Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA DEL VITICULTORE

Scheda Opera

  • Comune: Castana
  • Località: Rambotta
  • Denominazione: CASA DEL VITICULTORE
  • Indirizzo:
  • Data: 1944 - 1947
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Ignazio Gardella
Descrizione

La collocazione rurale di questa casa è occasione eccellente, per Gardella, per misurarsi con il linguaggio "neorealista" che in quegli anni andava declinando uno dei modi di affrancamento dallo "stile internazionale", stanco epigono del Moderno. È anche occasione, tuttavia, per mostrare l'efficacia di un approccio al progetto che si adatta al contempo ai caratteri del luogo e alle esigenze di chi lo abiterà.
Delle due varianti iniziali verrà scelta quella più genuinamente "moderna", dove il centro della casa è l'ambiente di soggiorno, luogo passante nel quale convergono le energie e dove ha sede il "cuore caldo" del camino. Pure nella asciutta geometria, due quadrangoli che si fondono esattamente nel soggiorno-pranzo, l'edificio si articola in quattro facce l'una diversa dall'altra esibendo le polarità dell'alloggio, anche pensate in rapporto alla loro esposizione: a sud-est la zona notte, a sud ovest la zona giorno; a nord e a monte le zone di servizio.
Il tetto ad impluvio, con due falde di diverso spessore, contribuisce a denotare in filigrana la composizione della pianta e si discosta radicalmente da quello delle tradizioni rurali, istituendo un ulteriore legame con il repertorio formale del Moderno.

Info
  • Progetto: 1944 - 1944
  • Esecuzione: 1947 - 1947
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ignazio Gardella Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=60047 SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco color paglierino e zoccolo in beola a spacco
  • Coperture: ad impluvio
  • Serramenti: in metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Delle due varianti iniziali verrà scelta quella più genuinamente "moderna", dove il centro della casa è l'ambiente di soggiorno, luogo passante nel quale convergono le energie e dove ha sede il "cuore caldo" del camino. Pure nella asciutta geometria, due quadrangoli che si fondono esattamente nel soggiorno-pranzo, l'edificio si articola in quattro facce l'una diversa dall'altra esibendo le polarità dell'alloggio, anche pensate in rapporto alla loro esposizione: a sud-est la zona notte, a sud ovest la zona giorno; a nord e a monte le zone di servizio.
Il tetto ad impluvio, con due falde di diverso spessore, contribuisce a denotare in filigrana la composizione della pianta e si discosta radicalmente da quello delle tradizioni rurali, istituendo un ulteriore legame con il repertorio formale del Moderno.
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La casa, tuttora abitata, è stata sottoposta a modifiche, alcune indispensabili, come la eliminazione della copertura in eternit; altre forse necessarie ma non felici, come la zoccolatura in pietra a scaglie che termina con una rustica crenatura: protezione contro l'umidità di risalita risolta formalmente con un improprio ammiccamento al vernacolo; oppure come la sostituzione degli infissi eliminando gli scuri esterni, parte sostanziale della delicata immagine rurale dell'edificio.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Progettata da Ignazio Gardella nel 1944 e costruita nel 1947 sulle colline dell'Oltrepò vicino a Broni, è considerata una delle prime opere architettoniche che rispecchiano il clima culturale "neorealista" successivo alla liberazione. La casa, tuttora abitata, è stata sottoposta a modifiche, alcune indispensabili, come la eliminazione della copertura in eternit; altre forse necessarie ma non felici, come la zoccolatura in pietra a scaglie che termina con una rustica crenatura: protezione contro l'umidità di risalita risolta formalmente con un improprio ammiccamento al vernacolo; oppure come la sostituzione degli infissi eliminando gli scuri esterni, parte sostanziale della delicata immagine rurale dell'edificio.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1949 Wohnhaus eines italianischen Weinbauern in Castana Bauen + Wohnen n. 6 22 No
Radiconcini Silvio 1950 Casa per un viticultore. Galleria d'Arte Moderna: Architetto I. Gardella Metron n. 37 31-32 Si
Pagani Carlo 1955 Architettura italiana oggi Hoepli Milano 46-47 No
Argan Giulio Carlo 1959 Ignazio Gardella Edizioni di Comunita Milano 79-81 No
Samonà Alberto 1981 Ignazio Gardella e il professionismo italiano Officina Roma 47-48 No
Tafuri Manfredo 1986 Storia dell'architettura italiana 1944-1985 Einaudi Torino 20 No
Zermani Paolo 1991 Ignazio Gardella Laterza Roma-Bari 52-54; 62-64 No
Buzzi Ceriani Franco (a cura di) 1992 Ignazio Gardella, progetti e architetture 1933-1990 Marsilio Venezia 89-93 Si
Casamonti Marco (a cura di) 2006 Ignazio Gardella architetto 1905-1999 - Costruire le modernità Electa Milano 266 No
Dulio Roberto 2008 Ville in Italia dal 1945. Ignazio Gardella, Carlo Mollino, Mario De Renzi, Ugo Luccichenti, Luigi Moretti, Leonardo Ricci, Paolo Portoghesi, Bruno Morassutti Electa Milano No
Prina Vittorio 2010 La casa del Viticultore (Ex-Barbieri) AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi n. 6 29 No
Sintini Matteo 2017 Ignazio Gardella (1905-1999). Oltre il Novecento Studi e ricerche di storia dell'architettura n. 1 92-103 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Storico Gardella Ignazio Gardella Archivio privato, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Maria Beatrice Servi - 2014
Maria Beatrice Servi - 2014
Maria Beatrice Servi - 2014
Maria Beatrice Servi - 2014
Maria Beatrice Servi - 2014

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 22/03/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022