Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA BANDIERA

Scheda Opera

  • La casa vista dal fiume da est
  • La casa vista dal fiume, da sud
  • Prospetto ovest, dettaglio del camino e dei doccioni
  • Planimetria generale e prospetto sud
  • Pianta del pian terreno
  • Sezione longitudinale
  • La scala della zona nord
  • Le scale della zona sud
  • Saletta lettura e tv al primo piano
  • Comune: Treviso
  • Denominazione: CASA BANDIERA
  • Indirizzo: Via Giuseppe Benzi N. 6
  • Data: 1966 - 1967
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Paolo Bandiera
Descrizione

L'edificio sorge sul lotto ricavato dal frazionamento di un'antica proprietà sulla riva sinistra del Sile, a circa un chilometro in direzione est dalla cinta muraria di Treviso. Il lotto, di forma trapezoidale, digrada verso il fiume a sud-est, ed è delimitato da un canale suo affluente a nord-est, dalla strada a nord-ovest e da un altro lotto a sud-ovest. Sia l'edificio, sia il giardino circostante sono strettamente correlati nella disposizione e nel disegno al fiume, traendo fortemente spunto dal luogo. La comunione col fiume è sottolineata anche dalla presenza di una cavana, in origine aperta e oggi coperta, per il ricovero di piccole imbarcazioni.
Il corpo principale della residenza, di pianta rettangolare e alto sino a tre piani fuori terra, è disposto perpendicolarmente al corso d'acqua. Esso si articola in tre volumi distinti, ciascuno di pianta pressoché quadrata, di diversa altezza: a tre piani quello verso il fiume, a due piani l'intermedio e di nuovo a tre piani quello verso la strada. Il volume verso l'acqua è completato da un'altana in sommità, cosicché, dominando sugli altri, diviene una sorta di torretta. Il disegno dei tagli e dei fori sui prospetti e, di conseguenza, il controllo delle viste dall'interno è attentamente studiato e rileva ulteriormente la forte relazione con il Sile.
Sul corpo principale dell'abitazione si innestano due volumi minori di un solo piano, un portico rettangolare per le auto sull'angolo ovest, e un ambiente dalla forma libera e fluida, quasi scultorea, cui si accede da metà del lato nord-est. La terrazza in origine sovrastante il portico è stata successivamente trasformata in laboratorio, illuminato da una finestra a nastro su tre lati parzialmente protetta da frangisole orizzontali. La costruzione a nord-est, con copertura a vela e muri fortemente sagomati, era stato inizialmente pensato come studio ed oggi è adibita a spazio espositivo.
Nell'interno sono stati privilegiati, nelle dimensioni, gli ambienti comuni della zona giorno al pian terreno rispetto a quelli della zona notte ai piani superiori. Nello stacco tra il corpo principale e lo studio è ricavato l'ingresso all'abitazione, che si trova dunque a metà del lato nord-est. Da esso si accede a un grande ambiente adibito a soggiorno e pranzo - le due funzioni sono separate da un abbassamento di quota del pavimento e dalla dilatazione del soffitto a doppia altezza. Dal centro del pian terreno si dipartono una serie di scale contrapposte, disassate e con rampe di larghezze diverse che conducono ai piani superiori dei due volumi distinti.
La struttura di travi in calcestruzzo armato e tamponamenti di bimattoni a cassa vuota, riempiti da resine ureiche espandenti per rafforzare l'inerzia termica, è lasciata a vista sia all'esterno che all'interno. La cromia dominante è il bianco dell'intonaco delle murature esterne e interne, sebbene siano presenti molti colori nei dettagli. All'esterno la vernice paint-goum rossa, blu e nera è presente negli intradossi delle bucature; all'interno alcune pareti sono intonacate di blu, verde e azzurro. I serramenti, in mogano o ferro, sono anch'essi laccati di bianco e rosso verso l'esterno e di blu petrolio, arancio, giallo e rosso verso l'interno. Le scale sono rivestite in scochlite, materiale utilizzato per la segnaletica stradale, dipinto di azzurro. I pavimenti, infine, vanno dal marrone del grès delle mattonelle al pian terreno e nei servizi al grigio-azzurro o marron glacé della moquette nelle camere.

Info
  • Progetto: 1966 - 1967
  • Esecuzione: 1966 - 1967
  • Tipologia Specifica: Casa di architetto
  • Committente: Paolo Bandiera
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Paolo Bandiera Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=58315 SI
Paolo Bandiera Progetto strutturale Progetto NO
Ufficio tecnico Sile S.p.A. Progetto Impianti Progetto NO
Zanon e Rizzon Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: Calcestruzzo armato, laterocemento, bimattoni a cassa vuota
  • Materiale di facciata: bimattoni a cassa vuota, intonaco bianco
  • Coperture: laterocemento
  • Serramenti: mogano laccato, ferro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il corpo principale della residenza, di pianta rettangolare e alto sino a tre piani fuori terra, è disposto perpendicolarmente al corso d'acqua. Esso si articola in tre volumi distinti, ciascuno di pianta pressoché quadrata, di diversa altezza: a tre piani quello verso il fiume, a due piani l'intermedio e di nuovo a tre piani quello verso la strada. Il volume verso l'acqua è completato da un'altana in sommità, cosicché, dominando sugli altri, diviene una sorta di torretta. Il disegno dei tagli e dei fori sui prospetti e, di conseguenza, il controllo delle viste dall'interno è attentamente studiato e rileva ulteriormente la forte relazione con il Sile.
Sul corpo principale dell'abitazione si innestano due volumi minori di un solo piano, un portico rettangolare per le auto sull'angolo ovest, e un ambiente dalla forma libera e fluida, quasi scultorea, cui si accede da metà del lato nord-est. La terrazza in origine sovrastante il portico è stata successivamente trasformata in laboratorio, illuminato da una finestra a nastro su tre lati parzialmente protetta da frangisole orizzontali. La costruzione a nord-est, con copertura a vela e muri fortemente sagomati, era stato inizialmente pensato come studio ed oggi è adibita a spazio espositivo.
Nell'interno sono stati privilegiati, nelle dimensioni, gli ambienti comuni della zona giorno al pian terreno rispetto a quelli della zona notte ai piani superiori. Nello stacco tra il corpo principale e lo studio è ricavato l'ingresso all'abitazione, che si trova dunque a metà del lato nord-est. Da esso si accede a un grande ambiente adibito a soggiorno e pranzo - le due funzioni sono separate da un abbassamento di quota del pavimento e dalla dilatazione del soffitto a doppia altezza. Dal centro del pian terreno si dipartono una serie di scale contrapposte, disassate e con rampe di larghezze diverse che conducono ai piani superiori dei due volumi distinti.
La struttura di travi in calcestruzzo armato e tamponamenti di bimattoni a cassa vuota, riempiti da resine ureiche espandenti per rafforzare l'inerzia termica, è lasciata a vista sia all'esterno che all'interno. La cromia dominante è il bianco dell'intonaco delle murature esterne e interne, sebbene siano presenti molti colori nei dettagli. All'esterno la vernice paint-goum rossa, blu e nera è presente negli intradossi delle bucature; all'interno alcune pareti sono intonacate di blu, verde e azzurro. I serramenti, in mogano o ferro, sono anch'essi laccati di bianco e rosso verso l'esterno e di blu petrolio, arancio, giallo e rosso verso l'interno. Le scale sono rivestite in scochlite, materiale utilizzato per la segnaletica stradale, dipinto di azzurro. I pavimenti, infine, vanno dal marrone del grès delle mattonelle al pian terreno e nei servizi al grigio-azzurro o marron glacé della moquette nelle camere.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Schedatore: Cristiano Guarneri Immagini tratte da Bulegato, Mulazzani 2002.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bulegato Fiorella, Mulazzani Marco (a cura di) 2002 Bandiera Facchini Bandiera. Quarant'anni di lavori in corso Grafiche Vianello Ponzano (TV) 44-49 No
Longhi Davide 2012 Novecento: architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 756-575 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
La casa vista dal fiume da est La casa vista dal fiume da est
La casa vista dal fiume, da sud La casa vista dal fiume, da sud
Prospetto ovest, dettaglio del camino e dei doccioni Prospetto ovest, dettaglio del camino e dei doccioni
Planimetria generale e prospetto sud Planimetria generale e prospetto sud
Pianta del pian terreno Pianta del pian terreno
Sezione longitudinale Sezione longitudinale
La scala della zona nord La scala della zona nord
Le scale della zona sud Le scale della zona sud
Saletta lettura e tv al primo piano Saletta lettura e tv al primo piano

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 10/04/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021