Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MONASTERO DELLA CARMELITANE SCALZE E CHIESA SALVATORIS MATER

Scheda Opera

  • scheda uniss 2004
  • Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater
  • Scala urbana
  • Prospetto laterale della chiesa
  • Foto interni
  • Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater
  • Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater
  • Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater
  • Pianta piano terra
  • Pianta piano primo
  • Viale di accesso alla Chiesa Salvatoris Mater -
  • Chiesa Salvatoris Mater -prospetto
  • Vista del interno del complesso monastico
  • particolare della finestra termale
  • dettaglio del coronamento del campanile
  • Monastero delle Carmelitane Scalze, particolare del prospetto
  • particolare del coronamento
  • Dettaglio della copertura
  • Chiesa Salvatoris Mater, prospetto laterale
  • Vista del complesso
  • Comune: Nuoro
  • Località: Loc. Colle Cucullio
  • Denominazione: MONASTERO DELLA CARMELITANE SCALZE E CHIESA SALVATORIS MATER
  • Indirizzo: Loc. Colle Cucullio
  • Data: 1990 - 1994
  • Tipologia: Edifici per attività assistenziali e spirituali
  • Autori principali: Savin Couelle
Descrizione

Il primo monastero delle Carmelitane della Sardegna sorse a Nuoro nel 1955. Gli ambienti del complesso monastico sito in Via Sassari, si dimostrarono ben presto inadeguati ad accogliere il gran numero di vocazioni nate in terra barbaricina. Cosicché si rese necessaria la costruzione di un nuovo monastero, edificato nel 1961 in località Nuraghe. L’esigenza di abbandonare il complesso conventuale, ormai raggiunto dall’espansione urbana e la disponibilità di un area in Località Cucullio consentì nei primi anni 90 la realizzazione di un nuovo edificio in grado di ospitare le attività delle carmelitane di Nuoro. Il complesso conventuale è composto da due corpi principali: il Monastero delle Carmelitane Scalze e l’adiacente Chiesa di Salvatoris Mater. Il Monastero, a pianta esagonale, si raccoglie attorno ad un chiostro interno fruibile esclusivamente dalle monache di clausura. La composizione degli spazi permette lo svolgimento delle attività della comunità monacale in un ambiente intimo, riservato e isolato dal contesto esterno. L’edificio, che domina la città di Nuoro e il sistema ambientale circostante, costituisce un elemento di riferimento e di orientamento territoriale. La chiesa adiacente, ad aula mononavata, è sormontata da una cupola contraffortata a base ottagonale, e richiama elementi caratteristici dell’architettura religiosa regionale. L’interno, illuminato da aperture cruciformi incorniciate da conci di granito squadrato, si presenta come uno spazio di austera semplicità in cui risaltano gli arredi liturgici. La disarticolazione dei volumi, l’uso dei materiali e dei motivi tipici dell’architettura spontanea regionale, evidenzia l’appartenenza dell’edificio al processo di diffusione del presunto stile mediterraneo, già sperimentato in altri ambiti dal progettista. Il rapporto tra l’edificio ed il contesto, le sue relazioni con la topografia, con gli elementi e i materiali naturali, tende a ricostruire le suggestioni di un complesso conventuale di antica edificazione e a recuperarne i valori di austerità, silenzio e sacralità. L’edificio è stato realizzato in economia con la partecipazione di maestranze locali prevalentemente volontarie. I materiali utilizzati sono quelli della tradizionale edilizia locale (conci lapidei nelle cornici delle aperture, tegole in cotto per le coperture a falde). Ad eccezione di quelli lapidei, i materiali utilizzati per la costruzione del convento sono di importazione. L’edificio è stato realizzato da maestranze locali capaci di utilizzare materiali e tecniche costruttive tradizionali. Il colle Cucullio, posto al margine dell’abitato della città di Nuoro, al momento del progetto costituiva un limite all’espansione della periferia urbana. Le sue caratteristiche topografiche e la sua posizione rispetto all’abitato favorirono l’insediamento del complesso monastico. Il complesso conventuale, significativo delle relazioni tra i “mondi culturali” della società locale e il territorio, è stato costruito sulla cima della collina di Cucullio dominante la città di Nuoro. L’edificio, voluto e finanziato dalla società locale, costituisce un segno territoriale, un riferimento non solo visivo all’interno del campo urbano di Nuoro. Attualmente il complesso monastico, pur conservando il suo isolamento e il suo ruolo di landmark territoriale, si trova ad una distanza minore rispetto alle recenti lottizzazioni della periferia urbana che lentamente stanno interessando il crinale del Colle Cucullio alla periferia della città.

Info
  • Progetto: 1990 - 1994
  • Esecuzione: 1990 - 1994
  • Committente: Definitorio Generale dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, Diocesi di Tempio
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria: edificio per il culto
  • Destinazione attuale: edificio per il culto
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Savin Couelle Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: murature portanti
  • Materiale di facciata: muratura in pietra e laterizi intonacata; cornici in conci di granito squadrato
  • Coperture: solaio a falde in latero-cemento; manto in coppi
  • Serramenti: infissi in legno

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Scheda redatta da Enrico Cicalò, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Masala Franco 2001 Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900 Ilisso Nuoro Si
Canu Tiziano (a cura di) 2003 Savin Couëlle Electa Milano Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
scheda uniss 2004 scheda uniss 2004
Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater
Scala urbana Scala urbana
Prospetto laterale della chiesa Prospetto laterale della chiesa
Foto interni Foto interni
Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater
Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater
Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater Monastero delle Carmelitane Scalze e Chiesa Salvatoris Mater
Pianta piano terra Pianta piano terra
Pianta piano primo Pianta piano primo
Viale di accesso alla Chiesa Salvatoris Mater - Viale di accesso alla Chiesa Salvatoris Mater - foto di M. Mameli
Chiesa Salvatoris Mater -prospetto Chiesa Salvatoris Mater -prospetto foto di M. Mameli
Vista del interno del complesso monastico Vista del interno del complesso monastico foto di M. Mameli
particolare della finestra termale particolare della finestra termale foto di M. Mameli
dettaglio del coronamento del campanile dettaglio del coronamento del campanile foto di M. Mameli
Monastero delle Carmelitane Scalze, particolare del prospetto Monastero delle Carmelitane Scalze, particolare del prospetto foto di M. Mameli
particolare del coronamento particolare del coronamento foto di M. Mameli
Dettaglio della copertura Dettaglio della copertura foto di M. Mameli
Chiesa Salvatoris Mater, prospetto laterale Chiesa Salvatoris Mater, prospetto laterale foto di M. Mameli
Vista del complesso Vista del complesso foto di M. Mameli

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Sardegna
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Martina Massaro