CASE POPOLARI INA-CASA
Scheda Opera
- Comune: Pavia
- Denominazione: CASE POPOLARI INA-CASA
- Indirizzo: Via Ardengo Folperti N. 38
- Data: 1956 -
- Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
- Autori principali: Antonio Cassi Ramelli
Descrizione
L'edificio si sviluppa su cinque piani fuori terra, dei quali gli ultimi due vennero costruiti nonostante il parere negativo della Commissione Edilizia. È composto dall'incastro di due parallelepipedi della medesima altezza, con il fronte minore verso strada, dove l'ingresso è sottolineato da una rientranza a tutta altezza, che termina con un arco ribassato. In origine doveva essere rivestita in pietra, ma venne finita con un intonaco di colore più scuro rispetto al bianco delle altre pareti. Lo stesso intonaco è utilizzato per il loggiato centrale, in aggetto sulla facciata est. La copertura a falde sottolinea la suddivisione dell'edificio in due volumi contigui.
Info
- Progetto: 1956 - 1956
- Esecuzione: -
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: abitazione
- Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Antonio | Cassi Ramelli | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA0063D6/ | SI |
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: intonaco tinteggiato di bianco e rosa
- Coperture: a falde
- Serramenti: in legno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 17
- Particella: 1813
Note
In zona "Città Giardino", lungo via Folperti, la palazzina venne costruita nel 1956 per le abitazioni dei dipendenti STIPEL. Antonio Cassi Ramelli (1905-1980) nel 1928 inizia un'intensa attività di progettazione che, nel Dopoguerra, lo vedrà impegnato nel boom economico ed edilizio milanese. Il suo linguaggio creativo si ispira a una sorta di "modernità moderata" ricca di contaminazioni e non estranea a riferimenti classicistici. Accanto ai progetti e alle realizzazioni edilizie, si dedica anche al disegno di mobili e all'allestimento di interni, alla pittura, nonché all'attività di critico e studioso. Candidato accreditato alla presidenza della Facoltà di Architettura di Milano nel 1963, è contestato dagli studenti che gli rimproverano il progetto troppo "conservatore" della Snia Viscosa; amareggiato dalle polemiche e dal clima, si dimette dal suo ruolo universitario nel 1964, ma continua l'intensa attività professionale, di saggista e conferenziere.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Susani Elisabetta (a cura di) | 2005 | Antonio Cassi Ramelli: l'eclettismo della ragione | Jaca Book | Milano | 276 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
---|---|---|---|---|
Fondo Antonio Cassi Ramelli | Antonio Cassi Ramelli | Associazione Cassi Ramelli, Milano |
Allegati
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Archivio SAN - Antonio Cassi Ramelli | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la LombardiaTitolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani
Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 15/03/2024
Revisori:
Setti Stefano 2022