Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASE POPOLARI INA-CASA

Scheda Opera

  • Case popolari Ina-Casa, via A. Folperti, Pavia. Vista del fronte di ingresso dell'edificio. Stampa fotografica b/n.
  • Case popolari Ina-Casa, via A. Folperti, Pavia. Scorcio dell'edificio. Stampa fotografica b/n.
  • Comune: Pavia
  • Denominazione: CASE POPOLARI INA-CASA
  • Indirizzo: Via Ardengo Folperti N. 38
  • Data: 1956 -
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Antonio Cassi Ramelli
Descrizione

L'edificio si sviluppa su cinque piani fuori terra, dei quali gli ultimi due vennero costruiti nonostante il parere negativo della Commissione Edilizia. È composto dall'incastro di due parallelepipedi della medesima altezza, con il fronte minore verso strada, dove l'ingresso è sottolineato da una rientranza a tutta altezza, che termina con un arco ribassato. In origine doveva essere rivestita in pietra, ma venne finita con un intonaco di colore più scuro rispetto al bianco delle altre pareti. Lo stesso intonaco è utilizzato per il loggiato centrale, in aggetto sulla facciata est. La copertura a falde sottolinea la suddivisione dell'edificio in due volumi contigui.

Info
  • Progetto: 1956 - 1956
  • Esecuzione: -
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Cassi Ramelli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA0063D6/ SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco tinteggiato di bianco e rosa
  • Coperture: a falde
  • Serramenti: in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 1841
    [codice] => PV010
    [denominazione] => CASE POPOLARI INA-CASA
    [regione] => Lombardia
    [provincia] => Pavia
    [comune] => Pavia
    [localita] => 
    [indirizzo] => Via Ardengo Folperti N. 38
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 2
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1956
    [anno_fine_progetto] => 1956
    [anno_inizio_esecuzione] => 
    [anno_fine_esecuzione] => 
    [classificazione] => architettura per la residenza, il terziario e i servizi
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => L'edificio si sviluppa su cinque piani fuori terra, dei quali gli ultimi due vennero costruiti nonostante il parere negativo della Commissione Edilizia. È composto dall'incastro di due parallelepipedi della medesima altezza, con il fronte minore verso strada, dove l'ingresso è sottolineato da una rientranza a tutta altezza, che termina con un arco ribassato. In origine doveva essere rivestita in pietra, ma venne finita con un intonaco di colore più scuro rispetto al bianco delle altre pareti. Lo stesso intonaco è utilizzato per il loggiato centrale, in aggetto sulla facciata est. La copertura a falde sottolinea la suddivisione dell'edificio in due volumi contigui.
    [committente] => 
    [foglio_catastale] => 17
    [particella] => 1813
    [strutture] => cemento armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => intonaco tinteggiato di bianco e rosa
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => a falde
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => in legno
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => abitazione
    [destinazione_attuale] => abitazione
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => proprietà privata
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => In zona "Città Giardino", lungo via Folperti, la palazzina venne costruita nel 1956 per le abitazioni dei dipendenti STIPEL.
Antonio Cassi Ramelli (1905-1980) nel 1928 inizia un'intensa attività di progettazione che, nel Dopoguerra, lo vedrà impegnato nel boom economico ed edilizio milanese. Il suo linguaggio creativo si ispira a una sorta di "modernità moderata" ricca di contaminazioni e non estranea a riferimenti classicistici. Accanto ai progetti e alle realizzazioni edilizie, si dedica anche al disegno di mobili e all'allestimento di interni, alla pittura, nonché all'attività di critico e studioso. Candidato accreditato alla presidenza della Facoltà di Architettura di Milano nel 1963, è contestato dagli studenti che gli rimproverano il progetto troppo "conservatore" della Snia Viscosa; amareggiato dalle polemiche e dal clima, si dimette dal suo ruolo universitario nel 1964, ma continua l'intensa attività professionale, di saggista e conferenziere.
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.194390
    [longitude] => 9.165371
    [score] => 1
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2012-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-03-15 14:10:08
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Abitazioni plurifamiliari
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Antonio Cassi Ramelli
    [id_regione] => 2
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 17
  • Particella: 1813

Note

In zona "Città Giardino", lungo via Folperti, la palazzina venne costruita nel 1956 per le abitazioni dei dipendenti STIPEL. Antonio Cassi Ramelli (1905-1980) nel 1928 inizia un'intensa attività di progettazione che, nel Dopoguerra, lo vedrà impegnato nel boom economico ed edilizio milanese. Il suo linguaggio creativo si ispira a una sorta di "modernità moderata" ricca di contaminazioni e non estranea a riferimenti classicistici. Accanto ai progetti e alle realizzazioni edilizie, si dedica anche al disegno di mobili e all'allestimento di interni, alla pittura, nonché all'attività di critico e studioso. Candidato accreditato alla presidenza della Facoltà di Architettura di Milano nel 1963, è contestato dagli studenti che gli rimproverano il progetto troppo "conservatore" della Snia Viscosa; amareggiato dalle polemiche e dal clima, si dimette dal suo ruolo universitario nel 1964, ma continua l'intensa attività professionale, di saggista e conferenziere.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Susani Elisabetta (a cura di) 2005 Antonio Cassi Ramelli: l'eclettismo della ragione Jaca Book Milano 276 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Antonio Cassi Ramelli Antonio Cassi Ramelli Associazione Cassi Ramelli, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Marco Introini - 2015
Sabrina Basilico - 2014
Sabrina Basilico - 2014
Sabrina Basilico - 2014
Sabrina Basilico - 2014
Sabrina Basilico - 2014
Case popolari Ina-Casa, via A. Folperti, Pavia. Vista del fronte di ingresso dell'edificio. Stampa fotografica b/n. Case popolari Ina-Casa, via A. Folperti, Pavia. Vista del fronte di ingresso dell'edificio. Stampa fotografica b/n. Fondo Antonio Cassi Ramelli
Case popolari Ina-Casa, via A. Folperti, Pavia. Scorcio dell'edificio. Stampa fotografica b/n. Case popolari Ina-Casa, via A. Folperti, Pavia. Scorcio dell'edificio. Stampa fotografica b/n. Fondo Antonio Cassi Ramelli

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio SAN - Antonio Cassi Ramelli Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 15/03/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022