Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLA JUCKER

Scheda Opera

  • Fronte verso il lago
  • Pianta piano primo con i locali padronali e la grande terrazza coperta
  • Sezione trasversale
  • Copertura e prospetto nord ovest
  • Vista dal giardino del terrazzo fiorito, che serve da solarium, a metà quota tra il piano superiore e quello inferiore
  • Vista dell’accesso principale
  • Vista laterale dei due livelli: al piano superiore l’abitazione vera e propria. Al piano inferiore i servizi e una camera per gli ospiti
  • . Vista del giardino verso il lago con in primo piano la scultura “Il guerriero” di Marino Marini, 1962
  • Viste della rampa di collegamento al terrazzo e del porticato al livello inferiore
  • Il grande terrazzo-solarium ha pavimento in doghe di legno di teak che continua anche nella parte abitata
  • Vista dell’edificio del custode all’ingresso sulla strada (Foto di Gentucca Canella, 2019)
  • Fronte verso il lago dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti
  • Fronte verso strada, dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti
  • Vista della terrazza, dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti
  • Ortofoto
  • Comune: Baveno
  • Località: Roncaro di Baveno
  • Denominazione: VILLA JUCKER
  • Indirizzo: Via Panoramica N. 16
  • Data: 1964 - 1964
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Studio BBPR
Descrizione

1. Opera originaria

«Questo organismo fa parte di una serie di ville basate, almeno come esercitazione di tipologia geometrica, sulle variazioni del quadrato cui i diversi dati hanno suggerito espressioni formali assai diverse.
La villa qui presentata, costruita su due livelli tra due grandi terrazzature del terreno, presenta al piano superiore l’abitazione vera e propria, tutt’intorno, allo stesso livello, un grande terrazzo. Questo terrazzo risulta dagli spazi lasciati liberi tra l’ampia piattaforma rettangolare e il quadrato costruito interno, girato di 45 gradi rispetto al rettangolo. Questa tematica si ripete poi in molti altri dettagli, in un continuo contrappunto di espressioni. Al piano inferiore vi sono i servizi e una camera per gli ospiti.
Costruita sui pendi rivolti verso la catena delle Alpi, la villa gode del panorama del lago da una quota di circa 200 metri. Il sito, limitato da due torrenti che scendono dalla montagna e che formano piccole vasche naturali, è anche folto di grandi alberi, soprattutto castagni e pini. Il tetto è unico a padiglione, coperto con tegole ceramiche verde oliva, mentre il soffitto sottostante, per la zona delle terrazza, è controsoffittato in perlinature di noce lucidato.
La grande piattaforma rettangolare in cemento armato ha il pavimento in doghe di legno di teak che continua anche nella parte abitata. Questa piattaforma è sostenuta visivamente da una serie di muri che, prolungandosi oltre la villa stessa, nel giardino, fanno da sostegno al terreno, per cui l’intera costruzione si ambienta come volumi e come materiali compenetrandosi nell’intorno. Nel giardino la scultura “il guerriero” di Marino Marini, 1962.
Il concetto di compenetrazione si è voluto esprimere anche nel terrazzo fiorito a metà quota tra il piano superiore e il piano inferiore, di fronte alla villa. Disegnato entro la tematica generale della villa, collegato con i due piani da scale, serve da solarium e, tutt’intorno, per la piantagione di fiori tipici». (Villa sul lago, in «Casabella-Continuità», n. 291, novembre 1964, pp. 2-5). Inglese: si

«Questa villa – citiamo dalla relazione di progetto – sorge sulle parti basse delle montagne in vista del lago maggiore e, sfruttando la pendenza del terreno, si articola su due livelli.
La casa è intesa come un grande balcone nel cui centro poggia la parte chiusa (soggiorno, camera da letto, servizi). Da questo balcone, che si suddivide poi in varie parti, si gode la vista verso il lago.
La villa è a due piani: al piano inferiore vi sono i locali di servizio e il portico, a quello superiore i locali padronali e grandi terrazze coperte.
La terrazza al piano superiore è delimitata da una trave in c.a. martellinato, sopra la quale è appoggiata una panca in legno con uno schienale sostenuto da piantane in ferro.
Il tetto a padiglione è coperto di grès smaltato a squame, il canale di gronda è in cemento martellinato rivestito all’interno con lamiera di rame; agli angoli del tetto vi sono i doccioni che scaricano le acque in apposite vasche al piano terreno riempite di pietre di granito» (Ezio Bonfanti, Marco Porta, Città, museo e architettura. Il Gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970, Vallecchi, Firenze 1973, pp. A110-111)

«La spiccata orizzontalità delle linee della costruzione è ottenuta dall’allungarsi del grande tetto a falde oltre il perimetro della scatola muraria, a coprire con il forte sbalzo le terrazze che, al primo piano, guardano il lago. Il rivestimento del soffitto e il pavimento in legno, assorbendo la luminosità, accentuano l’ombra disegnata dal tetto, che appare come sospeso. La leggerezza dell’audace copertura si emancipa così da ogni richiamo di carattere vernacolare, divenendo piuttosto elemento chiave di una composizione ottenuta per intersezioni di geometrie pure: un quadrato ruotato al centro di un rettangolo. […] Importante il collegamento con il progetto del giardino: il basamento in pietra si interrompe creando un’area aperta al piano terreno che si protende nel giardino, dove le opere murarie di terrazzamenti e muri di contenimento sono realizzate con la stessa tecnica costruttiva in pietra. (Maria Adriana Giusti e Rosa Tamborrino, Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, p. 346).


2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

Nel 2013 la villa è stata oggetto di un intervento di ristrutturazione da parte dello studio AAVV Architetti.
Durante il sopralluogo non è stato possibile accedere alla villa.

(Scheda a cura di Gentucca Canella, DAD - Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1964 -
  • Esecuzione: - 1964
  • Committente: Famiglia Jucker
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Villa unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Gian Luigi Banfi Progetto architettonico Progetto NO
Lodovico Barbiano di Belgiojoso Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/barbiano-di-belgiojoso-lodovico_(Dizionario-Biografico)/ NO
Studio BBPR Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=19458 SI
Enrico Peressutti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52883 NO
Piero Porcinai Progetto del verde Progetto NO
Andrea Redaelli Collaboratore Progetto NO
Ernesto Nathan Rogers Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-nathan-rogers/ NO
  • Strutture: La grande piattaforma rettangolare è in cemento armato
  • Coperture: Il tetto unico a padiglione, coperto con tegole ceramiche verde oliva. Canale di gronda in cemento martellinato.

													Array
(
    [id_opera] => 166
    [codice] => DAD_VCO_149
    [denominazione] => VILLA JUCKER
    [regione] => Piemonte
    [provincia] => Verbania
    [comune] => Baveno
    [localita] => Roncaro di Baveno
    [indirizzo] => Via Panoramica N. 16
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 3
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1964
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 
    [anno_fine_esecuzione] => 1964
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => 1.	Opera originaria 

«Questo organismo fa parte di una serie di ville basate, almeno come esercitazione di tipologia geometrica, sulle variazioni del quadrato cui i diversi dati hanno suggerito espressioni formali assai diverse.
La villa qui presentata, costruita su due livelli tra due grandi terrazzature del terreno, presenta al piano superiore l’abitazione vera e propria, tutt’intorno, allo stesso livello, un grande terrazzo. Questo terrazzo risulta dagli spazi lasciati liberi tra l’ampia piattaforma rettangolare e il quadrato costruito interno, girato di 45 gradi rispetto al rettangolo. Questa tematica si ripete poi in molti altri dettagli, in un continuo contrappunto di espressioni. Al piano inferiore vi sono i servizi e una camera per gli ospiti.
Costruita sui pendi rivolti verso la catena delle Alpi, la villa gode del panorama del lago da una quota di circa 200 metri. Il sito, limitato da due torrenti che scendono dalla montagna e che formano piccole vasche naturali, è anche folto di grandi alberi, soprattutto castagni e pini. Il tetto è unico a padiglione, coperto con tegole ceramiche verde oliva, mentre il soffitto sottostante, per la zona delle terrazza, è controsoffittato in perlinature di noce lucidato.
La grande piattaforma rettangolare in cemento armato ha il pavimento in doghe di legno di teak che continua anche nella parte abitata. Questa piattaforma è sostenuta visivamente da una serie di muri che, prolungandosi oltre la villa stessa, nel giardino, fanno da sostegno al terreno, per cui l’intera costruzione si ambienta come volumi e come materiali compenetrandosi nell’intorno. Nel giardino la scultura “il guerriero” di Marino Marini, 1962.
Il concetto di compenetrazione si è voluto esprimere anche nel terrazzo fiorito a metà quota tra il piano superiore e il piano inferiore, di fronte alla villa. Disegnato entro la tematica generale della villa, collegato con i due piani da scale, serve da solarium e, tutt’intorno, per la piantagione di fiori tipici». (Villa sul lago, in «Casabella-Continuità», n. 291, novembre 1964, pp. 2-5). Inglese: si

«Questa villa – citiamo dalla relazione di progetto – sorge sulle parti basse delle montagne in vista del lago maggiore e, sfruttando la pendenza del terreno, si articola su due livelli.
La casa è intesa come un grande balcone nel cui centro poggia la parte chiusa (soggiorno, camera da letto, servizi). Da questo balcone, che si suddivide poi in varie parti, si gode la vista verso il lago.
La villa è a due piani: al piano inferiore vi sono i locali di servizio e il portico, a quello superiore i locali padronali e grandi terrazze coperte.
La terrazza al piano superiore è delimitata da una trave in c.a. martellinato, sopra la quale è appoggiata una panca in legno con uno schienale sostenuto da piantane in ferro.
Il tetto a padiglione è coperto di grès smaltato a squame, il canale di gronda è in cemento martellinato rivestito all’interno con lamiera di rame; agli angoli del tetto vi sono i doccioni che scaricano le acque in apposite vasche al piano terreno riempite di pietre di granito» (Ezio Bonfanti, Marco Porta, Città, museo e architettura. Il Gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970, Vallecchi, Firenze 1973, pp. A110-111)

«La spiccata orizzontalità delle linee della costruzione è ottenuta dall’allungarsi del grande tetto a falde oltre il perimetro della scatola muraria, a coprire con il forte sbalzo le terrazze che, al primo piano, guardano il lago. Il rivestimento del soffitto e il pavimento in legno, assorbendo la luminosità, accentuano l’ombra disegnata dal tetto, che appare come sospeso. La leggerezza dell’audace copertura si emancipa così da ogni richiamo di carattere vernacolare, divenendo piuttosto elemento chiave di una composizione ottenuta per intersezioni di geometrie pure: un quadrato ruotato al centro di un rettangolo. […] Importante il collegamento con il progetto del giardino: il basamento in pietra si interrompe creando un’area aperta al piano terreno che si protende nel giardino, dove le opere murarie di terrazzamenti e muri di contenimento sono realizzate con la stessa tecnica costruttiva in pietra. (Maria Adriana Giusti e Rosa Tamborrino, Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, p. 346).


2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

Nel 2013 la villa è stata oggetto di un intervento di ristrutturazione da parte dello studio AAVV Architetti.
Durante il sopralluogo non è stato possibile accedere alla villa.

(Scheda a cura di Gentucca Canella, DAD - Politecnico di Torino)
    [committente] => Famiglia Jucker	
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => La grande piattaforma rettangolare è in cemento armato 
    [id_stato_struttura] => 0
    [materiale_facciata] => 
    [id_stato_facciata] => 0
    [coperture] => Il tetto unico a padiglione, coperto con tegole ceramiche verde oliva. Canale di gronda in cemento martellinato.
    [id_stato_coperture] => 0
    [serramenti] => 
    [id_stato_serramenti] => 0
    [destinazione_originaria] => Villa unifamiliare
    [destinazione_attuale] => 
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 8
    [data_provvedimento] =>  D.Lgs. 42/2004
    [riferimento_normativo] =>  D.Lgs. 42/2004, art. 142, c. 1, lett. c) 
    [altri_provvedimenti] => Vincolo ambientale
    [vincolo] => 0
    [note] => Art. 142, c. 1, lett. c)   del D.Lgs. 42/2004
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.901267
    [longitude] => 8.506293
    [score] => 7
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2004-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-04-05 13:57:08
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Abitazioni unifamiliari
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Studio BBPR
    [id_regione] => 9
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo d'insieme
  • Data Provvedimento: D.Lgs. 42/2004
  • Riferimento Normativo: D.Lgs. 42/2004, art. 142, c. 1, lett. c)
  • Altri Provvedimenti: Vincolo ambientale
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Nel giardino della villa Scultura Il guerriero, 1964 Marino Marini Bronzo


Note

Art. 142, c. 1, lett. c) del D.Lgs. 42/2004

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1964 Villa sul lago Casabella-Continuità n. 291 44318 No
1966 On the shores of Lake Maggiore Interiors n. 5 116-121 No
M. A. Febvre Desportes 1966 Lac Majeur, ombre fraiche multiples vues sur le lac La maison française n. 198 114-121 No
Bonfanti Ezio, Porta Marco 1973 Città, museo e architettura. Il Gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970 Vallecchi Firenze 110-111 No
Polano Sergio, Mulazzani Marco 1991 Guida all’architettura italiana del Novecento Electa Milano 31 No
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa 2008 Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) Allemandi Torino 346 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Fronte verso il lago Fronte verso il lago Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
Pianta piano primo con i locali padronali e la grande terrazza coperta Pianta piano primo con i locali padronali e la grande terrazza coperta Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
Sezione trasversale Sezione trasversale Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
Copertura e prospetto nord ovest Copertura e prospetto nord ovest Tratto da - Bonfanti, Porta, Vallecchi 1973
Vista dal giardino del terrazzo fiorito, che serve da solarium, a metà quota tra il piano superiore e quello inferiore Vista dal giardino del terrazzo fiorito, che serve da solarium, a metà quota tra il piano superiore e quello inferiore Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
Vista dell’accesso principale Vista dell’accesso principale Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
Vista laterale dei due livelli: al piano superiore l’abitazione vera e propria. Al piano inferiore i servizi e una camera per gli ospiti Vista laterale dei due livelli: al piano superiore l’abitazione vera e propria. Al piano inferiore i servizi e una camera per gli ospiti Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
. Vista del giardino verso il lago con in primo piano la scultura “Il guerriero” di Marino Marini, 1962 . Vista del giardino verso il lago con in primo piano la scultura “Il guerriero” di Marino Marini, 1962 Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
Viste della rampa di collegamento al terrazzo e del porticato al livello inferiore Viste della rampa di collegamento al terrazzo e del porticato al livello inferiore Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
Il grande terrazzo-solarium ha pavimento in doghe di legno di teak che continua anche nella parte abitata Il grande terrazzo-solarium ha pavimento in doghe di legno di teak che continua anche nella parte abitata Tratto da - Casabella-Continuità, n. 291 1964
Vista dell’edificio del custode all’ingresso sulla strada (Foto di Gentucca Canella, 2019) Vista dell’edificio del custode all’ingresso sulla strada (Foto di Gentucca Canella, 2019) Gentucca Canella - 2019
Fronte verso il lago dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti Fronte verso il lago dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti AAVV Architetti (Vihttp://aavvstudio.it/restauro-villa-jucker/)
Fronte verso strada, dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti Fronte verso strada, dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti AAVV Architetti (Vihttp://aavvstudio.it/restauro-villa-jucker/)
Vista della terrazza, dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti Vista della terrazza, dopo l’intervento del 2013 eseguito dallo studio AAVV Architetti AAVV Architetti (Vihttp://aavvstudio.it/restauro-villa-jucker/)
Ortofoto Ortofoto Google maps - 2019

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
MAXXI Patrimonio - Studio BBPR Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione Regionale Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura & Design
Responsabile scientifico: Prof.ssa Maria Adriana Giusti, Prof.ssa Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Gentucca Canella
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 05/04/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2021