VILLA BAYON

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    [regione] => Toscana
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    [informazioni_architettoniche] => L'edificio si definisce come un episodio architettonico di assoluta autonomia, benché situato in un'area di notevole valore paesaggistico, in cui le ragioni del combinarsi delle forme sembrano prescindere dai tradizionali valori dell'orientamento, della panoramicità e della cultura architettonica locale per privilegiare invece quelli della libera composizione dei volumi, che assumono in questo caso la connotazione di elementi plastici liberamente associati nello spazio per i quali le gerarchie di interdipendenza provengono più da motivazioni interne che non esterne. Di ispirazione lecorbusieriana, l'edificio appare come una cellula di una utopica  macrostruttura. Al di sotto di una grande copertura praticabile in c.a. sorretta da un telaio strutturale, si sviluppano articolati volumi su due piani fuori terra, ciascuno con autonoma unità abitativa combinate tra sé in un dinamico gioco di aggetti e rientranze, pieni e vuoti, zone di luce e zone d'ombra. L'impianto planimetrico risulta dalla combinazione dinamica di matrici geometriche organizzate secondo assi ortogonali e diagonali, alle quali corrispondono in alzato cellule autonome in cui le superfici murarie risultano dalla combinazione di piani rettilinei e curvilinei.
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    [note] => L'opera rappresenta una delle più significative sperimentazioni dei temi dell'architettura internazionale derivata da Le Corbusier, reinterpretata in contesto locale. 
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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Abitazioni unifamiliari
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