QUARTIERE INA-CASA MONTE OLIMPINO

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    [regione] => Lombardia
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    [informazioni_architettoniche] => Il progetto assume come punto di partenza l'inserimento armonico nel paesaggio e l'innesto organico nel territorio comunale. Gli edifici sono raccolti a gruppi intorno a spazi ben definiti, collocandoli secondo una disposizione libera, privilegiando le linee curve e la varietà tipologica. L'altezza degli edifici è stata limitata, tranne pochi casi, ai tre piani.
Il primo lotto, che vede come capogruppo Pietro Lingeri, consiste in fabbricati intonacati (edifici E, G, H) organizzati intorno a spazi-cortili, in riferimento alla tradizione lombarda ottocentesca. Il gruppo capitanato da Ezio Ceruti realizza un sistema continuo di case alte 3 piani, costituite da moduli trapezoidali affiancati a due a due, in modo da creare un andamento a zig-zag.
I servizi per il quartiere comprendevano un centro sociale, alcuni negozi e l'asilo nido, circondato da spazi verdi.
In totale il primo lotto è costituito da 372 alloggi su un'area di 5,8 ettari.
    [committente] => INA-Casa, stazione appaltante Istituto autonomo case popolari della Provincia di Como
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    [coperture] => a falde, con manto in tegole di laterizio
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    [note] => Il quartiere sorge a nord-est di Como, adagiato su un altura che domina Ponte Chiasso. Il quartiere ha una storia ed una struttura urbanistica recente, conseguente ai piani di edilizia popolare del 1958-1960 ed a successive lottizzazioni che hanno riguardato parti consistenti della collina sovrastante i vecchi nuclei di Mognano e Folcino (a Sud Est, verso Tavernola) e di Ponte Chiasso ed Interlegno (a Nord Ovest). Il progetto, diretta conseguenza del PRG di Como del 1937, è ripartito in due lotti: il primo appunto di edifici per INA Casa e il secondo per Gescal.
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    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Quartieri
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Ezio Cerutti,Pietro Lingeri
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