Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

COMPLESSO IN VIA NULLO 29

Scheda Opera

  • Blocco del civico 29
  • Dettaglio della facciata di uno dei blocchi
  • Comune: Bergamo
  • Denominazione: COMPLESSO IN VIA NULLO 29
  • Indirizzo: Via Francesco Nullo N. 29, 29/a, 29/b
  • Data: 1960 - 1962
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Michele Invernizzi, Sergio Invernizzi
Descrizione

Il progetto si configura in tre diversi corpi di fabbrica lineari (sviluppati su cinque, sette e otto piani fuori terra), aggregati intorno a un vasto giardino preesisterete e collegati a un'autorimessa comune e interrata.
La scansione planimetrica e volumetrica dei tre blocchi è determinata dalla presenza di setti portanti in cemento armato, allineati in corrispondenza delle testate minori e dei vani scala, che disegnano una rigida griglia spaziale entro cui collocare liberamente gli elementi di definizione dei singoli alloggi, tradotti in una composizione apparentemente casuale dei prospetti che però sono percorsi da invarianti progettuali quali le fasce marcapiano gettate con casseforme in gesso dell'artista Gino Cosentino.
I motivi decorativi di Cosentino vengono reiterati anche negli spazi comuni interni di ciascun edificio, ognuno dei quali reinterpreta le esigenze moderniste dell'abitazione collettiva concretizzatesi nell'esperienza dell'Unitè d'Habitation di Le Corbusier a Marsiglia. Il maestro svizzero è infatti spesso indicato dalla critica come fonte d'ispirazione primaria per il progetto di via Nullo, citato accanto all'influenza esercitata sull'architettura di Invernizzi dall'amico e collega Giandomenico Belotti.
Ai piani terra di ciascun blocco sono collocati gli atri di distribuzione degli appartamenti a pianta libera, mentre le coperture sono tutte trattate a terrazza e giardino pensile. I setti della struttura portante hanno uno spessore di soli 17 centimetri e raggiungono (nel corpo maggiore) i 25 metri di altezza. Le solette sono realizzate con una soluzione mista in cemento e laterizio, mentre le facciate sono scandite da logge - ora in aggetto, ora scavate nella profondità del corpo di fabbrica - connotate dall'uso di mattoni paramano, lasciati a vista.

Info
  • Progetto: 1960 - 1962
  • Esecuzione: 1961 - 1962
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luigi Arioli Progetto strutturale Progetto NO
Impresa Cefis Direzione lavori Esecuzione NO
Michele Invernizzi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.invernizziarchitettura.com/lo-studio SI
Sergio Invernizzi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21184 SI
Sergio Invernizzi Direzione lavori Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21184 NO
  • Strutture: setti portanti in cemento armato, di spessore 17 centimetri
  • Materiale di facciata: facciate piene in cemento armato a vista; parapetti in mattoni paramano (logge)
  • Coperture: piana a terrazza o giardino pensile
  • Serramenti: in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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La scansione planimetrica e volumetrica dei tre blocchi è determinata dalla presenza di setti portanti in cemento armato, allineati in corrispondenza delle testate minori e dei vani scala, che disegnano una rigida griglia spaziale entro cui collocare liberamente gli elementi di definizione dei singoli alloggi, tradotti in una composizione apparentemente casuale dei prospetti che però sono percorsi da invarianti progettuali quali le fasce marcapiano gettate con casseforme in gesso dell'artista Gino Cosentino.
I motivi decorativi di Cosentino vengono reiterati anche negli spazi comuni interni di ciascun edificio, ognuno dei quali reinterpreta le esigenze moderniste dell'abitazione collettiva concretizzatesi nell'esperienza dell'Unitè d'Habitation di Le Corbusier a Marsiglia. Il maestro svizzero è infatti spesso indicato dalla critica come fonte d'ispirazione primaria per il progetto di via Nullo, citato accanto all'influenza esercitata sull'architettura di Invernizzi dall'amico e collega Giandomenico Belotti.
Ai piani terra di ciascun blocco sono collocati gli atri di distribuzione degli appartamenti a pianta libera, mentre le coperture sono tutte trattate a terrazza e giardino pensile. I setti della struttura portante hanno uno spessore di soli 17 centimetri e raggiungono (nel corpo maggiore) i 25 metri di altezza. Le solette sono realizzate con una soluzione mista in cemento e laterizio, mentre le facciate sono scandite da logge - ora in aggetto, ora scavate nella profondità del corpo di fabbrica - connotate dall'uso di mattoni paramano, lasciati a vista.
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Spesso ai due progettisti si affianca l'ingegnere Vittorio Korach, con cui nello stesso periodo della realizzazione di questo intervento Invernizzi e Belotti realizzano, in territorio bergamasco, il pregevole edificio dell'Agenzia per il Piccolo Credito di Chiuduno (1961-1963).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 49
  • Particella: 3370,
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
fasce marcapiano; atri d'ingresso, pareti Bassorilievo astratto Gino Cosentino Mediocre


Note

L'amicizia di Invernizzi e Belotti ha portato a una frequente collaborazione professionale tra i due, che insieme hanno lavorato - tra gli altri - al progetto per il condominio di via Cimarosa a Milano (1954-1956), che esattamente come il complesso di via Nullo vede coinvolto anche Gino Cosentino. Spesso ai due progettisti si affianca l'ingegnere Vittorio Korach, con cui nello stesso periodo della realizzazione di questo intervento Invernizzi e Belotti realizzano, in territorio bergamasco, il pregevole edificio dell'Agenzia per il Piccolo Credito di Chiuduno (1961-1963).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bertelli Guya, Brambilla Manuela, Invernizzi Matteo 1994 Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990 Alcon Edizioni Bergamo 96-97 Si
Irace Fulvio 1997 Architetti e architetture a Bergamo nell'epoca della modernità, in Rumi Giorgio, Mezzanotte Gianni, Cova Alberto (a cura di), Bergamo e il suo territorio Cariplo Milano 245-263 No
Molinari L. 2010 Un razionalismo flessibile e antidogmatico Ark. L'Eco di Bergamo n. 1, aprile 14-15 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Sergio Invernizzi Sergio Invernizzi Archivio privato, Bergamo

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Blocco del civico 29 Blocco del civico 29
Dettaglio della facciata di uno dei blocchi Dettaglio della facciata di uno dei blocchi

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 23/04/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022