Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

COPERTURA DELLA CASA DEL CHIRURGO

Scheda Opera

  • Vista dell'edificio dal lato strada
  • Vista dell'edificio dal lato strada
  • Vista della copertura e della parete in trincea sul lato verso il parco
  • Vista della copertura e della parete in trincea sul lato verso il parco
  • Vista della copertura verde con sullo sfondo la chiesa del Suffragio
  • Dettaglio delle pareti vetrate, del basamento e della pavimentazione in mattoni
  • Pianta e sezioni di progetto
  • Disegno di dettaglio della passerella e del solaio di copertura
  • Comune: Rimini
  • Denominazione: COPERTURA DELLA CASA DEL CHIRURGO
  • Indirizzo: Piazza Luigi Ferrari
  • Data: - 2007
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Studio Associato Cerri
Descrizione

L’intervento interessa l’area di piazza Ferrari, sito dei resti archeologici della cosiddetta “Domus del chirurgo” risalenti al II e V secolo d.C., e del successivo palazzo tardomedioevale del VII e VIII secolo, ritrovati durante le opere di realizzazione dei giardini pubblici nel 1989.
Con il semplice gesto di coprire, il progetto assolve a un triplice scopo: conservare e proteggere i reperti, renderli fruibili e visibili da parte dei visitatori estendendo in situ il vicino museo archeologico, riqualificare lo spazio pubblico. Quest’ultimo aspetto insieme alla delimitazione dell’area oggetto degli scavi, detta le principali ragioni del progetto pensato come una copertura verde, in continuità con i giardini contigui presenti nella piazza, senza nessun interesse al confronto con le emergenze architettoniche stratificate nella piazza, prima fra tutte, la chiesa del Suffragio.
L’area dei ritrovamenti è chiaramente delimitata da pareti dell’altezza di un piano in vetro autoportante, poggianti su un basamento in mattoni faccia a vista, intervallate da setti murari dello stesso materiale che sostengono le travi di copertura in putrelle metalliche rivestite. Il motivo del mattone prosegue anche nei pavimenti, tanto interni quanto esterni, nel disegno dei quali sono integrate le griglie di aerezione degli impianti.
Le pareti si presentano, su strada, a raso della quota di calpestio, mentre, sul lato opposto verso il giardino, la pendenza del terreno crea un percorso in trincea. La trasparenza totale dell’involucro rende visibile l’interno dalla strada e dalla piazza, rendendo il luogo parte dello spazio pubblico.
Internamente i ritrovamenti archeologici, in particolare i preziosi mosaici dei pavimenti di alcuni ambienti, sono visibili dall’alto grazie a un sistema di percorsi aerei che li sovrastano. Le passerelle seguono tre direzionalità corrispondenti allo sviluppo urbano della città e coprono l’intera lunghezza degli scavi senza appoggi a terra, per non comprometterne l’integrità. Il profilo trapezoidale della sezione dei camminamenti, sospesi sui ritrovamenti e appesi alle travi di copertura, è studiata per favorire una perfetta visibilità. La copertura è pensata, come già detto, come una terrazzo verde, piantumata con erbe aromatiche e rivestita in rame, intervallata da lucernari per far entrare la luce naturale nelle parti centrali dell’edificio distanti dalle pareti vetrate.

(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 2002 - 2007
  • Committente: Comune di Rimini - Fondazione Carim
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Studio Associato Cerri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.unifor.it/it/designer/studio-cerri-associati SI
Pierluigi Cerri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/eol-cerri-pierluigi/ NO
Alessandro Colombo Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: mattoni
  • Materiale di facciata: mattoni e vetro
  • Coperture: metallica, rivestimento in rame e terra
  • Serramenti: vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Con il semplice gesto di coprire, il progetto assolve a un triplice scopo: conservare e proteggere i reperti, renderli fruibili e visibili da parte dei visitatori estendendo in situ il vicino museo archeologico, riqualificare lo spazio pubblico. Quest’ultimo aspetto insieme alla delimitazione dell’area oggetto degli scavi, detta le principali ragioni del progetto pensato come una copertura verde, in continuità con i giardini contigui presenti nella piazza, senza nessun interesse al confronto con le emergenze architettoniche stratificate nella piazza, prima fra tutte, la chiesa del Suffragio.
L’area dei ritrovamenti è chiaramente delimitata da pareti dell’altezza di un piano in vetro autoportante, poggianti su un basamento in mattoni faccia a vista, intervallate da setti murari dello stesso materiale che sostengono le travi di copertura in putrelle metalliche rivestite. Il motivo del mattone prosegue anche nei pavimenti, tanto interni quanto esterni, nel disegno dei quali sono integrate le griglie di aerezione degli impianti.
Le pareti si presentano, su strada, a raso della quota di calpestio, mentre, sul lato opposto verso il giardino, la pendenza del terreno crea un percorso in trincea. La trasparenza totale dell’involucro rende visibile l’interno dalla strada e dalla piazza, rendendo il luogo parte dello spazio pubblico.
Internamente i ritrovamenti archeologici, in particolare i preziosi mosaici dei pavimenti di alcuni ambienti, sono visibili dall’alto grazie a un sistema di percorsi aerei che li sovrastano. Le passerelle seguono tre direzionalità corrispondenti allo sviluppo urbano della città e coprono l’intera lunghezza degli scavi senza appoggi a terra, per non comprometterne l’integrità. Il profilo trapezoidale della sezione dei camminamenti, sospesi sui ritrovamenti e appesi alle travi di copertura, è studiata per favorire una perfetta visibilità. La copertura è pensata, come già detto, come una terrazzo verde, piantumata con erbe aromatiche e rivestita in rame, intervallata da lucernari per far entrare la luce naturale nelle parti centrali dell’edificio distanti dalle pareti vetrate.

(Matteo Sintini)

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Pierluigi Cerri (Orta San Giulio, 1939) Si laurea al Politecnico di Milano e nel 1974 è tra i fondatori e associati dello studio Gregotti Associati con il quale ha vinto molti concorsi di Architettura, fra i quali il Centro Culturale di Bélem a Lisbona, la trasformazione dell’area Pirelli alla Bicocca a Milano, la sistemazione dell’area per l’esposizione universale a Siviglia. Nel 1998 esce dallo Studio Gregotti e fonda lo studio Cerri&Associati, con Alessandro Colombo. Fra le realizzazioni più significative dello Studio Cerri & Associati vi sono: la riqualificazione del quartiere Fiera di Bologna, la ristrutturazione del museo di Palazzo Rosso a Genova, la nuova Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano, i punti vendita Trussardi a Firenze, Bologna, Roma e Parigi. Con il "Naòs System" progettato per Unifor lo studio ha vinto il Compasso d’oro nel 2004. Pierluigi Cerri ha collaborato anche alla definizione grafica di alcune riviste e collane editoriali: suoi i progetti grafici di Casabella e Rassegna di architettura e urbanistica. Si è occupato anche di allestimenti per numerose esposizioni: all'Accademia di Brera e alla Triennale di Milano, a Palazzo Grassi di Venezia, al Lingotto di Torino, alla Neue Nationalgalerie di Berlino, al Centro Georges Pompidou di Parigi, al Museo della scienza di Londra, al Moderna Museet di Stoccolma. (fonte Domusweb)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ranellucci Sandro 2012 Conservazione e musealizzazione nei siti archeologici Gangemi Roma 72 Si
Basso Peressut Luca, Caliari Pier Federico 2014 Copertura degli scavi archeologici della Domus del Chirurgo Studio Cerri Associati Engineering, Pierluigi Cerri, Alessandro Colombo Rimini, Italia, 2002-2007, in Architettura per l'archeologia : museografia e allestimento Prospettive Roma 218-223 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dell'edificio dal lato strada Vista dell'edificio dal lato strada Matteo Sintini
Vista dell'edificio dal lato strada Vista dell'edificio dal lato strada Matteo Sintini
Vista della copertura e della parete in trincea sul lato verso il parco Vista della copertura e della parete in trincea sul lato verso il parco Matteo Sintini
Vista della copertura e della parete in trincea sul lato verso il parco Vista della copertura e della parete in trincea sul lato verso il parco Matteo Sintini
Vista della copertura verde con sullo sfondo la chiesa del Suffragio Vista della copertura verde con sullo sfondo la chiesa del Suffragio Matteo Sintini
Dettaglio delle pareti vetrate, del basamento e della pavimentazione in mattoni Dettaglio delle pareti vetrate, del basamento e della pavimentazione in mattoni Matteo Sintini
Pianta e sezioni di progetto Pianta e sezioni di progetto
Disegno di dettaglio della passerella e del solaio di copertura Disegno di dettaglio della passerella e del solaio di copertura

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022