Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA MONTI

Scheda Opera

  • Vista da viale Vittorio Emanuele II
  • Vista esterna
  • Comune: Bergamo
  • Denominazione: CASA MONTI
  • Indirizzo: Viale Vittorio Emanuele II N. 26
  • Data: 1960 - 1961
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Michele Invernizzi, Sergio Invernizzi
Descrizione

L'edificio è frutto dell'ampliamento di un corpo di fabbrica realizzato negli anni Quaranta, che diventa la matrice geometrica da cui si sviluppa l'addizione di Michele e Sergio Invernizzi. Alla facciata principale preesistente viene infatti appoggiato un nuovo volume, a pianta quadrata, che ospita appartamenti signorili (con una superficie di circa 190 metri quadri) disposti su cinque piani fuori terra, ognuno dei quali occupa infermante il livello a propria disposizione secondo un andamento planimetrico a U, impostato intorno alla scala comune. Il sistema costruttivo scelto dai progettisti - un telaio retto da pilastri e setti in cemento armato - consente di svincolare completamente la composizione dei fronti dalle istanze strutturali e ciascuno dei tre prospetti liberi è caratterizzato esclusivamente dalla tipologia di serramento, scelta in base alle funzioni svolte dal locale che vi si affaccia: porte-finestra a tutta altezza per i soggiorni; finestre poggiate a tamponamenti in laterizio a vista per le camere da letto; piccole feritoie nella porzione superiore delle pareti perimetrali degli spazi di servizio (come le cucine), che consentono di migliorarne l'arredabilità interna.
Anche in questo caso l'importanza della struttura portante viene sottolineata ricorrendo a bassorilievi di Gino Cosentino, collocati sui marcapiani e ottenuti integrando le forme scultoree al getto di calcestruzzo che viene ottenuto con una tecnica particolare: i casseri in legno sono rivestiti internamente da teli di politene, grazie a cui si ottengono non solo superfici più definite e lisce, ma anche un ridotto assorbimento di acqua piovana durante la fase di maturazione del cemento, che comporta una migliore compattezza del materiale una volta consolidato.
Anche casa Monti rientra in un comparto urbano vincolato ai sensi del D.L. 42/2004.

Info
  • Progetto: 1960 - 1961
  • Esecuzione: 1961 - 1961
  • Committente: Famiglia Monti
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Studio ing. Rampa Progetto strutturale Progetto NO
Michele Invernizzi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.invernizziarchitettura.com/lo-studio SI
Sergio Invernizzi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21184 SI
Michele Invernizzi Direzione lavori Progetto Visualizza Profilo https://www.invernizziarchitettura.com/lo-studio NO
Sergio Invernizzi Direzione lavori Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=196559 NO
Impresa Lanfranchi Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: travi, pilastri e setti in cemento armato
  • Materiale di facciata: calcestruzzo a vista; mattoni paramano
  • Coperture: piana parzialmente praticabile
  • Serramenti: in alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Anche in questo caso l'importanza della struttura portante viene sottolineata ricorrendo a bassorilievi di Gino Cosentino, collocati sui marcapiani e ottenuti integrando le forme scultoree al getto di calcestruzzo che viene ottenuto con una tecnica particolare: i casseri in legno sono rivestiti internamente da teli di politene, grazie a cui si ottengono non solo superfici più definite e lisce, ma anche un ridotto assorbimento di acqua piovana durante la fase di maturazione del cemento, che comporta una migliore compattezza del materiale una volta consolidato.
Anche casa Monti rientra in un comparto urbano vincolato ai sensi del D.L. 42/2004.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 49
  • Particella: 3407

Note

Gli edifici di Michele e Sergio Invernizzi realizzati lungo viale Vittorio Emanuele II sono posti nelle immediate vicinanze di un altro importante esempio dell'architettura moderna della città dei Mille: il condominio di Sergio Crotti ed Enrica Invernizzi (1974), costruito al civico 24, considerato dalla critica apice e conclusione delle ricerche condotte dalla scuola bergamasca sul tema del telaio introdotto proprio dagli Invernizzi: tra i vari blocchi "ideali dirimpettai del panoramico viale Vittorio Emanuele, corre lo spazio di un intenso decennio: dalle raffinate intelaiature dei primi, dal delicato contrappunto tra ancoraggi strutturali e pelli tese, il passo allo strutturalismo scultoreo dei secondi è netto ma consequenziale, come si addice ai generi diversi di una stessa specie, identificata dalla nozione di architettura come espressione di un programma più che forma di un'estetica a priori" (Irace, 1997, p. 262).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bertelli Guya, Brambilla Manuela, Invernizzi Matteo 1994 Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990 Alcon Edizioni Bergamo 100 No
Irace Fulvio 1997 Architetti e architetture a Bergamo nell'epoca della modernità, in Rumi Giorgio, Mezzanotte Gianni, Cova Alberto (a cura di), Bergamo e il suo territorio Cariplo Milano 245-263 No
Spagnolo Roberto 2002 Verso un'architettura della città, in Rodeschini Galati M. Cristina (a cura di), Arte a Bergamo 1960-1969 Bergamo 99-132 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Sergio Invernizzi Sergio Invernizzi Archivio privato, Bergamo

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista da viale Vittorio Emanuele II Vista da viale Vittorio Emanuele II
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 23/04/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022