Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA INCIS

Scheda Opera

  • Immagine dell'edificio appena realizzato
  • Vista dell'edificio, prospetto principale
  • Vista dell'edificio, prospetto secondario
  • Dettaglio delle finestre e della copertura
  • Comune: Modena
  • Denominazione: CASA INCIS
  • Indirizzo: Via Dogali, Via del Carso
  • Data: - 1952
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Vinicio Vecchi
Descrizione

"La coppia di edifici realizzati da Mario Pucci e Vinicio Vecchi in via Dogali si inserisce tra gli interventi previsti dal piano di Ricostruzione per l’area della Cittadella. Accanto a grandi infrastrutture come lo stadio, si prevedono quartieri residenziali realizzati solo a frammenti, di cui i due in oggetto rappresentano i più significativi esempi. Gli edifici realizzati dall’Incis (Istituto nazionale per le case degli impiegati dello Stato) negli anni del primo settennato della legge Fanfani, rispettano alcune linee guida previste per l’area, che suggeriscono l’uso di un modello tipologico composto da blocchi isolati sviluppati in altezza su aree dotate di ampi spazi a verde, circondate da tracciati stradali perimetrali distanti, ad allontanare il traffico veicolare.
Le residenze si caratterizzano per la forma a parallelepipedo che si staglia nettamente sul lotto libero. Le residenze si sviluppano su sei piani, il piano terra è porticato mentre l’ultimo presenta una terrazza costituita da una copertura a due falde rovesciate, sostenute dai pilastri sporgenti oltre il muro di tamponamento. I vuoti creati alla quota del terreno e della terrazza, inquadrano i piani delle abitazioni, ben distinguibili anche nella composizione delle facciate. Su un lato si affacciano le stanze principali mentre sull’altro cui insistono quelle di servizio. Il primo, più interessante, presenta un’alternanza di fasce ad intonaco e a mattoni, interrotte dalla scansione delle logge e dei balconi affiancati. Il senso di verticalità che in tal modo si realizza, unitamente alla spiccata presenza della copertura, sembra testimoniare uno sguardo del progettisti ad un linguaggio contemporaneo dell’architettura, visibile nelle opere di alcuni autori come Gio Ponti o Ignazio Gardella".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1951 - 1952
  • Committente: Istituto nazionale per le case degli impiegati dello Stato (Incis)
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: alloggi pubblici
  • Destinazione attuale: alloggi pubblici
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Pucci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=256932&force=1 NO
Vinicio Vecchi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=93129 SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco verniciato. Inserti di cemento e mattoni faccia a vista
  • Coperture: cemento armato
  • Serramenti: lignei
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Le residenze si caratterizzano per la forma a parallelepipedo che si staglia nettamente sul lotto libero. Le residenze si sviluppano su sei piani, il piano terra è porticato mentre l’ultimo presenta una terrazza costituita da una copertura a due falde rovesciate, sostenute dai pilastri sporgenti oltre il muro di tamponamento. I vuoti creati alla quota del terreno e della terrazza, inquadrano i piani delle abitazioni, ben distinguibili anche nella composizione delle facciate. Su un lato si affacciano le stanze principali mentre sull’altro cui insistono quelle di servizio. Il primo, più interessante, presenta un’alternanza di fasce ad intonaco e a mattoni, interrotte dalla scansione delle logge e dei balconi affiancati. Il senso di verticalità che in tal modo si realizza, unitamente alla spiccata presenza della copertura, sembra testimoniare uno sguardo del progettisti ad un linguaggio contemporaneo dell’architettura, visibile nelle opere di alcuni autori come Gio Ponti o Ignazio Gardella".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)
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Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena.
Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi. 

Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) 
Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 107
  • Particella: 25

Note

Mario Pucci (Modena 1902-1979) Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena. Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi. Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Leoni Giovanni, Maffei Stefano 1998 La casa popolare. Storia istituzionale e storia quotidiana dell'Istituto autonomo case popolari della provincia di Modena, 1907-1997 Electa Milano 67-69; 100 No
Montedoro Laura (a cura di) 2004 La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena. 1931-1965 RFM Raccolte Fotografiche Modenesi Modena 226 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Fontana Lucio, Mazzeri Catia (a cura di) 2008 Vinicio Vecchi. Un architetto e la sua città. Materiali di studio, primo regesto delle opere, testimonianze Edicta Edizioni Parma No
Di Biagi Paola 2010 La grande ricostruzione. Il piano INA-casa e l'Italia degli anni Cinquanta Donzelli Roma No
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 306 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Vinicio Vecchi Vinicio Vecchi Biblioteca Poletti, Modena
Archivio ACER B.1, Ufficio Tecnico - Comune di Modena L. 1148/55, faldoni 61/1-20 e faldone 75, B.1; L. 60/63, 46/1-2

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Immagine dell'edificio appena realizzato Immagine dell'edificio appena realizzato Archivio Vinicio Vecchi, Biblioteca Poletti, Modena
Vista dell'edificio, prospetto principale Vista dell'edificio, prospetto principale Archivio Vinicio Vecchi, Biblioteca Poletti, Modena
Vista dell'edificio, prospetto secondario Vista dell'edificio, prospetto secondario A. Taddei
Dettaglio delle finestre e della copertura Dettaglio delle finestre e della copertura Archivio Vinicio Vecchi, Biblioteca Poletti, Modena

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Comune di Modena Visualizza
Patrimonio culturale dell'Emilia Romagna - Vinicio Vecchi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 05/06/2024