Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLA UNIFAMILIARE

Scheda Opera

  • Vista del fronte principale
  • Scorcio del fronte principale
  • Scorcio dell’ingresso principale
  • Vista di scorcio della villa da via Montegrappa
  • Vista laterale della villa
  • Planimetria catastale
  • Prospettiva
  • Comune: Cesena
  • Denominazione: VILLA UNIFAMILIARE
  • Indirizzo: Via Vittorio Veneto N. 8
  • Data: 1994 -
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Luigi Vietti
Descrizione

La villa è edificata sul sedime di un precedente edificio residenziale, di cui si conservano i locali interrati. La casa unifamiliare è situata nelle immediate vicinanze del centro storico, in una zona attraversata da importanti flussi di traffico e caratterizzata prevalentemente dalla presenza di edifici residenziali unifamiliari o bifamiliari e dalla preponderante presenza di zone verdi e parchi di quartiere.
Il terreno su cui sorge la villa è quasi pianeggiante, sopraelevato rispetto al piano di campagna di circa un metro e mezzo e circondato da un ampio giardino e completamente recintata sui quattro lati. Due dei fronti si affacciano sulle vie Montegrappa e Vittorio Veneto, gli altri due sono rivolti verso due abitazioni private presenti nell’area.
L’edificio presenta un’organizzazione planimetrica impostata su una forma a “L” che vede, al piano terra, ospitate le funzioni principali della casa che trovano nel grande portico la loro estrusione all’esterno e quelle di servizio poste a sud-est. L’ingresso decentrato, mediato da un portico di piccole dimensioni e posizionato sullo spigolo nord-occidentale, produce un movimento in diagonale di tutta la casa, assecondato anche dalla scomposizione dei volumi che seguono una crescita di tipo ascensionale: dai portici ad un piano lungo il perimetro si sale progressivamente fino a raggiungere i tre piani della parte centrale in cui si trova una camera da letto passando per il piano intermedio anch’esso destinato a zona notte. A questo dinamismo corrisponde un’immagine tradizionale dell’abitazione, conferita in particolar modo dalle coperture dei tetti a falde e dagli archi ribassati del porticato, aspetto questo che permette alla villa di qualificare l’immagine dell’intera zona.
Esternamente la villa è intonacata con una tonalità giallo chiaro, i particolari degli archi e delle bucature sono intonacati di bianco, mentre le sporgenze dei tetti sono sorrette da travi di legno a vista.
Nella la porta d’ingresso si trovano poi tratti di un gusto orientale, che introduce un certo sapore eclettico.

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

Info
  • Progetto: 1994 - 1997
  • Esecuzione: -
  • Tipologia Specifica: Villa
  • Committente: Alessandra Baraldi in Bonomi
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: residenza unifamiliare
  • Destinazione attuale: residenza unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Impresa Severi Primo Direzione lavori Esecuzione NO
Luigi Vietti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.iuav.it/ARCHIVIO-P/ARCHIVIO/collezioni/Vietti--Lu/index.htm SI
  • Strutture: muratura in laterizio
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: a falde, coppi
  • Serramenti: inferriate in ferro, metallo
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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Il terreno su cui sorge la villa è quasi pianeggiante, sopraelevato rispetto al piano di campagna di circa un metro e mezzo e circondato da un ampio giardino e completamente recintata sui quattro lati. Due dei fronti si affacciano sulle vie Montegrappa e Vittorio Veneto, gli altri due sono rivolti verso due abitazioni private presenti nell’area.
L’edificio presenta un’organizzazione planimetrica impostata su una forma a “L” che vede, al piano terra, ospitate le funzioni principali della casa che trovano nel grande portico la loro estrusione all’esterno e quelle di servizio poste a sud-est. L’ingresso decentrato, mediato da un portico di piccole dimensioni e posizionato sullo spigolo nord-occidentale, produce un movimento in diagonale di tutta la casa, assecondato anche dalla scomposizione dei volumi che seguono una crescita di tipo ascensionale: dai portici ad un piano lungo il perimetro si sale progressivamente fino a raggiungere i tre piani della parte centrale in cui si trova una camera da letto passando per il piano intermedio anch’esso destinato a zona notte. A questo dinamismo corrisponde un’immagine tradizionale dell’abitazione, conferita in particolar modo dalle coperture dei tetti a falde e dagli archi ribassati del porticato, aspetto questo che permette alla villa di qualificare l’immagine dell’intera zona.  
Esternamente la villa è intonacata con una tonalità giallo chiaro, i particolari degli archi e delle bucature sono intonacati di bianco, mentre le sporgenze dei tetti sono sorrette da travi di legno a vista.
Nella la porta d’ingresso si trovano poi tratti di un gusto orientale, che introduce un certo sapore eclettico. 

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

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Luigi Vietti (Novara, 1903 – Milano, 1998)
Si iscrive alla Facoltà di Architettura di Milano, ma termina gli studi a Roma nel 1928. Subito dopo la laurea collabora alla stesura del progetto definitivo per il Palazzo della Società delle Nazioni di Ginevra, successivamente si stabilisce a Genova dove, dietro segnalazione di G.Giovannoni, riceve un incarico del Ministero dei Lavori Pubblici per lo studio dei piani regolatori di alcuni comuni della Liguria.
A Genova viene nominato “Ispettore Onorario per i monumenti della Liguria” e, dal 1930 al 1933, lavora presso la Soprintendenza alle Belle Arti. Inizia qui la sua attività professionale e la collaborazione con Daneri, Morozzo della Rocca, Ferrari, Viale e Zappa.
Nel frattempo collabora alle varie fasi di costituzione del M.I.A.R., con Minnucci, Libera, Ridolfi, Piccinnato e altri e alla stesura del primo piano per l’esposizione E42 all’Eur.
In quegli anni è inoltre membro del Gruppo Nazionale Architetti Razionalisti Italiani (GNARI), che cura i rapporti con il Comitè International pour la Resolution du Problème de l’Architecture Contemporaine (CIRPAC); Comitato preposto all’organizzazione dei CIAM.
Di grande interesse in questi anni è anche l’attività pubblicistica. Vietti collabora con il Messaggero e con la pagina culturale del Secolo XIX.
Contrariamente alla grande diffusione dei suoi lavori sulle maggiori testate degli anni ’30, un pesante silenzio critico accompagna la sua opera del dopoguerra, condotta nei due studi di Genova e di Milano, prevalentemente incentrata sulla realizzazione di ville per committenze borghesi.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 111
  • Particella: 2307

Note

Numerose le varianti al primo progetto del 1994, fino a quella definitiva del 1997 Luigi Vietti (Novara, 1903 – Milano, 1998) Si iscrive alla Facoltà di Architettura di Milano, ma termina gli studi a Roma nel 1928. Subito dopo la laurea collabora alla stesura del progetto definitivo per il Palazzo della Società delle Nazioni di Ginevra, successivamente si stabilisce a Genova dove, dietro segnalazione di G.Giovannoni, riceve un incarico del Ministero dei Lavori Pubblici per lo studio dei piani regolatori di alcuni comuni della Liguria. A Genova viene nominato “Ispettore Onorario per i monumenti della Liguria” e, dal 1930 al 1933, lavora presso la Soprintendenza alle Belle Arti. Inizia qui la sua attività professionale e la collaborazione con Daneri, Morozzo della Rocca, Ferrari, Viale e Zappa. Nel frattempo collabora alle varie fasi di costituzione del M.I.A.R., con Minnucci, Libera, Ridolfi, Piccinnato e altri e alla stesura del primo piano per l’esposizione E42 all’Eur. In quegli anni è inoltre membro del Gruppo Nazionale Architetti Razionalisti Italiani (GNARI), che cura i rapporti con il Comitè International pour la Resolution du Problème de l’Architecture Contemporaine (CIRPAC); Comitato preposto all’organizzazione dei CIAM. Di grande interesse in questi anni è anche l’attività pubblicistica. Vietti collabora con il Messaggero e con la pagina culturale del Secolo XIX. Contrariamente alla grande diffusione dei suoi lavori sulle maggiori testate degli anni ’30, un pesante silenzio critico accompagna la sua opera del dopoguerra, condotta nei due studi di Genova e di Milano, prevalentemente incentrata sulla realizzazione di ville per committenze borghesi.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Jonghi Lavarini Giuseppe, Magnani Franco, Pareschi Vanna 1989 Le ville di Vietti. Le più belle case in montagna, al mare, in campagna Di Baio Editore Milano No
Dell’Aira Paola Veronica (a cura di) 1997 Luigi Vietti progetti e realizzazioni degli anni ‘30 Alinea Firenze 15-16; 127-133 No
Gramigni Marco 2000 L’arte del costruire in Luigi Vietti Edizioni Zen iniziative Novara No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del fronte principale Vista del fronte principale Alice Bini
Scorcio del fronte principale Scorcio del fronte principale Alice Bini
Scorcio dell’ingresso principale Scorcio dell’ingresso principale Alice Bini
Vista di scorcio della villa da via Montegrappa Vista di scorcio della villa da via Montegrappa Alice Bini
Vista laterale della villa Vista laterale della villa Alice Bini
Planimetria catastale Planimetria catastale Agenzia del terrtiorio. Ufficio di Forlì
Prospettiva Prospettiva Agenzia del terrtiorio. Ufficio di Forlì

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Catalogo del Sistema museale dell'Università di Parma - Fondo Luigi Vietti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 10/06/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022