Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

TERMOUTILIZZATORE

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Dettaglio
  • Dettaglio
  • Vista del complesso
  • Dettaglio - 2014
  • Comune: Brescia
  • Denominazione: TERMOUTILIZZATORE
  • Indirizzo: Via Malta N. 25/r
  • Data: 1996 - 2000
  • Tipologia: Impianti idrici, elettrici o idroelettrici
  • Autori principali: Studio Tecne Srl, Jorrit Tornquist
Descrizione

Il Termoutilizzatore di Brescia, che recupera energia elettrica e termica dai rifiuti che residuano a valle della raccolta differenziata, è composto da tre unità di combustione, di cui una dedicata alle biomasse.
Il progetto architettonico dell'impianto e il suo inserimento nel paesaggio sono stati sviluppati congiuntamente fin dalle fasi iniziali.
L'idea di fondo è stata quella di conseguire un armonico inserimento nel contesto ambientale ma anche quello di creare un landmark lungo il percorso autostradale Verona-Milano. A ciò ha contribuito la torre di 120 metri di altezza caratterizzata da una forma inusuale, uno slanciato parallelepipedo di cemento, del tutto diverso da quello delle ciminiere che contraddistinguono strutture di questo genere. La torre vuole entrare in rapporto con la mutevolezza coloristica delle pareti vetrate del Crystal Palace, il grattacielo emblema del polo del terziario di Brescia. Dal punto di vista architettonico la grande struttura è una sorta di "guscio" che nasconde i macchinari interni perseguendo l'effetto complessivo di una grande nave interrata con i fianchi inclinati verso l'autostrada che seguono l'andamento di un terrapieno artificiale. Questa grande carrozzatura è costituita da lamiere colorate che schermano tutti i macchinari, forate in alcuni punti in modo da permettere la vista anche del funzionamento interno. Il nucleo portante in cemento, che rendeva l'edificio in costruzione simile a un enorme bunker, è quindi completamente rivestito in metallo, con un raffinato trattamento cromatico , progettato da Jorrit Tornquist, architetto-artista austriaco cui si deve anche la scelta della forma della torre.
"La gamma dei colori utilizzata da Tornquist ha il preciso scopo di limitare lo stacco tra l'edificio e il contesto circostante ma, viste le dimensioni dell'impianto, il rapporto che più è stato studiato è quello con il cielo. Per questa ragione le tonalità più impiegate sono quelle dell'azzurro, che sfiorano il grigio e quasi il bianco per riprendere tonalità lombarde, mentre il verde pallido caratterizza i blocchi a ridosso della campagna" (A. Ferlenga).

Info
  • Progetto: 1996 - 1996
  • Esecuzione: 2000 - 2000
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: termoutilizzatore
  • Destinazione attuale: termoutilizzatore
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Francesco Berlucchi Progetto architettonico Progetto NO
Lamberto Cremonesi Progetto architettonico Progetto NO
Massimo Gozzoli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.studiogozzoli.com/index.php NO
Studio Tecne Srl Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.studiotechne.com/ SI
Jorrit Tornquist Artista Progetto Visualizza Profilo http://www.tornquist.it/index.php?lang=it SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento graffiato; pannelli di alluminio colorati all'iridion; inox stampato
  • Coperture: pannelli di alluminio colorati all'iridion; inox stampato
  • Serramenti: in metallo verniciato
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il progetto architettonico dell'impianto e il suo inserimento nel paesaggio sono stati sviluppati congiuntamente fin dalle fasi iniziali. 
L'idea di fondo è stata quella di conseguire un armonico inserimento nel contesto ambientale ma anche quello di creare un landmark lungo il percorso autostradale Verona-Milano. A ciò ha contribuito la torre di 120 metri di altezza caratterizzata da una forma inusuale, uno slanciato parallelepipedo di cemento, del tutto diverso da quello delle ciminiere che contraddistinguono strutture di questo genere. La torre vuole entrare in rapporto con la mutevolezza coloristica delle pareti vetrate del Crystal Palace, il grattacielo emblema del polo del terziario di Brescia. Dal punto di vista architettonico la grande struttura è una sorta di "guscio" che nasconde i macchinari interni perseguendo l'effetto complessivo di una grande nave interrata con i fianchi inclinati verso l'autostrada che seguono l'andamento di un terrapieno artificiale. Questa grande carrozzatura è costituita da lamiere colorate che schermano tutti i macchinari, forate in alcuni punti in modo da permettere la vista anche del funzionamento interno. Il nucleo portante in cemento, che rendeva l'edificio in costruzione simile a un enorme bunker, è quindi completamente rivestito in metallo, con un raffinato trattamento cromatico , progettato da Jorrit Tornquist, architetto-artista austriaco cui si deve anche la scelta della forma della torre.
"La gamma dei colori utilizzata da Tornquist ha il preciso scopo di limitare lo stacco tra l'edificio e il contesto circostante ma, viste le dimensioni dell'impianto, il rapporto che più è stato studiato è quello con il cielo. Per questa ragione le tonalità più impiegate sono quelle dell'azzurro, che sfiorano il grigio e quasi il bianco per riprendere tonalità lombarde, mentre il verde pallido caratterizza i blocchi a ridosso della campagna" (A. Ferlenga).
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Jorrit Tornquist, nato a Graz, Austria, nel 1938, ha cominciato la sua ricerca sul colore a partire dal 1959. Ha progettato i cromatismi di diversi altri impianti industriali, tra quali quelli Laterite, che produce argilla espansa, a Parma, l'impianto Turbogas a Gissi, Svizzera, la centrale termoelettrica a Pozzolengo e il cementificio a Tavernola Bergamasca. Il termoutilizzatore di Brescia ha ottenuto il 1° Premio Industry Award 2006, Columbia University.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Garofalo L. Costruendo l'energia pulita Il nuovo cantiere n. 11 50 Si
1999 Volumi trattati Modulo n. 253 656-659 Si
1999 Rassegna/Product Survey, L'involucro edilizio/The building envelope Domus n. 819 132 No
Ferlenga Alberto 1999 Tassonomia autostradale. Tra Brescia ovest e Brescia centro Casabella n. 670 74-81 Si
Moretti D. 1999 La passione del colore Milano No
Santacesaria Marco 2000 Termoutilizzatore di rifiuti solidi urbani a Brescia / The thermoutiliser of urban solid wastes, Brescia, Italy L'industria italiana del cemento n. 756 554-569 Si
Biffi Gentili E. 2000 Maschera e volto Modo n. 201 No
Bottoli A. 2000 Protagonista il cielo/ The sky as protagonist Ottagono n. 139 42-46 Si
Scamporrino Marco 2000 Specialista in colore Modulo n. 261 No
2006 La sparizione del volume Lotus n. 126 40-41 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Sabrina Basilico - 2014
Dettaglio Dettaglio Sabrina Basilico - 2014
Dettaglio Dettaglio Sabrina Basilico - 2014
Vista del complesso Vista del complesso Marco Introini - 2015
Dettaglio - 2014 Dettaglio - 2014

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 24/05/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022