Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ALBERGO ESIT

Scheda Opera

  • Albergo “Villa Fiorita” a Sorgono (Nuoro)
  • Albergo Esit - vista posteriore
  • Albergo Esit - dettaglio del forometria
  • Albergo Esit - viale di accesso
  • Albergo Esit - prospetto principale
  • Albergo Esit - particolare del balcone
  • Albergo Esit - particolare del basamento
  • Albergo Esit - particole degli scalini in pietra
  • Comune: Sorgono
  • Denominazione: ALBERGO ESIT
  • Indirizzo: Viale Europa
  • Data: 1955 - 1965
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Ufficio Tecnico ESIT
Descrizione

La neonata Regione Autonoma della Sardegna, con la L. 62 del 22 novembre 1950, decreta la nascita dell’Ente Sardo Industrie Turistiche (E.S.I.T.) allo scopo di promuovere lo sviluppo dell’industria turistica nell’isola. L’obiettivo è perseguito in due modi: da un lato incentivando i privati a incrementare i propri esercizi alberghieri, mediante prestiti e agevolazioni finanziarie, e dall’altro predisponendo un piano di costruzione di alberghi nei luoghi più belli del territorio regionale. A seguito di questi interventi, realizzati tra la seconda metà degli anni ‘50 e gli inizi dei ‘60, la disponibilità di posti letto avrà un fortissimo incremento, consentendo quindi l’avvio del boom turistico della Sardegna negli anni ‘70. Le località d’insediamento sono individuate secondo diversi parametri, che fanno riferimento a una omogenea diffusione sul territorio, a una valorizzazione della vacanza al mare (ma l’invenzione della costa Smeralda è ancora di là da venire), e una conferma del tradizionale riferimento alla montagna che era nel comportamento delle famiglie benestanti urbane. Nei primi anni non ebbero vita facile, anche per la mancanza di competenze professionali a tutti i livelli; il decollo dell'attività ci fu solo negli anni 70, e in modo disomogeneo. Ad esempio, il Gran Hotel ESIT di Alghero adempie con successo al suo ruolo di volano di una località che già da tempo aveva manifestato una chiara vocazione turistica, e fino agli anni 70 la struttura funziona con successo; non è chiaro, infatti, il motivo per cui l’attività viene dismessa. In generale il successo arride alle strutture sul mare, con buona gestione, e un bacino urbano alle spalle, che può fornire i servizi accessori e l’utenza nei periodi di calo delle presenze turistiche. Laddove non concorrono queste caratteristiche gli alberghi saranno in funzione solo nei periodi di vacanza, e quelli nell’interno con prevalente ruolo di ristorazione. La gestione delle strutture effettivamente realizzate sarà in generale demandata ai privati mediante contratti d’affitto d’azienda.
Gli edifici sono progettati da tecnici interni (o forse anche esterni) alla struttura Esit, e comunque firmati come Ufficio Tecnico Esit. Le tipologie usate per i siti sul mare sono basate su corpi in linea, International Style, con struttura in cemento armato, tetto piano, terrazza praticabile, pareti a intonaco, serramenti avvolgibili, logge o frangisole. Le aree scelte sono sempre vicinissime alla riva, e la costruzione tende a imporre la sua presenza, a farsi immagine forte di modernità, talvolta con un notevole “fuori scala”. Si tratta comunque di edifici molto spartani, con dotazioni di servizi ridottissime, che dovranno essere adeguate nei decenni successivi alle esigenze di una società in rapida evoluzione. Le costruzioni in montagna traggono chiaramente ispirazione dalla manualistica consolidata per le costruzioni alpine, con qualche aggiornamento di linguaggio sul filone neo-realista anni ‘50. Quindi murature portanti, tetti a falda, finiture esterne a intonaco ma con zoccolatura in pietra. Comuni alle tipologie di mare e di montagna è l’uso di dettagli tipici di quel periodo, come la tinteggiatura a colori molto forti dell’intradosso delle pensiline d’ingresso o dei balconi, o l’uso di fasce decorative di pietrame sistemato ad
opus incertum. Ancora diverso il comportamento del progettista dell’albergo di Tempio che, dovendo operare in pieno centro di una cittadina di antica tradizione e prestigio, sceglie come riferimento il filone dell’eclettismo neo-rinascimentale, con un volume compatto che occupa tutto il lotto, porticato continuo al piano terra, rivestimento in granito, finestrature omogenee per fasce orizzontali. Negli alberghi di Tempio e Santa Teresa si evidenzia un uso esteso del granito, come materiale da costruzione, poiché questa pietra è presente in abbondanza in Gallura. Negli altri alberghi si fa uso di materiali tipici della ricostruzione del dopoguerra. Le tecniche costruttive sono quelle, di costo contenuto, usate in Italia negli anni del dopoguerra. Solo ad Alghero e a Tempio gli alberghi vengono costruiti in centro o nelle sue prossimità. Negli altri casi l’area, paesaggisticamente notevole, è appartata o lontana dal centro abitato.

Info
  • Progetto: 1955 - 1965
  • Esecuzione: 1955 - 1965
  • Committente: ESIT
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: albergo
  • Destinazione attuale: albergo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio Tecnico ESIT Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: telaio in calcestruzzo armato; muratura portante
  • Materiale di facciata: cantoni in granito; pietrame generico
  • Coperture: solai piani; falde in latero-cemento
  • Serramenti: legno; ferro scatolare

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Gli edifici sono progettati da tecnici interni (o forse anche esterni) alla struttura Esit, e comunque firmati come Ufficio Tecnico Esit. Le tipologie usate per i siti sul mare sono basate su corpi in linea, International Style, con struttura in cemento armato, tetto piano, terrazza praticabile, pareti a intonaco, serramenti avvolgibili, logge o frangisole. Le aree scelte sono sempre vicinissime alla riva, e la costruzione tende a imporre la sua presenza, a farsi immagine forte di modernità, talvolta con un notevole “fuori scala”. Si tratta comunque di edifici molto spartani, con dotazioni di servizi ridottissime, che dovranno essere adeguate nei decenni successivi alle esigenze di una società in rapida evoluzione. Le costruzioni in montagna traggono chiaramente ispirazione dalla manualistica consolidata per le costruzioni alpine, con qualche aggiornamento di linguaggio sul filone neo-realista anni ‘50. Quindi murature portanti, tetti a falda, finiture esterne a intonaco ma con zoccolatura in pietra. Comuni alle tipologie di mare e di montagna è l’uso di dettagli tipici di quel periodo, come la tinteggiatura a colori molto forti dell’intradosso delle pensiline d’ingresso o dei balconi, o l’uso di fasce decorative di pietrame sistemato ad
opus incertum. Ancora diverso il comportamento del progettista dell’albergo di Tempio che, dovendo operare in pieno centro di una cittadina di antica tradizione e prestigio, sceglie come riferimento il filone dell’eclettismo neo-rinascimentale, con un volume compatto che occupa tutto il lotto, porticato continuo al piano terra, rivestimento in granito, finestrature omogenee per fasce orizzontali. Negli alberghi di Tempio e Santa Teresa si evidenzia un uso esteso del granito, come materiale da costruzione, poiché questa pietra è presente in abbondanza in Gallura. Negli altri alberghi si fa uso di materiali tipici della ricostruzione del dopoguerra. Le tecniche costruttive sono quelle, di costo contenuto, usate in Italia negli anni del dopoguerra. Solo ad Alghero e a Tempio gli alberghi vengono costruiti in centro o nelle sue prossimità. Negli altri casi l’area, paesaggisticamente notevole, è appartata o lontana dal centro abitato.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Scheda redatta da Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ente Sardo Industrie Turistiche Sardegna, annuario alberghi Si
Loi Puddu Giuseppe, Marotta Nicola 1955 Il movimento turistico e l’attivita alberghiera in Sardegna dal 1949 al 1954 Tipografia Valdes Cagliari Si
Loi Puddu Giuseppe 1956 Il potenziale ricettivo della Sardegna nel 1956 Cagliari Si
Loi Puddu Giuseppe 1956 Ricettivita e movimento forestieri in Sardegna, da Prospettive sarde, edizioni per la documentazione dei problemi della rinascita, turismo: oggi e domani Tipografia Valdes Cagliari Si
Regione Autonoma della Sardegna 1957 La Sardegna, otto anni di Autonomia 1949-1957 SEI Cagliari Si
Clemente Fernando 1957 Proposte per un piano di valorizzazione turistica della Sardegna : 1. parte Sassari Si
Regione Autonoma della Sardegna 1961 Assessorato trasporti, viabilita, turismo : 1957-1961 SEI Cagliari Si
Simon Mossa Antoni 1961 Considerazioni sul turismo in Sardegna « Ichnusa : rivista bimestrale di letteratura, arte, tecnica, economia ed attualità», vol.4 , a.1956 , n.11 51-56 Si
Lions Club Sassari 1966 Il turismo sulla costa nord della Sardegna Gallizzi Sassari Si
Mossa Vico et al. 1971 Il comprensorio turistico occidentale della Sardegna La Zattera Cagliari Si
Price Richard L. 1983 Una geografia del turismo: Paesaggio e insediamenti umani sulle coste della Sardegna Formez Cagliari Si
Brigaglia Manlio (a cura di) 1988 La Sardegna – Enciclopedia Edizioni della Torre Cagliari Si
Solinas Gian Adolfo 1997 Un’isola di vacanze: per una storia critica del turismo in Sardegna EDES Sassari Si
2002 Vanno all’asta dieci Alberghi Esit «L’Unione Sarda», 17 luglio Si
2004 L'Esit sfratta l'istituto alberghiero «Il Giornale di Sardegna», 13 novembre Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Albergo “Villa Fiorita” a Sorgono (Nuoro) Albergo “Villa Fiorita” a Sorgono (Nuoro)
Albergo Esit - vista posteriore Albergo Esit - vista posteriore foto di M. Mameli
Albergo Esit - dettaglio del forometria Albergo Esit - dettaglio del forometria foto di M. Mameli
Albergo Esit - viale di accesso Albergo Esit - viale di accesso foto di M. Mameli
Albergo Esit - prospetto principale Albergo Esit - prospetto principale foto di M. Mameli
Albergo Esit - particolare del balcone Albergo Esit - particolare del balcone foto di M. Mameli
Albergo Esit - particolare del basamento Albergo Esit - particolare del basamento
Albergo Esit - particole degli scalini in pietra Albergo Esit - particole degli scalini in pietra foto di M. Mameli

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Sardegna
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Martina Massaro