AMPLIAMENTO DELLO STABILIMENTO REDAELLI
Scheda Opera
- Comune: Dervio
- Denominazione: AMPLIAMENTO DELLO STABILIMENTO REDAELLI
- Indirizzo: Via Santa Cecilia N. 1
- Data: 1941 - 1943
- Tipologia: Edifici per attività produttive
- Autori principali: Enrico Agostino Griffini
Descrizione
L'intervento, in ampliamento dello stabilimento Redaelli di Dervio, consiste nella realizzazione di un nuovo ingresso e di un capannone destinato a lavatoio, spogliatoio e mensa per gli operai. L'ingresso, opportunamente arretrato rispetto al filo stradale, si apre su una piazzetta funzionale all'accoglienza quotidiana dei lavoratori ed è ripartito in due: da un lato vi è l'accesso alla direzione, dall'altro alla fabbrica. Il comparto produttivo è così cintato verso le strade dai due lunghi edifici perimetrali, l'uno adibito agli uffici e preesistente all'intervento di Griffini (insieme ai capannoni della produzione, di evidente origine fine '800/primi '900); l'altro adibito ai servizi sopra elencati, che si snoda per una lunghezza di oltre quaranta metri fino a saldarsi con l'area della coeva villa Redaelli. L'edificio si compone di tre livelli: un seminterrato accessibile da una rampa pedonale-carraia, destinato a dispensa e deposito biciclette; un rialzato che alloggia spogliatoi, lavatoi e servizi accessori; un primo piano che alloggia la mensa, articolata in salette minori accanto alla grande sala principale. Sulla testata opposta all'ingresso si trova la cucina, collegata con montacarichi alla dispensa del seminterrato.
Pure nelle ristrettezze dei materiali "autarchici" disponibili in tempo di guerra, l'opera attinge a un carattere totalmente moderno, per l'asciuttezza delle forme, la geometria rigorosa e la leggibilità delle parti funzionali. La limitata disponibilità di ferro che inibiva l'impiego del cemento armato viene aggirata con la realizzazione di colonne in pietra che impreziosiscono il semplice paramento a intonaco; l'ampia campata di copertura a volta, realizzata in laterocemento - come le solette - non rinuncia all'impronta moderna (che l'impiego del tetto a falde con tecnica tradizionale, per esempio, avrebbe radicalmente contaminato).
Info
- Progetto: 1941 - 1941
- Esecuzione: 1943 - 1943
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: servizi
- Destinazione attuale: servizi
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Enrico Agostino | Griffini | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=54078 | SI |
- Strutture: pilastri in pietra; solette in latero cemento con travi SAP
- Materiale di facciata: intonaco di cemento bianco dato a spruzzo; pietra di Moltrasio
- Coperture: volta in laterocemento con travi SAP, impermeabilizzata con felto bitumato
- Serramenti: orignariamente in legno, oggi in ferro verniciato
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 908
- Particella: 4127-
Note
Enrico Griffini (Venezia,1887 - Milano,1952) si laurea in ingegneria industriale elettrotecnica nel 1910 presso il Regio Istituto tecnico superiore di Milano (poi Politecnico), ma ben presto si dedica all'architettura, sia come docente che come progettista a livello italiano ed europeo, anche ricoprendo incarichi nell'ambito del Sindacato fascista degli architetti. Attivo nel campo della progettazione razionale della residenza sociale e autore di una fondamentale manualistica a questa connessa, Griffini intrattenne anche rapporti professionali con importanti industrie a livello europeo; in particolare con la società Redaelli per la quale, tra il 1940 e il 1950, realizza una serie di edifici di servizio nelle sedi di Dervio e Rogoredo. La Redaelli è stata una importante presenza produttiva in Dervio per alcuni decenni a partire dagli anni '80 dell'Ottocento. Trattandosi di industria siderurgica, la sua collocazione fu all'origine determinata dalla presenza di una sorgente d'acqua, indispensabile per la tempera dell'acciaio. Oggi il complesso è una delle sedi della Meccanica Alto Lario, ma non tutti gli spazi sembrano utilizzati.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Griffini Enrico Agostino | 1951 | Progetti e realizzazioni. MCMXX-MCML | Hoepli | Milano | 53-56 | No |
Savorra Massimiliano | 2000 | Enrico Agostino Griffini. La casa, il monumento, la città | Electa | Napoli | 205 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Fondo Enrico Agostino Griffini | Enrico Agostino Griffini | Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti |
Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Archivio progetti Iuav - Agostino Griffini | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la LombardiaTitolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani – DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani
Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 23/01/2025
Revisori:
Setti Stefano 2022