Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA LA SCALA

Scheda Opera

  • Il portico sottostante l'edificio
  • La scala di collegamento con il lago
  • Comune: San Felice del Benaco
  • Località: Portese del Garda
  • Denominazione: CASA LA SCALA
  • Indirizzo: Via Benaco N. 11
  • Data: 1956 - 1958
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Vittoriano Viganò
Descrizione

La forma e la struttura della villa sono definite da due lastre trapezoidali che formano la base e il tetto dell'edificio. La prima piastra, che sostiene l'intera casa, non è appoggiata al suolo ed è a sbalzo sopra il promontorio, sostenuto da una trave che funge da spina centrale e da pilastri metallici. Il piano terra è delimitato da tre sole pareti divisorie per la cucina, il bagno e la camera degli ospiti. Lo spazio rimanente è una grande stanza con una zona soggiorno- pranzo (fronte est, sud e lato ovest) e uno spazio più piccolo utilizzato come camera da letto (esposta ad est, verso il lago).
Le pareti perimetrali sono costituite da vetrate scorrevoli continue, che vengono oscurate da tende veneziane, disegnando una linea spezzata per formare le terrazze e un portico coperto.
La casa è a sbalzo per oltre la metà della sua superficie -e rievoca indubitabilmente la Casa sulla cascata di F. Ll. Wright-; nello spazio sotto la sporgenza si trovano lo studio dell'artista, una veranda e una terrazza. La villa è collegata al lago dalla "passeggiata architettonica", una lunga scala sviluppata intorno a una grande trave in cemento ad un'altezza di quaranta metri. Nella trave sono stati incastrati, nella fase di getto, cento gradini in lamiera di ferro ciascuno dei quali regge una parte del parapetto, pure in lamiera.
L'opera si distingue per la capacità dell'architetto di creare una costruzione che certo è in relazione con la natura, ma vuole evitare i mimetismi attraverso l'accentuazione del linguaggio architettonico. Nella casa La Scala Viganò lavora con materiali "poveri" (come cemento e ferro) e strutture "pesanti", in continuità con la propria ricerca neo-brutalista anche nel campo residenziale. Ma accanto all'uso del calcestruzzo a vista, vi si trovano molti altri temi cari all'architetto: il rapporto tra paesaggio e architettura (con l'individuazione dei due principali assi ortogonali ), le forme di base, il disegno delle linee di forza che sottolineano la continuità della trama del paesaggio circostante con il volume architettonico.

Info
  • Progetto: 1956 - 1956
  • Esecuzione: 1958 - 1958
  • Tipologia Specifica: Villa
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Impresa A. Bazzani Direzione lavori Esecuzione NO
Leo Finzi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=43350 NO
Giuliana Gramigna Progetto architettonico Progetto NO
Maurice Michellod Progetto architettonico Progetto NO
Edoardo Nova Progetto strutturale Progetto NO
Vittoriano Viganò Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=58407 SI
  • Strutture: la struttura principale è formata da due piastre e una trave centrale di cemento armato, sostenute da pilastri in acciaio
  • Materiale di facciata: cemento a vista; finestre continue
  • Coperture: piana in cemento
  • Serramenti: in metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Le pareti perimetrali sono costituite da vetrate scorrevoli continue, che vengono oscurate da tende veneziane, disegnando una linea spezzata per formare le terrazze e un portico coperto.
La casa è a sbalzo per oltre la metà della sua superficie -e rievoca indubitabilmente la Casa sulla cascata di F. Ll. Wright-; nello spazio sotto la sporgenza si trovano lo studio dell'artista, una veranda e una terrazza. La villa è collegata al lago dalla "passeggiata architettonica", una lunga scala sviluppata intorno a una grande trave in cemento ad un'altezza di quaranta metri. Nella trave sono stati incastrati, nella fase di getto, cento gradini in lamiera di ferro ciascuno dei quali regge una parte del parapetto, pure in lamiera.
L'opera si distingue per la capacità dell'architetto di creare una costruzione che certo è in relazione con la natura, ma vuole evitare i mimetismi attraverso l'accentuazione del linguaggio architettonico. Nella casa La Scala Viganò lavora con materiali "poveri" (come cemento e ferro) e strutture "pesanti", in continuità con la propria ricerca neo-brutalista anche nel campo residenziale. Ma accanto all'uso del calcestruzzo a vista, vi si trovano molti altri temi cari all'architetto: il rapporto tra paesaggio e architettura (con l'individuazione dei due principali assi ortogonali ), le forme di base, il disegno delle linee di forza che sottolineano la continuità della trama del paesaggio circostante con il volume architettonico.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Casa La Scala, isolata sul bordo di una terrazza panoramica sul lago di Garda e circondata da una fitta tenuta a vigneto e uliveto, gode della più stretta privacy. Fu costruita per un amico, lo scultore/architetto André Bloc, fondatore nel 1930 della rivista "L'Architecture d'Aujourd'hui" di cui Viganò, in quegli anni, era corrispondente per l'Italia.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1958 Maison d'un artiste, Portese, Italie L'Architecture d'aujourd'hui n. 20 62‐73 Si
1959 House for an artist, Lake Garda Architectural Design, novembre 458‐460 Si
1959 Casa per un artista sul lago di Garda Domus n. 351 9‐26 Si
Aloi Roberto 1960 Ville in Italia Hoepli Milano 103‐112 Si
1964 Villa “La scala” en Portese del Garda Informes de la Construcción n. 165 41-48 Si
Dezzi Bardeschi Marco 1966 Ville Italiane d’oggi C.E.L.I. Bologna 213‐225 Si
DebaIgst Jacques, WolgensInger Bernard 1967 La casa delle vacanze Gorlich Milano 128‐131 No
Pedio Renato 1969 Itinerario di Vittoriano Viganò architetto L'Architettura. Cronache e storia n. 166 216‐246 Si
Santini Pier Carlo 1975 Incontri con i protagonisti: Vittoriano Viganò Ottagono n. 39 72‐77 No
Massobrio Giovanna, Portoghesi Paolo 1977 Album degli anni Cinquanta Laterza Bari No
Branzi Andrea 1979 Referendum popolare. Cento progetti da ricordare Modo n. 20 No
Ceccarini Ivo 1979 Composizione della casa, progettazione modulare Hoepli Milano No
Bugatti Angelo 1985 Architettura Sincera Ville Giardini n. 201 28‐29 No
1992 A come Architettura. Vittoriano Viganò Electa Milano 133 Si
Treccani Gian Paolo 1996 Itinerari d'architettura contemporanea sul Garda Alinea Firenze 210 Si
Stocchi Attilio 1999 Vittoriano Viganò. Etica Brutalista Testo & immagine Torino 78-82 Si
Feiersinger Martin & Verner 2016 Italo Modern 1. Architecture in Northern Italy 1946-1976 Park books Zurigo 110-117 Si
Dulio Roberto 2021 Per il fine settimana: Sessantatré anni fa una villa di Vittoriano Viganò sul Lago di Garda: Brutalista suo malgrado, Vittoriano Viganò, villa La Scala sul Lago di Garda, 1957-58 Casabella n. 922 46-59 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Vittoriano Viganò Vittoriano Viganò Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Balerna

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Sabrina Basilico - 2014
Sabrina Basilico - 2014
Sabrina Basilico - 2014
Il portico sottostante l'edificio Il portico sottostante l'edificio
La scala di collegamento con il lago La scala di collegamento con il lago
Sabrina Basilico - 2014

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Vittoriano Viganò Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Vittoriano Viganò Visualizza
Archivio del Moderno, Fondo Vittoriano Viganò Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 18/04/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022