Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SCUOLA MEDIA GIOSUÈ CARDUCCI

Scheda Opera

  • Vista dell'ingresso
  • Vista del cortile sul retro
  • Vista del complesso
  • Comune: Modena
  • Denominazione: SCUOLA MEDIA GIOSUÈ CARDUCCI
  • Indirizzo: Via Ciro Bisi N. 140
  • Data: 1966 - 1970
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Giuseppe Campos Venuti
Descrizione

"L’estensione dell’obbligo scolastico alle scuole medie, previsto dalla legge del 30.12.1962, spinge alla creazione di un modello d’edificio scolastico adatto alle esigenze dell’insegnamento elementare secondario al tempo stesso ripetibile per soddisfare la necessità di ampliamento del numero imposto dalla stessa legge.
La scuola Carducci è progettata a partire dal 1963, dall’architetto romano G. Campos Venuti, che in quegli anni opera a Bologna e a Modena anche alla redazione dei piani urbanistici.
Il progetto intende l’edificio scolastico come luogo atto a favorire la conoscenza e la molteplicità delle esperienze. La forma costruita dunque, produce una variabilità nella definizione degli spazi interni, adattabili alle mutabili necessità didattiche e dedicati all’incontro e alla socializzazione, fattore importante questo per inserire l’esperienza dello studente all’interno della comunità. Ciò è visibile ad esempio nella progettazione delle aule, pensate per una rotazione delle varie classi e studiate nelle dimensioni e nella dotazione impiantistica e d’arredo per ospitare lezioni tradizionali quanto attività di laboratori e di gruppo.
La scuola all’interno si articola in una serie di nuclei indipendenti in senso verticale, connessi tra loro mediante percorsi orizzontali, le funzioni di ciascuno sono chiaramente identificabili. Fanno parte di queste anche i due spazi aperti definiti dall’impianto planimetrico a forma di doppia “C”, che crea due cortili rivolti da una parte verso la strada e dall’altra verso l’area verde confinante con il parco della Resistenza. L’edificio assolve idealmente in questo modo alla sua funzione di servizio pubblico, mantenendo tanto il contatto con la città e la comunità, quanto una dimensione più naturale e protetta dove svolgere attività all’aperto, parte anch’esse del progetto didattico".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: 1966 -
  • Esecuzione: 1973 - 1970
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: scuola media
  • Destinazione attuale: Scuola secondaria di primo grado
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Campos Venuti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-campos-venuti/ SI
Maria Rosa Morello Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: telaio in cemento armato
  • Materiale di facciata: mattoni e cemento armato faccia a vista
  • Coperture: piane in laterocemento
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La scuola Carducci è progettata a partire dal 1963, dall’architetto romano G. Campos Venuti, che in quegli anni opera a Bologna e a Modena anche alla redazione dei piani urbanistici. 
Il progetto intende l’edificio scolastico come luogo atto a favorire la conoscenza e la molteplicità delle esperienze. La forma costruita dunque, produce una variabilità nella definizione degli spazi interni, adattabili alle mutabili necessità didattiche e dedicati all’incontro e alla socializzazione, fattore importante questo per inserire l’esperienza dello studente all’interno della comunità. Ciò è visibile ad esempio nella progettazione delle aule, pensate per una rotazione delle varie classi e studiate nelle dimensioni e nella dotazione impiantistica e d’arredo per ospitare lezioni tradizionali quanto attività di laboratori e di gruppo.
La scuola all’interno si articola in una serie di nuclei indipendenti in senso verticale, connessi tra loro mediante percorsi orizzontali, le funzioni di ciascuno sono chiaramente identificabili. Fanno parte di queste anche i due spazi aperti definiti dall’impianto planimetrico a forma di doppia “C”, che crea due cortili rivolti da una parte verso la strada e dall’altra verso l’area verde confinante con il parco della Resistenza. L’edificio assolve idealmente in questo modo alla sua funzione di servizio pubblico, mantenendo tanto il contatto con la città e la comunità, quanto una dimensione più naturale e protetta dove svolgere attività all’aperto, parte anch’esse del progetto didattico". 

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013) 
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È uno dei più importanti urbanisti italiani. Laureatosi in architettura a Roma, ha insegnato urbanistica al Politecnico di Milano dal 1968 al 2001. Esponente della cosiddetta “urbanistica riformista”, è stato Assessore all’Urbanistica del Comune di Bologna (1960-1966) e Presidente della Commissione Urbanistica del Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna (1970-1975). Autore di numerose pubblicazioni, nella sua carriera ha curato o offerto consulenze per numerosi piani regolatori fra cui quelli di Madrid, Bologna, Firenze, Reggio Emilia, Rimini, Piacenza, Pavia, Ancona, La Spezia, Roma. Negli anni ’60 ha partecipato all’elaborazione
del noto “Progetto 80”. A Modena ha firmato il primo Piano per l’Edilizia Economica e Popolare (1964) e l’importante PRG del 1965, con L. Airaldi e O. Piacentini. Ha inoltre progettato le Scuole Medie “G. Carducci”.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 176
  • Particella: 97

Note

Giuseppe Campos Venuti (Roma 1926-2019) È uno dei più importanti urbanisti italiani. Laureatosi in architettura a Roma, ha insegnato urbanistica al Politecnico di Milano dal 1968 al 2001. Esponente della cosiddetta “urbanistica riformista”, è stato Assessore all’Urbanistica del Comune di Bologna (1960-1966) e Presidente della Commissione Urbanistica del Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna (1970-1975). Autore di numerose pubblicazioni, nella sua carriera ha curato o offerto consulenze per numerosi piani regolatori fra cui quelli di Madrid, Bologna, Firenze, Reggio Emilia, Rimini, Piacenza, Pavia, Ancona, La Spezia, Roma. Negli anni ’60 ha partecipato all’elaborazione del noto “Progetto 80”. A Modena ha firmato il primo Piano per l’Edilizia Economica e Popolare (1964) e l’importante PRG del 1965, con L. Airaldi e O. Piacentini. Ha inoltre progettato le Scuole Medie “G. Carducci”.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Merlo Riccardo, Falsetti Franchino 1994 L'edilizia scolastica NIS La Nuova Italia Scientifica Roma No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 263 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Settore T.U.Q.E - Comune di Modena prot. 1171/1966

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dell'ingresso Vista dell'ingresso A. Taddei
Vista del cortile sul retro Vista del cortile sul retro A. Taddei
Vista del complesso Vista del complesso A. Taddei

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Comune di Modena Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 15/04/2024

Revisori:

Stefano Setti