CINEMA PRINCIPE

													Array
(
    [id_opera] => 1589
    [codice] => MO 12
    [denominazione] => CINEMA PRINCIPE
    [regione] => Emilia Romagna
    [provincia] => Modena
    [comune] => Modena
    [localita] => 
    [indirizzo] => Piazzale Natale Bruni N. 24-28  
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 13
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1955
    [anno_fine_progetto] => 1959
    [anno_inizio_esecuzione] => 1959
    [anno_fine_esecuzione] => 1961
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => "Nonostante il primo progetto risalga – peraltro in collaborazione con Pucci negli stessi anni in cui veniva realizzato l’Olympia – al 1955, Vecchi presenta autonomamente un proprio progetto nel 1959. Costruito sul sedime di una preesistente sala per proiezioni di carattere liberty, pur essendo collocato in un lotto della città storica e dovendosi confrontare con l’imponente mole del Tempio Monumentale, il progetto definitivo del 1961 rifiuta qualsiasi soluzione di continuità con gli edifici adiacenti. La sezione della sala a platea unica – peculiare soluzione adottata generalmente nei cinema edificati ex-novo o frutto di radicali ristrutturazioni, come l’Olympia (1954) o il Capitol (1967), a differenza degli adattamenti di sale preesistenti dove si conserva la bipartizione fra platea e galleria, come nello Splendor (1961) o nel Metropol (1965) per citare i maggiori – consente la realizzazione di un ampio atrio al piano terra, che ospita biglietteria, uffici, bar e guardaroba. La curva del solaio che sostiene le sedute solca il prospetto laterale marcando la propria differenza con un rivestimento lapideo in felice contrasto con le ceramiche sfaccettate di sapore pontiano che costituiscono il paramento superiore. La leggibilità del volume della sala è assicurata inoltre dalla curvatura delle pareti, che seguono l’andamento svasato della pianta, e sono solcate dagli esili montanti in ferro collaboranti con la struttura in calcestruzzo armato. Una chiarezza di impostazione che ben testimonia come eventuali virtuosismi decorativi siano subordinati ad un’impostazione morfologica ottimale che assicuri il massimo della visibilità e della resa acustica. La sala è infatti di cospicue dimensioni, più di 700 posti divisi in sei settori. La facciata dall’andamento asimmetrico tradisce anch’essa la distribuzione interna degli ambienti, con il portico angolare dagli esili pilotis in corrispondenza degli ingressi, la vetrata che denuncia la galleria di distribuzione, la parete cieca corrispondente alla cabina di proiezione a sbalzo sopra la sala, ritmata dai sottili montanti in ferro fissati inferiormente alle doppie travi a mensola in cemento armato. Il coronamento conferma la volontà di trattare la copertura come un sottile guscio, ripiegato in una sottile lamina a sbalzo rivestita in ceramica. Ancora una volta Vecchi si avvarrà della collaborazione del fratello Veldo, che assieme a Luciano Giberti, altro storico collaboratore, caratterizzerà gran parte della produzione dello studio anche in ambito residenziale. Nel caso del Principe sarà collocato sopra il portico d’accesso un bassorilievo in pasta cementizia metallizzata, tecnica messo a punto per l’occasione da Veldo Vecchi, mentre l’atrio sarà arricchito dalle decorazioni di Luciano Giberti".

(Federico Ferrari in Mazzeri, Bulgarelli 2013) 

    [committente] => Società Anonima Olimpia – Cinema Principe
    [foglio_catastale] => 110
    [particella] => 3
    [strutture] => cemento armato e metalliche
    [id_stato_struttura] => 4
    [materiale_facciata] => intonaco, ceramica, vetro
    [id_stato_facciata] => 4
    [coperture] => latero cemento e metallo, inclinata
    [id_stato_coperture] => 4
    [serramenti] => metallici
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => Cinema
    [destinazione_attuale] => In stato di abbandono
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => D.D.R. 18/01/2010
    [riferimento_normativo] => D.Lgs. 42/2004
    [altri_provvedimenti] => Interesse culturale
    [vincolo] => 1
    [note] => Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) 
Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città.
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 44.651430
    [longitude] => 10.932938
    [score] => 2
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2013-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-06-05 12:44:10
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici per lo spettacolo
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Vinicio Vecchi
    [id_regione] => 16
)
1