Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

OFFICINE GRAFICHE RESTO DEL CARLINO

Scheda Opera

  • Vista del complesso
  • Dettaglio del fronte principale
  • Vista interna del complesso
  • Vista della centrale termica e di condizionamento
  • Vista interna del complesso
  • Vista interna del reparto confezioni
  • Comune: Bologna
  • Località: Quartiere San Vitale
  • Denominazione: OFFICINE GRAFICHE RESTO DEL CARLINO
  • Indirizzo: Via Enrico Mattei N. 106
  • Data: - 1965
  • Tipologia: Edifici per attività produttive
  • Autori principali: Enzo Zacchiroli
Descrizione

A seguito della demolizione della vecchia sede della testata giornalistica localizzata in via Boldrini, si procede all’edificazione di un nuovo stabilimento.
Il nuovo complesso si compone di tre volumi ben identificabili per forma e funzione: il primo destinato al ciclo di produzione, il secondo, di dimensioni minori e collegato al primo attraverso un ponte, all’amministrazione e alla direzione, il terzo alla centrale termica e di condizionamento alloggiata in un volume a se stante parzialmente interrato.
La parte principale si sviluppa su due piani. Il piano terra è riservato ai magazzini della carta, dei semilavorati e dei prodotti finiti imballati, al reparto spedizioni e ai servizi destinati ai dipendenti, quali la mensa.
Il piano superiore è sostenuto da una maglia di pilastri a fungo, di probabile ispirazione wrightiana, adatta a sostenere il peso dei macchinari del secondo piano, per la composizione editoriale, la stampa e l’imballaggio. Si trovano pertanto compresenti nello stesso spazio, tanto la redazione, quanto la parte produttiva, privilegiando al comfort legato all’isolamento acustico, il valore quasi psicologico del contatto diretto dell’uomo con le macchine, che realizza un’organica partecipazione dei lavoratori all’intero ciclo.
La copertura è interamente realizzata nelle sue parti strutturali in carpenteria metallica e presenta una sequenza di lucernai a shed, adatti ad illuminare l’ambiente sottostante.
I due volumi, nettamente separati, sono unificati dal comune rivestimento in pannelli in cemento prefabbricato appesi ai solai e dallo ”scorrere” del motivo della finestra a nastro che asseconda il movimento dei piani di facciata dei due corpi di fabbrica.
Il complesso presenta un aspetto direttamente derivato dalle logiche di funzionalità che ne regolano le parti e rimanda ad una chiara volontà di fornire un’immagine industriale, sobria ed equilibrata, senza scadere nell’esaltazione del componente tecnologico come elemento linguistico/estetico.
(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1962 - 1965
  • Committente: S.P.A. Poligrafici il Resto del Carlino
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Stabilimento tipografico ed uffici
  • Destinazione attuale: Stabilimento tipografico ed uffici
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
S.p.a Officine Ceccoli Vittorio Impresa esecutrice Esecuzione NO
Enzo Zacchiroli Direzione lavori Esecuzione Visualizza Profilo http://www.zacchiroli-architetti.it/chi-siamo/ NO
Enzo Zacchiroli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.zacchiroli-architetti.it/chi-siamo/ SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: pannelli prefabbricati in calcestruzzo
  • Coperture: struttura metallica, rivestimento in eternit
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La parte principale si sviluppa su due piani. Il piano terra è riservato ai magazzini della carta, dei semilavorati e dei prodotti finiti imballati, al reparto spedizioni e ai servizi destinati ai dipendenti, quali la mensa. 
Il piano superiore è sostenuto da una maglia di pilastri a fungo, di probabile ispirazione wrightiana, adatta a sostenere il peso dei macchinari del secondo piano, per la composizione editoriale, la stampa e l’imballaggio. Si trovano pertanto compresenti nello stesso spazio, tanto la redazione, quanto la parte produttiva, privilegiando al comfort legato all’isolamento acustico, il valore quasi psicologico del contatto diretto dell’uomo con le macchine, che realizza un’organica partecipazione dei lavoratori all’intero ciclo.
La copertura è interamente realizzata nelle sue parti strutturali in carpenteria metallica e presenta una sequenza di lucernai a shed, adatti ad illuminare l’ambiente sottostante.
I due volumi, nettamente separati, sono unificati dal comune rivestimento in pannelli in cemento prefabbricato appesi ai solai e dallo ”scorrere” del motivo della finestra a nastro che asseconda il movimento dei piani di facciata dei due corpi di fabbrica.
Il complesso presenta un aspetto direttamente derivato dalle logiche di funzionalità che ne regolano le parti e rimanda ad una chiara volontà di fornire un’immagine industriale, sobria ed equilibrata, senza scadere nell’esaltazione del componente tecnologico come elemento linguistico/estetico. 
(Matteo Sintini)

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Enzo Zacchiroli (Bologna 1919-2010)
Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956 svolge attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 lavora nell’ufficio del Piano Regolatore della città di Bologna. In questa città a partire dal 1958 apre uno studio professionale e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la «scoperta» di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali In/Arch per le opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, al Palazzo d’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 176
  • Particella: 411

Note

Il progetto vince il premio In/Arch per l’Emilia Romagna del 1964. Enzo Zacchiroli (Bologna 1919-2010) Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956 svolge attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 lavora nell’ufficio del Piano Regolatore della città di Bologna. In questa città a partire dal 1958 apre uno studio professionale e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la «scoperta» di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali In/Arch per le opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, al Palazzo d’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cabianca Vincenzo 1966 Premi regionali IN/ARCH 1964, Officine grafiche il Resto del Carlino L’Architettura. Cronache e storia n.127 31 Si
Koenig Giovanni Klaus 1966 Stabilimento tipografico a Bologna L’Architettura. Cronache e storia n.128 77-83 Si
Manfredini Enea 1971 Stabilimento tipografico “Il Resto del Carlino Parametro n. 6 86-93 Si
Koenig Giovanni Klaus 1980 Enzo Zacchiroli: il mestiere full time Dedalo libri Bari No
Bernabei Giancarlo, Gresleri Giuliano, Zagnoni Stefano 1984 Bologna moderna. 1860-1980 Patron Bologna 207 No
Brunetti Fabrizio (a cura di) 1989 Enzo Zacchiroli. Opere d'architettura Alinea Firenze No
Signorini Sergio 2000 Enzo Zacchiroli: forma e spazio Electa Milano Si
2004 Bologna. Guida di architettura Allemandi Bologna 221 No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del complesso Vista del complesso Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Dettaglio del fronte principale Dettaglio del fronte principale Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista interna del complesso Vista interna del complesso Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista della centrale termica e di condizionamento Vista della centrale termica e di condizionamento Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista interna del complesso Vista interna del complesso Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista interna del reparto confezioni Vista interna del reparto confezioni Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 10/06/2024

Revisori:

Stefano Setti