Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MERCATO BESTIAME E PALAZZINA UFFICI

Scheda Opera

  • Prospetto principale del fabbricato servizi con i recinti del bestiame (primi anni '50)
  • Planimetria generale dell'intero complesso (1947)
  • Pianta del piano terra del fabbricato servizi
  • Pianta del piano terra del fabbricato servizi
  • Veduta aerea del complesso del mercato bestiame con l'antistante Consorzio Agrario Provinciale
  • Veduta aerea dell’area del mercato bestiame (inizio 1950 ca)
  • Il corpo degli uffici prima dell’intervento di recupero
  • Stato attuale
  • Veduta aerea del mercato bestiame (primi anni '50)
  • Portico retrostante il fabbricato servizi (oggi demolito)
  • Vista dell’interno della grande sala centrale a doppia altezza (primi anni '50)
  • Mercato Bestiame, fronte principale (primi anni '50)
  • Comune: Modena
  • Denominazione: MERCATO BESTIAME E PALAZZINA UFFICI
  • Indirizzo: Via Canaletto Sud N. 100
  • Data: - 1951
  • Tipologia: Edifici per il commercio
  • Autori principali: Mario Pucci
Descrizione

"Inaugurato dal Sindaco Alfeo Corassori nel 1951 e progettato dall’allora Assessore ai Lavori Pubblici Mario Pucci, il mercato bestiame si presenta come una fondamentale infrastruttura necessaria allo sviluppo di un settore centrale per l’economia modenese dell’epoca. Oltre ad ampliare lo spazio destinato alle attività di contrattazione, suddivisione e ricovero dei capi infatti, si aggiunge una grande centrale di macellazione che favorisce la formazione di una serie di industrie, per la lavorazione dei residui di macellazione e per la produzione di farmaci ormonici.
Inserito nel Piano di ricostruzione del 1947, il progetto nelle intenzioni di progettisti e amministratori assume una valenza di carattere provinciale e rappresenta il motore di tutte le trasformazioni urbanistiche dell’intera area di espansione nord della città, analogamente a quanto si intende fare, negli stessi anni, per la parte sud con la realizzazione della centrale del latte.
Da un punto di vista del linguaggio architettonico il mercato appare datato rispetto al dibattito dell’architettura dell’immediato secondo dopoguerra, mescolando forme pure del linguaggio razionalista, con elementi più familiari come il rivestimento di mosaico in piastrelle di gres colore bianco e nocciola.
Tuttavia esso si dimostra coerente con le esperienze condotte dal progettista in collaborazione con l’architetto milanese Piero Bottoni, uno dei principali esponenti del razionalismo italiano e l’impianto che ne deriva assolve perfettamente alla complessità delle funzioni in esse presenti. Lo spazio aperto centrale caratterizzato dalle pensiline in calcestruzzo armato e dalla torre piezometrica, è delimitato da due edifici disposti lungo le strade perpendicolari Canaletto e del Mercato, quest’ultimo destinato a stalle e a servizi.
Il primo, quello principale, realizzato dalla ditta Mucciardini cav. Amelio, si configura come un perfetto parallelepipedo dalla spiccata orizzontalità, di due piani fuori terra e uno interrato svuotato nella parte sud-ovest dal portico che permette il passaggio dei capi di bestiame. Il disegno del prospetto rispecchia la semplicità dell’organizzazione interna in cui si trovano i locali per la ristorazione, la sala a doppia altezza per le contrattazioni e gli uffici.

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1947 - 1951
  • Committente: Comune di Modena
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: mercato bestiame, uffici
  • Destinazione attuale: sede dell’Urban Center, della Biblioteca della circoscrizione Canaletto e di alcune associazioni tra cui l’Associazione culturale l’”Incontro”, Federconsumatori, il circolo culturale multietnico Milinda, la Lega anti-vivisezione e Telefono Azzurro
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ditta Mucciardini cav. Amelio fu Sante Direzione lavori Esecuzione NO
Ufficio Progetti Lavori Pubblici del Comune di Modena Progetto architettonico Progetto NO
Mario Pucci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=256932&force=1 SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco e rivestimento ceramico
  • Coperture: piana in laterocemento
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Inserito nel Piano di ricostruzione del 1947, il progetto nelle intenzioni di progettisti e amministratori assume una valenza di carattere provinciale e rappresenta il motore di tutte le trasformazioni urbanistiche dell’intera area di espansione nord della città, analogamente a quanto si intende fare, negli stessi anni, per la parte sud con la realizzazione della centrale del latte.
Da un punto di vista del linguaggio architettonico il mercato appare datato rispetto al dibattito dell’architettura dell’immediato secondo dopoguerra, mescolando forme pure del linguaggio razionalista, con elementi più familiari come il rivestimento di mosaico in piastrelle di gres colore bianco e nocciola. 
Tuttavia esso si dimostra coerente con le esperienze condotte dal progettista in collaborazione con l’architetto milanese Piero Bottoni, uno dei principali esponenti del razionalismo italiano e l’impianto che ne deriva assolve perfettamente alla complessità delle funzioni in esse presenti. Lo spazio aperto centrale caratterizzato dalle pensiline in calcestruzzo armato e dalla torre piezometrica, è delimitato da due edifici disposti lungo le strade perpendicolari Canaletto e del Mercato, quest’ultimo destinato a stalle e a servizi.
Il primo, quello principale, realizzato dalla ditta Mucciardini cav. Amelio, si configura come un perfetto parallelepipedo dalla spiccata orizzontalità, di due piani fuori terra e uno interrato svuotato nella parte sud-ovest dal portico che permette il passaggio dei capi di bestiame. Il disegno del prospetto rispecchia la semplicità dell’organizzazione interna in cui si trovano i locali per la ristorazione, la sala a doppia altezza per le contrattazioni e gli uffici.

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

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Mario Pucci (Modena 1902-1979) 
Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena.
Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 94
  • Particella: 15

Note

Il complesso è stato interamente demolito a eccezione della palazzina uffici oggetto di un intervento di recupero che ha ridestinato l'edificio a servizi di quartiere tra cui la biblioteca e la sede dell'Urban Center Comunale. Mario Pucci (Modena 1902-1979) Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena. Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Montedoro Laura (a cura di) 2004 La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena 1931-1965 RFM Panini Modena 75; 190-194 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Sintini Matteo 2011 Il progetto del Mercato Bestiame, 1947-’51. Un’opera nella Modena razionalista degli anni ’50, in Fontana Lucio (a cura di), Il restauro della Palazzina Pucci. Un nuovo centro servizi per la città Alinea Firenze Si
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 342-343 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto principale del fabbricato servizi con i recinti del bestiame (primi anni '50) Prospetto principale del fabbricato servizi con i recinti del bestiame (primi anni '50) Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Planimetria generale dell'intero complesso (1947) Planimetria generale dell'intero complesso (1947) ASCMO Archivio Storico Comune di Modena
Pianta del piano terra del fabbricato servizi Pianta del piano terra del fabbricato servizi ASCMO Archivio Storico Comune di Modena
Pianta del piano terra del fabbricato servizi Pianta del piano terra del fabbricato servizi Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Veduta aerea del complesso del mercato bestiame con l'antistante Consorzio Agrario Provinciale Veduta aerea del complesso del mercato bestiame con l'antistante Consorzio Agrario Provinciale Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Veduta aerea dell’area del mercato bestiame (inizio 1950 ca) Veduta aerea dell’area del mercato bestiame (inizio 1950 ca) Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Il corpo degli uffici prima dell’intervento di recupero Il corpo degli uffici prima dell’intervento di recupero R. Vlahov 2007 – Courtesy IBC
Stato attuale Stato attuale Marina Speziali 2012
Veduta aerea del mercato bestiame (primi anni '50) Veduta aerea del mercato bestiame (primi anni '50) Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Portico retrostante il fabbricato servizi (oggi demolito) Portico retrostante il fabbricato servizi (oggi demolito) Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Vista dell’interno della grande sala centrale a doppia altezza (primi anni '50) Vista dell’interno della grande sala centrale a doppia altezza (primi anni '50) Biblioteca civica d'arte "Luigi Poletti", Modena
Mercato Bestiame, fronte principale (primi anni '50) Mercato Bestiame, fronte principale (primi anni '50) Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 10/05/2024

Revisori:

Stefano Setti