COLLEGIO UNIVERSITARIO SAN GIOVANNI BOSCO
Scheda Opera
- Comune: Pavia
- Denominazione: COLLEGIO UNIVERSITARIO SAN GIOVANNI BOSCO
- Indirizzo: Via San Giovanni Bosco N. 4
- Data: 1962 - 1965
- Tipologia: Università - Campus
- Autori principali: Ottavio Bonomi
Descrizione
Nell'edificio progettato da Ottavio Bonomi per la Società Salesiana di Don Giovanni Bosco trovano spazio diverse funzioni collettive: un centro giovanile con sale e servizi per gli spazi all'aperto, un circolo lavoratori con sala di riunione e bar, una comunità di studenti con camere, sale riunioni, biblioteca e refettorio, una comunità di sacerdoti con celle abitative e locali di servizio. Un unico ingresso distribuisce i tre vani scala che servono i diversi piani: al piano terra sono dislocate le sale ricreative, protette da portici aperti verso i campi da gioco; il primo piano è occupato dalle aule per la didattica, il secondo dai refettori e dalle camere dei religiosi, mentre al terzo trovano posto gli alloggi per gli studenti.
Le cellule abitative sono binate e si articolano in ingresso, camera, bagno e terrazzino. Questa suddivisione interna ha riscontro in facciata, ritmata dall'alternanza di "pieni" dei bagni costituiti da bassi bow-window aggettanti e di "vuoti" delle loggette delle camere.
Il volume unitario dell'edificio è ritmato dai suoi elementi principali: la maglia strutturale in calcestruzzo a vista e le pareti di tamponamento in mattoni, incorniciati da una copertura che viene alleggerita fino a creare la pensilina di testata.
Tutte le funzioni interne sono leggibili anche all'esterno grazie al diverso trattamento delle facciate: dalle ampie vetrate dei locali comuni, ai bow-windows e le logge, per finire con i vani scala i cui prospetti leggermente arretrati, emergono dalla copertura. Inoltre singoli episodi, quali volumi aggettanti, setti murari e bucature, completano l'articolazione formale dell'edificio.
Info
- Progetto: 1962 - 1962
- Esecuzione: 1965 - 1965
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: residenza collettiva
- Destinazione attuale: abitazione collettiva
Autori
- Strutture: a telaio in cemento armato
- Materiale di facciata: calcestruzzo; mattoni a vista
- Coperture: a falde, con manto in tegole cementizie
- Serramenti: in alluminio
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 19
- Particella: 1232
Note
Costruito nel 1965 come centro di aggregazione anche per il quartiere, la struttura si è poi specializzata nell'ospitalità per gli universitari. L'attento equilibrio della composizione è il carattere distintivo di quest'opera, dove la complessità interna è espressa in facciata declinando forme e dettagli per conferire al tutto la nobiltà di un organismo unitario seppure diversificato. La firma di Ottavio Bonomi ricorre in un significativo numero di opere del territorio pavese, dove la sua attività professionale ha lasciato segni di attenta e calibrata architettura quali, oltre al Collegio Universitario S. G. Bosco qui descritto, il nuovo reparto del Pio Albergo Pertusati (1966) e il Complesso residenziale Minerva (1966/68).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Bonomi Ottavio, Calvi G.P. | 1966 | Centro di assistenza giovanile salesiana a Pavia | Costruire n. 37 | No | ||
Prina Vittorio | 2002 | Pavia moderna. Architettura moderna in Pavia e Provincia. 1925-1980 | Cardano | Pavia | 229 | No |
Prina Vittorio | 2004 | Ottavio Bonomi e Pavia | AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi n. 3 | 55 | No | |
Prina Vittorio | 2014 | Esempi di architetture lombarde del secondo novecento - Pavia | Trimestrale di informazione degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori lombardi n. 498 | 26-27 | No |
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la LombardiaTitolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani
Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/06/2023
Revisori:
Setti Stefano 2022