Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZINA GARDEN

Scheda Opera

  • Vista del fronte principale su via dell'Unità d'Italia
  • Particolare del fronte principale su via dell'Unità d'Italia
  • Particolare dell'ingresso in via dell'Unità d'Italia
  • Particolare del fronte laterale
  • Particolare del fronte principale su via dell’Unità d’Italia
  • Particolare dell'atrio d'ingresso
  • Schizzo del progetto
  • Comune: Forlì
  • Denominazione: PALAZZINA GARDEN
  • Indirizzo: Via Unità D'Italia N. 13
  • Data: 1968 - 1971
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Bruno Gemignani
Descrizione

La Palazzina Garden, realizzata dall’omonima Impresa Immobiliare, si colloca nell’ambito di una lottizzazione risalente agli anni Venti, disegnata sul modello del quartiere giardino, situata al limite del centro storico della città.
Negli stessi anni in cui trova realizzazione l’edificio in oggetto, la zona conosce una forte occupazione del suolo sviluppatasi per lo più secondo una monofunzione residenziale, organizzata in tipologie mono o bifamigliari. Il blocco edilizio risente di questa localizzazione e dei vincoli imposti dalla rigida suddivisione dei terreni, presupponendo proprio una revisione del classico modello di “palazzina” presente in questi ambiti, comuni a tutte le città. Esso si presenta infatti come un edificio puntuale, al centro dell’isolato, delimitato da una strada sulla quale è posto l’ingresso principale e confinante con le proprietà private edificate sugli altri lati.
In planimetria la palazzina mostra uno sviluppo prevalentemente longitudinale che occupa gran parte della superficie del lotto e rivela l’intento del progettista di prendere le distanze dallo schema tipologico consolidato, in favore di un volume dalla forte articolazione plastica, per lo più realizzato in cemento armato a vista, certamente ispirato alle ricerche di stampo brutalista che in quegli anni, proprio nell’ambiente fiorentino in cui opera l’autore, trovano grande fortuna.
La forte espressività plastica del volume si legge soprattutto nei prospetti, dove è evidente un continuo dilatarsi e contrarsi del profilo dell’edificio dettato in particolare dalla forma a “L” del lotto.
In alzato la palazzina si sviluppa su cinque livelli fuori terra e un piano interrato di servizio. L’andamento del prospetto è il risultato della sovrapposizione di blocchi sfalsati che permettono agli appartamenti di usufruire di grandi terrazzi. Il fronte principale, affacciato su via dell’Unità d’Italia, è caratterizzato da uno sviluppo prevalentemente orizzontale, originato dalle lunghe terrazze-giardino in cemento armato che degradano verso l’alto.
Il corpo di fabbrica è interamente realizzato con cemento armato, rivestito o intonacato solo in certe parti, ma per lo più lasciato a vista, allo scopo di creare una continuità della superficie laddove il volume presenta numerose variazioni. L’unico punto dell’edificio in cui non viene utilizzato il cemento armato è il blocco da cui partono i due bracci dell’edificio, rivestito con pannelli di pietra rosata ricomposta, che si presenta come il nucleo di sostegno su cui si appoggia tutto lo sviluppo delle masse.
Da un punto di vista funzionale, al piano interrato si collocano i garage e il locale per le caldaie; al piano terra, oltre all’ingresso principale comune a tutti gli appartamenti, sono posti altri locali di servizio come le lavanderie e gli stenditoi. Ai piani superiori si trovano i piani degli alloggi, ciascuno costituito da un ingresso, un soggiorno, una cucina, un bagno ed una camera da letto.

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

Info
  • Progetto: 1968 - 1969
  • Esecuzione: 1969 - 1971
  • Committente: Immobiliare “Garden” s.a.s. di Ricci Alberto & C., Forlì
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: casa ad appartamenti - edificio per residenze
  • Destinazione attuale: casa ad appartamenti - edificio per residenze
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Bruno Gemignani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bruno-gemignani.jimdosite.com/ SI
Paolo Mingozzi Collaboratore Progetto NO
Impresa Ricci Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, pietra rosata
  • Coperture: piana, metallo
  • Serramenti: metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Mediocre

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In planimetria la palazzina mostra uno sviluppo prevalentemente longitudinale che occupa gran parte della superficie del lotto e rivela l’intento del progettista di prendere le distanze dallo schema tipologico consolidato, in favore di un volume dalla forte articolazione plastica, per lo più realizzato in cemento armato a vista, certamente ispirato alle ricerche di stampo brutalista che in quegli anni, proprio nell’ambiente fiorentino in cui opera l’autore, trovano grande fortuna.
La forte espressività plastica del volume si legge soprattutto nei prospetti, dove è evidente un continuo dilatarsi e contrarsi del profilo dell’edificio dettato in particolare dalla forma a “L” del lotto. 
In alzato la palazzina si sviluppa su cinque livelli fuori terra e un piano interrato di servizio. L’andamento del prospetto è il risultato della sovrapposizione di blocchi sfalsati che permettono agli appartamenti di usufruire di grandi terrazzi. Il fronte principale, affacciato su via dell’Unità d’Italia, è caratterizzato da uno sviluppo prevalentemente orizzontale, originato dalle lunghe terrazze-giardino in cemento armato che degradano verso l’alto.
Il corpo di fabbrica è interamente realizzato con cemento armato, rivestito o intonacato solo in certe parti, ma per lo più lasciato a vista, allo scopo di creare una continuità della superficie laddove il volume presenta numerose variazioni. L’unico punto dell’edificio in cui non viene utilizzato il cemento armato è il blocco da cui partono i due bracci dell’edificio, rivestito con pannelli di pietra rosata ricomposta, che si presenta come il nucleo di sostegno su cui si appoggia tutto lo sviluppo delle masse.
Da un punto di vista funzionale, al piano interrato si collocano i garage e il locale per le caldaie; al piano terra, oltre all’ingresso principale comune a tutti gli appartamenti, sono posti altri locali di servizio come le lavanderie e gli stenditoi. Ai piani superiori si trovano i piani degli alloggi, ciascuno costituito da un ingresso, un soggiorno, una cucina, un bagno ed una camera da letto.

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

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E’ professore associato in Composizione Architettonica alla Facoltà di Architettura di Firenze e, dal 1992, è membro effettivo del Comitato per l’estetica cittadina del comune di Firenze come rappresentante dell’ordine degli architetti di Firenze e Prato.
Come architetto partecipa a numerosi concorsi e svolge una fortunata attività su committenza sia pubblica che privata. In particolare, tra gli anni Sessanta e Ottanta, redige diversi piani come il Piano per l’edilizia economica e popolare per il quartiere “Le torri Cintoia” di Firenze nel 1964, il PRG del comune di Montignoso nel 1970, il Piano Territoriale Paesistico dell’Isola d’Elba nel 1971, la Scuola media, elementare e parco pubblico comunale di Ateleta nel 1975, il Piano particolareggiato comunale del quartiere Rifredi a Firenze nel 1985. Tra le principali opere recenti si ricordano: l’ampliamento della Biblioteca di quartiere del Giardino dell' Orticoltura a Firenze del 1999, l’edificio commerciale per uffici e negozi in via Aretina a Firenze del 1995 e la nuova filiale della Banca Toscana a Campi Bisenzio dello stesso anno 1995. Lavora anche a progetti di restauro e ristrutturazione di diversi centri storici italiani come Forlì, Firenze, Certaldo e Città di Castello.


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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 202
  • Particella: 1509

Note

Bruno Gemignani (Viareggio, 1938) Laureato in architettura a Firenze nel 1963 con un progetto per un impianto sportivo, premiato dal CONI, svolge l’attività di architetto di ruolo presso la Soprintendenza alle Gallerie e ai Monumenti di Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Isola d’Elba. E’ professore associato in Composizione Architettonica alla Facoltà di Architettura di Firenze e, dal 1992, è membro effettivo del Comitato per l’estetica cittadina del comune di Firenze come rappresentante dell’ordine degli architetti di Firenze e Prato. Come architetto partecipa a numerosi concorsi e svolge una fortunata attività su committenza sia pubblica che privata. In particolare, tra gli anni Sessanta e Ottanta, redige diversi piani come il Piano per l’edilizia economica e popolare per il quartiere “Le torri Cintoia” di Firenze nel 1964, il PRG del comune di Montignoso nel 1970, il Piano Territoriale Paesistico dell’Isola d’Elba nel 1971, la Scuola media, elementare e parco pubblico comunale di Ateleta nel 1975, il Piano particolareggiato comunale del quartiere Rifredi a Firenze nel 1985. Tra le principali opere recenti si ricordano: l’ampliamento della Biblioteca di quartiere del Giardino dell' Orticoltura a Firenze del 1999, l’edificio commerciale per uffici e negozi in via Aretina a Firenze del 1995 e la nuova filiale della Banca Toscana a Campi Bisenzio dello stesso anno 1995. Lavora anche a progetti di restauro e ristrutturazione di diversi centri storici italiani come Forlì, Firenze, Certaldo e Città di Castello.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Gemignani Bruno 1982 La costruzione dell’architetto Alinea Firenze No
Gemignani Bruno 1985 Lo spazio urbano Alinea Firenze No
Tramonti Ulisse 1997 Itinerari di Architettura Moderna. Forlì, Cesena, Predappio Alinea Firenze 179 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Bicchierini Marcello s.d. La prima stanza. Laboratorio di ricerca della qualità architettonica in Emilia No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del fronte principale su via dell'Unità d'Italia Vista del fronte principale su via dell'Unità d'Italia Ilaria Dell’Amore
Particolare del fronte principale su via dell'Unità d'Italia Particolare del fronte principale su via dell'Unità d'Italia Ilaria Dell’Amore
Particolare dell'ingresso in via dell'Unità d'Italia Particolare dell'ingresso in via dell'Unità d'Italia Ilaria Dell’Amore
Particolare del fronte laterale Particolare del fronte laterale Ilaria Dell’Amore
Particolare del fronte principale su via dell’Unità d’Italia Particolare del fronte principale su via dell’Unità d’Italia Ilaria Dell’Amore
Particolare dell'atrio d'ingresso Particolare dell'atrio d'ingresso Ilaria Dell’Amore
Schizzo del progetto Schizzo del progetto

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 27/01/2023

Revisori:

Setti Stefano 2022