Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

COMPLESSO RESIDENZIALE QUARTIERE PIAVE

Scheda Opera

  • Vista esterna
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  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Pianta piani arretrati. Scala 1:100, 25-2-1962 e agg. Inchiostro di china su carta da lucido
  • Prospetto su via Lechi. Scala 1:100, 16-10-1961 e agg. Inchiostro di china su carta da lucido
  • Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Fronte verso via Lechi. Stampa fotografica b/n.
  • Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Fronte verso via Lechi angolo via Mantova. Stampa fotografica b/n.
  • Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Vista dell'edificio in costruzione e dei garage. Stampa fotografica b/n.
  • Comune: Brescia
  • Denominazione: COMPLESSO RESIDENZIALE QUARTIERE PIAVE
  • Indirizzo: Via Fratelli Lechi N. 15-19
  • Data: 1961 - 1964
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Antonio Cassi Ramelli
Descrizione

Il progetto del quartiere è firmato dall'architetto Antonio Cassi Ramelli. È stato realizzato dopo un difficile accordo con la Sovrintendenza che obiettava il vincolo paesaggistico sull'area oggetto del progetto. Nel lotto di 5.000 mq furono edificati sette edifici per un totale di 83 alloggi, negozi e garage sotterranei.
Gli edifici sono di diverse altezze (quattro e cinque piani) e orientamento, in modo da creare una quinta dinamica su via Lechi.
I prospetti, con i volumi delle logge con arco ribassato per i balconi, hanno un alto basamento in marmo di Botticino, e si contraddistinguono per l'uso dei diversi rivestimenti (klinker e intonaco) in differenti colori: turchese, ocra, rosso cupo, rosso fiammato, grigio, verde pisello e rosa chiaro.
Le piante tipo si sviluppano attorno ai collegamenti verticali, con tre appartamenti per piano.

Info
  • Progetto: 1961 - 1961
  • Esecuzione: 1962 - 1964
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Cassi Ramelli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA0063D6/ SI
  • Strutture: telaio in cemento armato
  • Materiale di facciata: pietra di Botticino; klinker e intonaco
  • Coperture: a falde
  • Serramenti: in legno verniciato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Gli edifici sono di diverse altezze (quattro e cinque piani) e orientamento, in modo da creare una quinta dinamica su via Lechi.
I prospetti, con i volumi delle logge con arco ribassato per i balconi, hanno un alto basamento in marmo di Botticino, e si contraddistinguono per l'uso dei diversi rivestimenti (klinker e intonaco) in differenti colori: turchese, ocra, rosso cupo, rosso fiammato, grigio, verde pisello e rosa chiaro.
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 Antonio Cassi Ramelli (1905-1980) nel 1928 inizia una intensa attività di progettazione che, nel Dopoguerra, lo vedrà impegnato nel boom economico ed edilizio milanese. Il suo linguaggio creativo si ispira a una sorta di "modernità moderata" ricca di contaminazioni e non estranea a riferimenti classicistici. Accanto ai progetti e alle realizzazioni edilizie, si dedica anche al design di mobili e all'allestimento di interni, alla pittura, all'attività di critico e studioso ed entra nel Consiglio degli architetti. Candidato preside alla Facoltà di Architettura di Milano nel 1963, è contestato dagli studenti che gli rimproverano il progetto troppo "conservatore" della Snia Viscosa e, amareggiato dalle polemiche e dal clima, si dimette dal suo ruolo universitario nel 1964, ma continua l'intensa attività professionale, di saggista e conferenziere.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

L'intervento fu finanziato dalla Banca Popolare di Novara, che indicò come progettista Cassi Ramelli. Il progetto ebbe un iter difficile, per i vincoli posti dalla Sovrintendenza; la licenza edilizia fu concessa nel 1962 e i lavori si conclusero due anni dopo. Antonio Cassi Ramelli (1905-1980) nel 1928 inizia una intensa attività di progettazione che, nel Dopoguerra, lo vedrà impegnato nel boom economico ed edilizio milanese. Il suo linguaggio creativo si ispira a una sorta di "modernità moderata" ricca di contaminazioni e non estranea a riferimenti classicistici. Accanto ai progetti e alle realizzazioni edilizie, si dedica anche al design di mobili e all'allestimento di interni, alla pittura, all'attività di critico e studioso ed entra nel Consiglio degli architetti. Candidato preside alla Facoltà di Architettura di Milano nel 1963, è contestato dagli studenti che gli rimproverano il progetto troppo "conservatore" della Snia Viscosa e, amareggiato dalle polemiche e dal clima, si dimette dal suo ruolo universitario nel 1964, ma continua l'intensa attività professionale, di saggista e conferenziere.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Susani Elisabetta (a cura di) 2005 Antonio Cassi Ramelli: l'eclettismo della ragione Jaca Book Milano 293 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Antonio Cassi Ramelli Antonio Cassi Ramelli Associazione Cassi Ramelli, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Pianta piani arretrati. Scala 1:100, 25-2-1962 e agg. Inchiostro di china su carta da lucido Pianta piani arretrati. Scala 1:100, 25-2-1962 e agg. Inchiostro di china su carta da lucido Fondo Antonio Cassi Ramelli
Prospetto su via Lechi. Scala 1:100, 16-10-1961 e agg. Inchiostro di china su carta da lucido Prospetto su via Lechi. Scala 1:100, 16-10-1961 e agg. Inchiostro di china su carta da lucido Fondo Antonio Cassi Ramelli
Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Fronte verso via Lechi. Stampa fotografica b/n. Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Fronte verso via Lechi. Stampa fotografica b/n. Fondo Antonio Cassi Ramelli
Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Fronte verso via Lechi angolo via Mantova. Stampa fotografica b/n. Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Fronte verso via Lechi angolo via Mantova. Stampa fotografica b/n. Fondo Antonio Cassi Ramelli
Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Vista dell'edificio in costruzione e dei garage. Stampa fotografica b/n. Complesso residenziale quartiere Piave, Brescia. Vista dell'edificio in costruzione e dei garage. Stampa fotografica b/n. Fondo Antonio Cassi Ramelli

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio SAN - Antonio Cassi Ramelli Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 15/03/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022