Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SANTUARIO DI SANT ANTONIO DA PADOVA ALLA BRUNELLA

Scheda Opera

  • Vista da via Crispi
  • Veduta interna
  • Comune: Varese
  • Denominazione: SANTUARIO DI SANT ANTONIO DA PADOVA ALLA BRUNELLA
  • Indirizzo: Via Padre Samuele Marzorati N. 5
  • Data: 1938 - 1957
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Giovanni Muzio
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio alla Brunella ha una pianta centrale a tre navate, preceduta da un nartece che disimpegna l'ingresso a una vasta cripta, posta sotto il livello dell'aula vera e propria che s'imposta a una quota di 2,80 metri sopra il livello stradale.
L'invaso è disegnato come un quadrato di 18 metri di lato, su cui s'innesta un tamburo coperto da una cupola ottagonale in calcestruzzo armato a doppio guscio, rivestita in lastre di rame e retta da otto travi reticolari. Impostata a 29 metri di altezza, ha andamento piramidale all'interno e sferoidale all'esterno ed è scandita da un ordine di tre gallerie sovrapposte, delle quali l'ultima si apre all'esterno disegnando una loggia continua.
Completano la composizione planimetrica il coro e il presbiterio, da cui è possibile accedere all'adiacente convento.
Tutti i fronti sono chiusi da tamponamenti in mattoni faccia a vista, poggiati su uno zoccolo in porfido rosso di Cuasso al Monte; i portali sono realizzati con granito bianco proveniente dalla Valtellina, le cornici e le logge della cupola sono finite in cemento a vista.
La cripta è scandita da volte reali in mattoni, rette da pilastri e colonne in granito che reggono il pavimento della chiesa soprastante in cui la struttura in cemento armato è lasciata a vista.
Il progetto di Muzio prevedeva la realizzazione di affreschi e mosaici parietali sulle superfici interne, che non sono mai stati realizzati.
Nel 1999 è stato costruito, ad opera dell'architetto Gepa Comana, un nuovo presbiterio per l'altare maggiore.
Le pareti del santuario sono state rivestite internamente con materiale fonoassorbente, coperto da intonaco grezzo tinto di giallo.

Info
  • Progetto: 1938 - 1957
  • Esecuzione: 1951 - 1957
  • Tipologia Specifica: Santuario
  • Committente: Ordine dei frati francescani minori della Provincia Lombarda
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: chiesa
  • Destinazione attuale: chiesa
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Carlo Fontana Direzione lavori Progetto NO
Impresa Luigi de Grande Direzione lavori Esecuzione NO
Giovanni Muzio Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.studioarchitetturamuzio.it/archiviogiovannimuzio SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: mattoni a vista (tamponamenti verticali); porfido rosso di Cuasso al Monte (basamento); granito bianco della Valtellina (portali); cemento (cornici e logge della cupola)
  • Coperture: a due falde, con manto in tegole di laterizio (corpi minori); a cupola ottagonale con doppio guscio, con manto in latre di rame (aula della chiesa)
  • Serramenti: in ferro verniciato nero
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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L'invaso è disegnato come un quadrato di 18 metri di lato, su cui s'innesta un tamburo coperto da una cupola ottagonale in calcestruzzo armato a doppio guscio, rivestita in lastre di rame e retta da otto travi reticolari. Impostata a 29 metri di altezza, ha andamento piramidale all'interno e sferoidale all'esterno ed è scandita da un ordine di tre gallerie sovrapposte, delle quali l'ultima si apre all'esterno disegnando una loggia continua.
Completano la composizione planimetrica il coro e il presbiterio, da cui è possibile accedere all'adiacente convento.
Tutti i fronti sono chiusi da tamponamenti in mattoni faccia a vista, poggiati su uno zoccolo in porfido rosso di Cuasso al Monte; i portali sono realizzati con granito bianco proveniente dalla Valtellina, le cornici e le logge della cupola sono finite in cemento a vista.
La cripta è scandita da volte reali in mattoni, rette da pilastri e colonne in granito che reggono il pavimento della chiesa soprastante in cui la struttura in cemento armato è lasciata a vista.
Il progetto di Muzio prevedeva la realizzazione di affreschi e mosaici parietali sulle superfici interne, che non sono mai stati realizzati.
Nel 1999 è stato costruito, ad opera dell'architetto Gepa Comana, un nuovo presbiterio per l'altare maggiore. 
Le pareti del santuario sono state rivestite internamente con materiale fonoassorbente, coperto da intonaco grezzo tinto di giallo.
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Il progetto riguarda anche la sistemazione urbanistica dell'area e i lavori iniziano già nel 1939, quando viene eretta la chiesetta dell'oratorio all'angolo tra via Crispi e via Marzorati.
Altissimi costi di costruzione impediscono però la realizzazione del Santuario, il cui cantiere viene inaugurato solo nel 1951 e chiuso, con la solenne cerimonia d'inaugurazione, il 3 novembre 1957.
Anche dopo questa data, i lavori proseguiranno con la costruzione del convento (1959-1961) e del collegio (1962-1964).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 10
  • Particella: 34435

Note

La vicenda del Santuario s'inserisce in una lunga e complicata storia progettuale relativa all'intero convento di Sant'Antonio, iniziata nel 1938. In quell'anno Muzio - insieme all'ingegner Pierfausto Barelli - riceve dall'ordine dei Frati Minori della Provincia Lombarda "San Carlo Borromeo" l'incarico di disegnare un nuovo complesso, presso la conca verde conosciuta con il nome "La Brunella", che tuttavia verrà concluso solo nel 1964. Il progetto riguarda anche la sistemazione urbanistica dell'area e i lavori iniziano già nel 1939, quando viene eretta la chiesetta dell'oratorio all'angolo tra via Crispi e via Marzorati. Altissimi costi di costruzione impediscono però la realizzazione del Santuario, il cui cantiere viene inaugurato solo nel 1951 e chiuso, con la solenne cerimonia d'inaugurazione, il 3 novembre 1957. Anche dopo questa data, i lavori proseguiranno con la costruzione del convento (1959-1961) e del collegio (1962-1964).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mezzanotte Gianni 1974 Giovanni Muzio. Architetture francescane Eris Milano 93-106 Si
Crespi Luciano, Del Corso Angelo 1990 Un secolo di architettura a Varese Alinea Firenze 82-84 Si
Crespi Luciano 1997 Varese. Gli ultimi cinquant'anni Polis n. 9 No
Parrocchia di Sant'Antonio alla Brunella (a cura di) 2000 Brunella 2000. Un popolo in cammino Varese No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Muzio Giovanni Muzio Archivio privato, Milano
Archivio Storico Comunale Giovanni Muzio Comune di Varese

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista da via Crispi Vista da via Crispi
Veduta interna Veduta interna

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Giovanni Muzio Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 02/05/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022