Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SEDE AMMINISTRATIVA DELLA RDB

Scheda Opera

  • Vista del fronte principale (autore R. Vlahov. Courtesy IBC)
  • Vista del fronte secondario (autore R. Vlahov. Courtesy IBC)
  • Comune: Pontenure
  • Denominazione: SEDE AMMINISTRATIVA DELLA RDB
  • Indirizzo: via dell'Edilizia 1
  • Data: - 1987
  • Tipologia: Edifici per uffici
  • Autori principali: Marco Albini
Descrizione

A seguito dell’espansione dell’azienda a partire dall’inizio degli anni Ottanta, si decide per il trasferimento della sede, dallo storico edificio in via San Siro a Piacenza, realizzato da Bacciocchi, a Pontenure, dove già esistono gli stabilimenti e il centro ricerche, in un lotto prospiciente l’Autostrada del Sole, all’interno di un’area industriale che iniziava a svilupparsi in quegli stessi anni. La nuova sede deve rispondere a criteri di maggior visibilità dettati dalla sua localizzazione e al tempo stesso essere realizzata velocemente, in quanto è già in atto il processo di dismissione del precedente fabbricato.
Il nuovo edificio viene infatti costruito in soli tredici mesi.
Lo studo Albini sceglie pertanto di realizzare l’edificio utilizzando interamente semilavorati e parti strutturali prefabbricate prodotte dalla stessa RDB, in special modo i tamponamenti sono in pannelli di graniglia di Zandobbio, tagliato da finestre a nastro che ne sottolineano l’accentuata orizzontalità. I mattoni a vista, storico prodotto dell’azienda, non vengono utilizzati per le parti murarie, ma si rendono visibili all’interno come “memoria” della produzione dell’azienda.
All’edificio si accede attraversando uno specchio d’acqua, elemento evocativo dell’aulico “Palazzo”, ulteriormente reinterpretato nella hall di accesso a tutt’altezza e nella scala metallica sospesa.
Un certo effetto monumentale, visibile nel precedente edificio nell’impianto fortemente simmetrico, viene per certi versi qui mantenuto, pur affidandosi a una maggiore scomposizione volumetrica, affidata al profilo gradinato del volume.
L’interno è progettato in base a precisi studi sulla razionalità dei flussi e dei movimenti dei lavoratori e della flessibilità degli spazi.

(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: - 1987
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Marco Albini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.fondazionefrancoalbini.com/studio-albini-associati/ SI
Franca Helg Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21153 NO
Antonio Piva Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: cemento armato prefabbricato
  • Materiale di facciata: pannelli in graniglia
  • Coperture: piana in cemento
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Mediocre
  • Stato Serramenti: Mediocre

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Il nuovo edificio viene infatti costruito in soli tredici mesi.
Lo studo Albini sceglie pertanto di realizzare l’edificio utilizzando interamente semilavorati e parti strutturali prefabbricate prodotte dalla stessa RDB, in special modo i tamponamenti sono in pannelli di graniglia di Zandobbio, tagliato da finestre a nastro che ne sottolineano l’accentuata orizzontalità. I mattoni a vista, storico prodotto dell’azienda, non vengono utilizzati per le parti murarie, ma si rendono visibili all’interno come “memoria” della produzione dell’azienda.
All’edificio si accede attraversando uno specchio d’acqua, elemento evocativo dell’aulico “Palazzo”, ulteriormente reinterpretato nella hall di accesso a tutt’altezza e nella scala metallica sospesa. 
Un certo effetto monumentale, visibile nel precedente edificio nell’impianto fortemente simmetrico, viene per certi versi qui mantenuto, pur affidandosi a una maggiore scomposizione volumetrica, affidata al profilo gradinato del volume.
L’interno è progettato in base a precisi studi sulla razionalità dei flussi e dei movimenti dei lavoratori e della flessibilità degli spazi.  

(Matteo Sintini)

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Vincitore del Premio “Olivetti Fellowship” per un periodo di tre mesi per aggiornamento e ricerca negli U.S.A. “Indagine sui Corsi di Town Design Planning Architecture, presso le Università: Columbia University, Haward, I.I.T. Chicago, Berkeley, U.C.L.A. (U.S.A.)
Dal 1969 al 1972 è incaricato dei corsi di Disegno Industriale presso la Scuola Statale d’Arte di Venezia. Dal 1972 al 1974 incaricato del Corso di Progettazione Architettonica presso l’Università Internazionale dell’Arte di Venezia e dal 1973 al 1980 è assistente Incaricato presso il Corso di Elementi di Architettura II, docente Prof. Arch. Cesare Blasi. Facoltà di Architettura. Politecnico di Milano. E' stato visiting professor presso la Cornell University School of Architecture Ithaca (U.S.A.), il New York Institute of Technology (U.S.A.), la Washington University St. Louis Missouri
Dal 1999 è professore associato presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano
Dal 2004 lo studio assume la denominazione di Studio Albini Associati - arch. Marco Albini e Francesco Albini
Tra i premi e riconoscimenti per l'attività di progettazione:
1° premio per il concorso : “Trasferimento nella nuova sede della Manica Nuova del Palazzo Reale” Galleria Sabauda a Torino nel 2004 e nel 2005, 2° posto al concorso internazionale per il recupero e la valorizzazione della Villa Reale di Monza e i Giardini di Pertinenza.

Franca Helg (Milano 1920-1989). Nei primi anni Quaranta, mentre frequenta la Facoltà di Architettura, lavora presso lo studio BBPR. Consegue la laurea nel 1945 e nel medesimo anno inizia l’attività professionale autonoma. Nel 1945-46 partecipa alla fondazione e redazione dei Quaderni degli studenti della Facoltà di Architettura di Milano, poi intitolati Studi d’Architettura. Nel 1946-47 è membro della Commissione Consultiva per il Nuovo PRG di Milano. Dal 1947 è membro del M.S.A. (Movimento Studi Architettura) a Milano. La sua attività didattica inizia nel 1955 come assistente straordinaria di L. Belgiojoso al corso di “caratteri distributivi degli edifici” presso lo IUAV. Dal 1963 al 1967 è assistente ordinario al corso di “composizione architettonica” al Politecnico di Milano (sempre per L. Belgiojoso). Nel 1967 consegue la Libera Docenza in Composizione Architettonica. Presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano consegue il premio di operosità scientifica ed artistica per gli anni accademici 1963-64, 1964-65, 1967-68. Nel 1951 inizia l’associazione in studio con Franco Albini. 


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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 12
  • Particella: 258

Note

Marco Albini (Milano 1940). Si Laurea in Architettura al Politecnico nel 1955 e dallo stesso anno collabora nello studio del padre Franco e di Franca Helg. Dal 1978 lo studio assume la denominazione di Franco Albini, Franca Helg, Antonio Piva, Marco Albini Vincitore del Premio “Olivetti Fellowship” per un periodo di tre mesi per aggiornamento e ricerca negli U.S.A. “Indagine sui Corsi di Town Design Planning Architecture, presso le Università: Columbia University, Haward, I.I.T. Chicago, Berkeley, U.C.L.A. (U.S.A.) Dal 1969 al 1972 è incaricato dei corsi di Disegno Industriale presso la Scuola Statale d’Arte di Venezia. Dal 1972 al 1974 incaricato del Corso di Progettazione Architettonica presso l’Università Internazionale dell’Arte di Venezia e dal 1973 al 1980 è assistente Incaricato presso il Corso di Elementi di Architettura II, docente Prof. Arch. Cesare Blasi. Facoltà di Architettura. Politecnico di Milano. E' stato visiting professor presso la Cornell University School of Architecture Ithaca (U.S.A.), il New York Institute of Technology (U.S.A.), la Washington University St. Louis Missouri Dal 1999 è professore associato presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano Dal 2004 lo studio assume la denominazione di Studio Albini Associati - arch. Marco Albini e Francesco Albini Tra i premi e riconoscimenti per l'attività di progettazione: 1° premio per il concorso : “Trasferimento nella nuova sede della Manica Nuova del Palazzo Reale” Galleria Sabauda a Torino nel 2004 e nel 2005, 2° posto al concorso internazionale per il recupero e la valorizzazione della Villa Reale di Monza e i Giardini di Pertinenza. Franca Helg (Milano 1920-1989). Nei primi anni Quaranta, mentre frequenta la Facoltà di Architettura, lavora presso lo studio BBPR. Consegue la laurea nel 1945 e nel medesimo anno inizia l’attività professionale autonoma. Nel 1945-46 partecipa alla fondazione e redazione dei Quaderni degli studenti della Facoltà di Architettura di Milano, poi intitolati Studi d’Architettura. Nel 1946-47 è membro della Commissione Consultiva per il Nuovo PRG di Milano. Dal 1947 è membro del M.S.A. (Movimento Studi Architettura) a Milano. La sua attività didattica inizia nel 1955 come assistente straordinaria di L. Belgiojoso al corso di “caratteri distributivi degli edifici” presso lo IUAV. Dal 1963 al 1967 è assistente ordinario al corso di “composizione architettonica” al Politecnico di Milano (sempre per L. Belgiojoso). Nel 1967 consegue la Libera Docenza in Composizione Architettonica. Presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano consegue il premio di operosità scientifica ed artistica per gli anni accademici 1963-64, 1964-65, 1967-68. Nel 1951 inizia l’associazione in studio con Franco Albini.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Leet Stephen (a cura di) 1995 Le forme della ragione. Marco Albini, Franca Helg, Antonio Piva architetture e design 1980-1995 Marsilio Venezia 96-99 Si
Baldini Paolo, Roccella Gustavo (curatori) 1998 C'era una volta : novant'anni di storia RDB (libro) RDB Pontenure Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del fronte principale (autore R. Vlahov. Courtesy IBC) Vista del fronte principale (autore R. Vlahov. Courtesy IBC)
Vista del fronte secondario (autore R. Vlahov. Courtesy IBC) Vista del fronte secondario (autore R. Vlahov. Courtesy IBC)

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Franca Helg Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 02/04/2024