere l’unica testimonianza locale dell’attività di Quaroni, un architetto che ebbe non poca influenza nella formazione del pensiero architettonico e urbanistico di Adriano Olivetti negli anni ’50.
In termini più generali la rilevanza dell’edificio consiste nella sua capacità di compendiare i caratteri della ricerca teorica sugli edifici scolastici sviluppata in Italia negli anni ’50, tanto da essere assunto come modello per l’allestimento di un’aula e di una sala comune alla XII Triennale di Milano nel 1960». (Enrico Giacopelli, Scuola Elementare di Canton Vesco, in «Do.co.mo.mo. Italia Giornale», n° 29, 2011).

    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.450744
    [longitude] => 7.877445
    [score] => 7
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2004-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-03-11 12:50:15
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Scuole
    [proprieta] => Proprietà pubblica
    [cat_autori] => Ludovico Quaroni
    [id_regione] => 9
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti: P.R.G. Norme di salvaguardia per l’architettura moderna di Ivrea. La Scuola elementare di Canton Vesco è inclusa nella buffer zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538)
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

«La scuola è inserita nel catalogo delle Architetture Moderne di Pregio della città di Ivrea compilato ai sensi della Legge regionale 35/1995 (codice R0044442), fra gli edifici di categoria A caratterizzati da rilevanza monumentale ed elevata qualità formale, realizzati su progetto di importanti architetti italiani, la cui importanza è universalmente riconosciuta dalla critica nazionale e internazionale. L’importanza dell’edificio risiede – per il patrimonio eporediese – nel fatto di essere l’unica testimonianza locale dell’attività di Quaroni, un architetto che ebbe non poca influenza nella formazione del pensiero architettonico e urbanistico di Adriano Olivetti negli anni ’50. In termini più generali la rilevanza dell’edificio consiste nella sua capacità di compendiare i caratteri della ricerca teorica sugli edifici scolastici sviluppata in Italia negli anni ’50, tanto da essere assunto come modello per l’allestimento di un’aula e di una sala comune alla XII Triennale di Milano nel 1960». (Enrico Giacopelli, Scuola Elementare di Canton Vesco, in «Do.co.mo.mo. Italia Giornale», n° 29, 2011).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Gatti A. 1959 Edilizia scolastica e pianificazione, Progetto per la scuola elementare di Canton Vesco ad Ivrea Casabella-Continuità n. 224 33 No
1960 Scuola urbana o rurale con aula comune Casabella-Continuitàn. 243 26-27 No
Tafuri Manfredo 1964 Ludovico Quaroni e lo sviluppo dell’architettura moderna in Italia Edizioni di Comunità Milano 132-137 No
Teyssot G. 1976 L'école, in Dossier: Politique industrielle et architecture: le cas Olivetti L’Architecture d’Aujourd’hui, XLVI, n. 188 37 No
AA.VV. 1983 Design Process Olivetti 1908-1983 Olivetti 30 No
Terranova Antonino (a cura di) 1985 Ludovico Quaroni architetture per cinquant’anni Gangemi Roma 138-140 No
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofano Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent’anni. Guida all’architettura moderna Zanichelli Bologna No
Fabbri Marcello, Greco Antonella (cura di) 1988 La comunità concreta: progetto ed immagine. Il pensiero e le iniziative di Adriano Olivetti nella formazione della cultura urbanistica ed architettonica italiana Edizioni di Comunità Roma No
Ciorra Pippo 1989 Ludovico Quaroni 1911-1987 Electa Milano No
Bonifazio Patrizia, Scrivano Paolo 2001 Olivetti costruisce. Architettura moderna a Ivrea Skira Milano 37-39 No
Bonifazio Patrizia, Giacopelli Enrico (a cura di) 2007 Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea Allemandi Torino 80 No
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa 2008 Guida del Piemonte Architettura del Novecento (1902-2006) Umberto Allemandi Torino 182-183 No
Quattrocchi Luca (a cura di) 2009 Architetture per l’infanzia. Asili nido e scuole materne in Italia 1930-1960 Umberto Allemandi Torino No
Giacopelli Enrico 2011 Scuola Elementare di Canton Vesco Do.co.mo.mo. Italia Giornale n. 29 No
Chiorino Cristiana, Fassino Giulietta, Milan Laura 2015 Architectural Guide Turin DOM Publishers Berlin 217 No
Tagliacollo Enrica 2020 Architetture educatrici: una breve rassegna Recupero e conservazione_Magazine n. 158 46-52 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria Planimetria Casabella-Continuità n. 243,1960
Modello generale Modello generale Tratto da - Corra, Electa 1989
Pianta di un nucleo Pianta di un nucleo Casabella-Continuità n. 243,1960
Sezioni e dettagli costruttivi Sezioni e dettagli costruttivi Tratto da –Corra, Quaroni Electa 1989
Disegno prospettico Disegno prospettico Tratto da –Corra, Quaroni Electa 1989
Prospetti Prospetti Tratto da –Corra, Quaroni Electa 1989
Veduta del complesso scolastico Veduta del complesso scolastico Tratto da – Tafuri, Edizioni di Comunità 1964
Veduta del complesso scolastico Veduta del complesso scolastico Tratto da – Tafuri, Edizioni di Comunità 1964
Veduta del complesso scolastico Veduta del complesso scolastico Tratto da – Tafuri, Edizioni di Comunità 1964
Veduta esterna del complesso scolastico, fronte ovest, 2019 Veduta esterna del complesso scolastico, fronte ovest, 2019 Tanja Marzi - 2019
Veduta esterna del complesso scolastico, ingresso di un nucleo, 2019 Veduta esterna del complesso scolastico, ingresso di un nucleo, 2019 Tanja Marzi - 2019
Veduta esterna del complesso scolastico, fronte ovest, 2019 Veduta esterna del complesso scolastico, fronte ovest, 2019 Tanja Marzi - 2019
Veduta esterna del complesso scolastico, fronte nord, 2019 Veduta esterna del complesso scolastico, fronte nord, 2019 Tanja Marzi - 2019
Veduta esterna del complesso scolastico, vista di due nuclei, 2019 Veduta esterna del complesso scolastico, vista di due nuclei, 2019 Tanja Marzi - 2019
Veduta esterna del complesso scolastico, fronte est, 2019 Veduta esterna del complesso scolastico, fronte est, 2019 Tanja Marzi - 2019
Veduta esterna del complesso scolastico, fronte sud, 2019 Veduta esterna del complesso scolastico, fronte sud, 2019 Tanja Marzi - 2019
Veduta esterna del complesso, 2019 scolastico, scale di accesso a un nucleo Veduta esterna del complesso, 2019 scolastico, scale di accesso a un nucleo Tanja Marzi - 2019

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo”, Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Ludovico Quaroni Visualizza
Enciclopedia Treccani - Ludovico Quaroni Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Ludovico Quaroni Visualizza
Archivio digitale Olivetti – Ludovico Quaroni Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Tanja Marzi
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 11/03/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2021