Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CONDOMINIO IN VIA PARTIGIANI 5

Scheda Opera

  • Fronte rivolto a via dei Partigiani
  • Vista esterna
  • Comune: Bergamo
  • Denominazione: CONDOMINIO IN VIA PARTIGIANI 5
  • Indirizzo: Via dei Partigiani N. 5
  • Data: 1953 - 1953
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Guido Maffezzoli, Gianfranco Pellegrini
Descrizione

L'edificio, che ospita otto alloggi per ciascun livello, si sviluppa in linea su sei piani fuori terra, distribuiti da due vani scala passanti interamente vetrati che lo fendono per tutta la profondità. Ogni appartamento ha una duplice o triplice esposizione ed è dotato di due o quattro terrazze in aggetto, che diventano elemento di movimentazione delle facciate altrimenti dominate dal "nitido telaio" strutturale (Irace, 1997, p. 261) realizzato in calcestruzzo bocciardato, lasciato a vista, e fortemente influenzato dal Movimento Razionalista. Sono infatti i parapetti dei balconi a caratterizzare le facciate, attraverso un uso sapiente di mattoni sabbiati che disegnano geometrie certo economiche, funzionali, semplici e precise, ma non del tutto estranee a un certo gusto per la reinterpretazione di elementi della tradizione quali i grigliati d'areazione tipici delle cascine lombarde, a cui rimandano anche molte delle coeve scelte linguistiche di Luigi Caccia Dominioni per molti condomini milanesi.
Particolare attenzione viene dedicata al dettaglio costruttivo, tanto che la critica considera il condominio di Maffezzoli e Pellegrini un "esercizio di elevata perizia progettuale e di rara sensibilità" al pari del contemporaneo edificio dell'INA disegnato da Franco Albini per la città di Parma (Spagnolo, 2001, p. 118).
Alla regola distributiva del piano-tipo destinato all'abitazione fa da contraltare la scelta, anch'essa di chiara matrice razionalista, di adibire l'ultimo livello a servizi comuni.

Info
  • Progetto: 1953 - 1953
  • Esecuzione: 1953 - 1953
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Guido Maffezzoli Progetto architettonico Progetto SI
Gianfranco Pellegrini Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato, con finitura bocciardata
  • Materiale di facciata: mattoni sabbiati a vista
  • Coperture: piana parzialmente praticabile
  • Serramenti: in larice americano, a scorrimento orizzontale
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Particolare attenzione viene dedicata al dettaglio costruttivo, tanto che la critica considera il condominio di Maffezzoli e Pellegrini un "esercizio di elevata perizia progettuale e di rara sensibilità" al pari del contemporaneo edificio dell'INA disegnato da Franco Albini per la città di Parma (Spagnolo, 2001, p. 118).
Alla regola distributiva del piano-tipo destinato all'abitazione fa da contraltare la scelta, anch'essa di chiara matrice razionalista, di adibire l'ultimo livello a servizi comuni.
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Questo piano, mai realizzato, prevedeva un ampio ricorso al verde pubblico e la realizzazione di spazi collettivi destinati al commercio e allo svago, che avrebbero occupato circa la metà della superficie a disposizione e costituito un polo urbano di notevole interesse morfologico.
Da questo assetto a scala urbana deriva la scelta dei due corpi scala passanti, che avrebbero collegato i fronti dell'edificio alla rete di percorsi pedonali immaginati.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 51
  • Particella: 2780

Note

L'edificio è nato come parte di un più ampio progetto, che avrebbe dovuto portare alla costruzione di cinque blocchi destinati a uffici, residenze e servizi, collocati su un lotto attraversato da due gallerie urbane che lo avrebbero collegato a via Tasso e a Largo Belotti. Questo piano, mai realizzato, prevedeva un ampio ricorso al verde pubblico e la realizzazione di spazi collettivi destinati al commercio e allo svago, che avrebbero occupato circa la metà della superficie a disposizione e costituito un polo urbano di notevole interesse morfologico. Da questo assetto a scala urbana deriva la scelta dei due corpi scala passanti, che avrebbero collegato i fronti dell'edificio alla rete di percorsi pedonali immaginati.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1956 Casa d'abitazione a Bergamo Casabella n. 209 18-19 Si
Barbero Walter 1985 Bergamo Electa Milano No
Bertelli Guya, Brambilla Manuela, Invernizzi Matteo 1994 Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990 Alcon Edizioni Bergamo 76-77 Si
Irace Fulvio 1997 Architetti e architetture a Bergamo nell'epoca della modernità, in Rumi Giorgio, Mezzanotte Gianni, Cova Alberto (a cura di), Bergamo e il suo territorio Cariplo Milano 245-263 No
Spagnolo R. 2001 L'architettura a Bergamo tra tradizione e nuovi linguaggi, in Rodeschini Galati M. Cristina (a cura di), Arte a Bergamo 1945-1959 Lubrina Bergamo 116-137 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Fronte rivolto a via dei Partigiani Fronte rivolto a via dei Partigiani
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 26/01/2023

Revisori:

Setti Stefano 2022