Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CONVENTO DI SANT' ANTONIO

Scheda Opera

  • Vista esterna - 2015
  • Vista esterna - 2010
  • Vista esterna - 2012
  • Comune: Bergamo
  • Denominazione: CONVENTO DI SANT' ANTONIO
  • Indirizzo: Via P. Ruggeri da Stabello N. 36
  • Data: 1969 - 1970
  • Tipologia: Edifici per attività assistenziali e spirituali
  • Autori principali: Giuseppe Gambirasio, Giorgio Zenoni, Walter Barbero
Descrizione

L'edificio è un volume polivalente, sviluppato in orizzontale, che ospita il convento di Sant'Antonio, una chiesa, un centro comunitario e varie attrezzature scolastiche e sportive, tutte commissionate dall'ordine dei frati francescani.
La griglia progettuale si basa su una doppia maglia modulare (2,30x6,90 e 6,90x6,90 metri), che coincide con lo scheletro strutturale di travi e pilastri in cemento armato, tamponato da pannelli prefabbricati in vetroresina bianca. Agganciati a un telaio metallico, i pannelli possono essere ciechi o bucati da oblò con serramenti in alluminio, le cui sagome riprendono le dimensioni di forme in leggero aggetto dalle superfici chiuse. Sia l'interno, sia l'esterno sono caratterizzati dall'esibizione dei materiali costruttivi, che oltre allo scheletro e ai tamponamenti in resina, includono blocchi e lastre di lavagna, legno di rovere, intonaco naturale di calce spenta, piastrelle in ceramica greificata bianca con fughe nere per i pavimenti.
La rigorosa matrice insediativa governa anche gli spazi aperti, mentre la distribuzione dei percorsi avviene attraverso una serie di chiostri e passaggi coperti che - reinterpretando il concetto di "promenade architectural"- collegano tra loro le aree funzionali del complesso, senza rinunciare al carattere introverso specifico di una simile tipologia edilizia. L'unico ambiente dischiuso al contesto urbano è l'invaso rettangolare della chiesa, che tuttavia si affaccia alla città attraverso il filtro di un sagrato.
Alla griglia della pianta fa da contrappunto un'accurata ricerca della soluzione in altezza, in cui la sezione - strumento progettuale particolarmente amato dal gruppo di progettisti - diventa il dispositivo usato per costruire una narrazione spaziale in cui i percorsi incontrano le funzioni.
Lo spazio liturgico risulta particolarmente suggestivo, grazie alla realizzazione di lucernai a sezione triangolare (simili a shed industriali) che integrano elementi frangisole.

Info
  • Progetto: 1969 - 1969
  • Esecuzione: 1970 - 1970
  • Committente: Ordine dei frati francescani di Sant'Antonio
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: convento
  • Destinazione attuale: convento
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Walter Barbero Progetto architettonico Esecuzione Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21161 SI
Angelo Cortesi Direzione lavori Esecuzione NO
Alessandro De Leo Progetto strutturale Progetto NO
Ipm F.lli Ghisalberti Direzione lavori Esecuzione NO
Giuseppe Gambirasio Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21417&RicProgetto=architetti SI
Mario Mascheroni Progetto Impianti Progetto NO
Giorgio Zenoni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20140 SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: pannelli prefabbrciati in vetroresina bianca, montati su telaio metallico
  • Coperture: piana in cemento armato coibentato, sormontato da un traliccio spaziale metallico prefabbricato
  • Serramenti: in alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La griglia progettuale si basa su una doppia maglia modulare (2,30x6,90 e 6,90x6,90 metri), che coincide con lo scheletro strutturale di travi e pilastri in cemento armato, tamponato da pannelli prefabbricati in vetroresina bianca. Agganciati a un telaio metallico, i pannelli possono essere ciechi o bucati da oblò con serramenti in alluminio, le cui sagome riprendono le dimensioni di forme in leggero aggetto dalle superfici chiuse. Sia l'interno, sia l'esterno sono caratterizzati dall'esibizione dei materiali costruttivi, che oltre allo scheletro e ai tamponamenti in resina, includono blocchi e lastre di lavagna, legno di rovere, intonaco naturale di calce spenta, piastrelle in ceramica greificata bianca con fughe nere per i pavimenti.
La rigorosa matrice insediativa governa anche gli spazi aperti, mentre la distribuzione dei percorsi avviene attraverso una serie di chiostri e passaggi coperti che - reinterpretando il concetto di "promenade architectural"- collegano tra loro le aree funzionali del complesso, senza rinunciare al carattere introverso specifico di una simile tipologia edilizia. L'unico ambiente dischiuso al contesto urbano è l'invaso rettangolare della chiesa, che tuttavia si affaccia alla città attraverso il filtro di un sagrato.
Alla griglia della pianta fa da contrappunto un'accurata ricerca della soluzione in altezza, in cui la sezione - strumento progettuale particolarmente amato dal gruppo di progettisti - diventa il dispositivo usato per costruire una narrazione spaziale in cui i percorsi incontrano le funzioni.
Lo spazio liturgico risulta particolarmente suggestivo, grazie alla realizzazione di lucernai a sezione triangolare (simili a shed industriali) che integrano elementi frangisole.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 8
  • Particella: 2320

Note

Il convento sorge in via Ruggeri da Stabello, l'antico asse viario che da Bergamo si spingeva in direzione della valle Brembana e che oggi attraversa un quartiere - quello di Valtesse - in cui si collocano principalmente case unifamiliari distribuite a pettine. Un contesto a cui fa da contrappunto la chiara maglia progettuale, secondo quello che i progettisti hanno definito il "gioco della negazione" e che "si sviluppa sia a livello urbano con un oggetto violentemente "estraneo", sia nell'interno dell'oggetto attraverso un uso di colori, forme e materiali volutamente contraddittorio e in certa misura "brutalista" (Casabella, n. 361, 1972)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1972 Eclettismo di gruppo. Architetture di Gambirasio - Zenoni - Barbero - Ciagà Casabella n. 361 28-40 No
1973 Due ipotesi di organizzazione spaziale sulla struttura dei percorsi. Convento dei frati francescani con annesso centro sociale, religioso e scolastico a Bergamo Casabella n. 376 36-44 Si
1973 Couvent des moines franciscains L' Architecture d'aujourd'hui n. 169 IX-X Si
Paganoni L. 1974 Appunti di storia e arte Bergamo No
Zanella Vanni 1977 Bergamo città Azienda autonoma di turismo Bergamo No
Barbero Walter 1984 Bergamo Electa Milano No
Pinna Enrico 1987 Gambirasio Genova Sagep No
De Witt Dennis J., De Witt Elizabeth 1987 Modern architecture in Europe. A guide to buildings since the industrial revolution E. P. Dutton New York 229 No
Fumagalli Alberto 1993 Le dieci Bergamo Lorenzelli Bergamo No
Bertelli Guya, Brambilla Manuela, Invernizzi Matteo 1994 Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990 Alcon Edizioni Bergamo 138.139 Si
Basilico Gabriele 1998 Attraversare Bergamo. Un viaggio fotografico di Gabriele Basilico Bolis Bergamo No
Spagnolo R. 2002 Verso un'architettura della città, in Rodeschini Galati M. Cristina (a cura di), Arte a Bergamo 1960-1969 Lubrina Bergamo 99-132 No
Vitali P. 2011 L'apparente banalità trascrittiva del processo. La chiesa del convento dei frati francescani a Valtesse, Bergamo Ark. L'Eco di Bergamo n. 5 21-24 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Giuseppe Gambirasio Giuseppe Gambirasio Archivio privato, Bergamo
Archivio Walter Barbero Walter Barbero Archivio privato, Bergamo
Archivio Giorgio Zenoni Giorgio Zenoni Archivio privato, Bergamo

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna - 2015 Vista esterna - 2015
Vista esterna - 2010 Vista esterna - 2010
Vista esterna - 2012 Vista esterna - 2012

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 10/04/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022