Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRO SPORTIVO COMUNALE

Scheda Opera

  • Vista esterna
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  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Comune: Barzio
  • Località: Conca Rossa
  • Denominazione: CENTRO SPORTIVO COMUNALE
  • Indirizzo: Via Provinciale N. 6
  • Data: 1985 -
  • Tipologia: Attrezzature sportive
  • Autori principali: Franco Stefanoni
Descrizione

Il complesso è collocato sulla sommità di un declivio modestamente rilevato, che domina la cosiddetta "Conca Rossa". Ne media le quote, raccordando il fronte di accesso a valle con il versante a monte e "commentando" le pendenze naturali del terreno con quelle artificiali delle sue falde.
La struttura è pensata in funzione del duplice ruolo della località turistica di montagna, dove si alternano la stagione sciistica invernale (sempre più avara di neve oggi, ma all'epoca del progetto ancora vigorosa) e quella escursionistica estiva; ovvero l'esigenza di praticare fitness e discipline sportive alternativamente al coperto e all'aperto.
Sotto l'accogliente grande tetto, una sorta di ibrido baita gigante e un tendone circense dalle falde metalliche, sostenuto da una elegante struttura in calcestruzzo a vista, trovano quindi spazio non solo il campo giochi per le attività strutturate corredato da brevi tribune a gradoni, ma anche le palestre per la ginnastica e il corpo libero e tutti i servizi funzionali connessi.
Le finestrature, continue e di varia ampiezza a seconda dell'esposizione topografica, assicurano un importante apporto di luce naturale negli interni e un contatto visivo pressoché continuo con il piacevole intorno della conca, attrezzata invece per attività sportive in open air.
È evidente, nella pulita geometria, un richiamo alla semplicità dell'architettura di montagna, tuttavia reinterpretata senza concessioni "stilistiche" ma in chiave totalmente contemporanea. Lo stesso approccio governa l'interno, dove un rivestimento in doghe di legno crea gli alloggiamenti per l'impiantistica.

Info
  • Progetto: 1985 - 1985
  • Esecuzione: -
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: impianto sportivo
  • Destinazione attuale: impianto sportivo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Franco Stefanoni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.architettostefanoni.com/ SI
  • Strutture: a telaio in cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento a vista
  • Coperture: a falde, con manto metallico
  • Serramenti: in metallo
  • Stato Strutture: Mediocre
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La struttura è pensata in funzione del duplice ruolo della località turistica di montagna, dove si alternano la stagione sciistica invernale (sempre più avara di neve oggi, ma all'epoca del progetto ancora vigorosa) e quella escursionistica estiva; ovvero l'esigenza di praticare fitness e discipline sportive alternativamente al coperto e all'aperto.
Sotto l'accogliente grande tetto, una sorta di ibrido baita gigante e un tendone circense dalle falde metalliche, sostenuto da una elegante struttura in calcestruzzo a vista, trovano quindi spazio non solo il campo giochi per le attività strutturate corredato da brevi tribune a gradoni, ma anche le palestre per la ginnastica e il corpo libero e tutti i servizi funzionali connessi.
Le finestrature, continue e di varia ampiezza a seconda dell'esposizione topografica, assicurano un importante apporto di luce naturale negli interni e un contatto visivo pressoché continuo con il piacevole intorno della conca, attrezzata invece per attività sportive in open air.
È evidente, nella pulita geometria, un richiamo alla semplicità dell'architettura di montagna, tuttavia reinterpretata senza concessioni "stilistiche" ma in chiave totalmente contemporanea. Lo stesso approccio governa l'interno, dove un rivestimento in doghe di legno crea gli alloggiamenti per l'impiantistica.
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Scomparso nel 2012, Franco Stefanoni, architetto lecchese viene ricordato per la varietà di stimoli che seppe far confluire nel suo fare professionale e intellettuale, certo incoraggiato anche dall'ambiente di famiglia (proprietaria di una tipografia e casa editrice, e dove si contano due architetti, un pittore affermato, un grafico); una propensione affinata negli studi e nelle frequentazioni al Politecnico di Milano durante il secondo dopoguerra e certo corroborata dall'occasione di uno stage presso lo studio di F.L.Wright a Taliesin. F. Stefanoni si è occupato di ogni aspetto del progettare: dalla scala urbanistica a quella edilizia nelle varie declinazioni funzionali -residenza, uffici, commercio, pubblico interesse; alla dimensione infine del design e
dell'arredamento. In altre parole: quanto alla "scala", l'impegno spazia "dal cucchiaio alla città"; quanto al linguaggio, architettura-pittura-scultura sono il necessario bagaglio del lavoro creativo, con cui dominare la tecnologia come mezzo e non come fine.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 919
  • Particella: 2524

Note

L'area della Conca Rossa in Barzio, alle pendici dell'abitato storico, si è andata specializzando dalla fine degli anni '70 come risorsa per attrezzature sportive comunali, di cui il centro progettato da Stefanoni è il nucleo fondamentale. Purtroppo le vicissitudini legate alla gestione del Centro Sportivo, non originate ovviamente dal progetto ma influenti su di esso, ne appannano oggi l'immagine complessiva. Scomparso nel 2012, Franco Stefanoni, architetto lecchese viene ricordato per la varietà di stimoli che seppe far confluire nel suo fare professionale e intellettuale, certo incoraggiato anche dall'ambiente di famiglia (proprietaria di una tipografia e casa editrice, e dove si contano due architetti, un pittore affermato, un grafico); una propensione affinata negli studi e nelle frequentazioni al Politecnico di Milano durante il secondo dopoguerra e certo corroborata dall'occasione di uno stage presso lo studio di F.L.Wright a Taliesin. F. Stefanoni si è occupato di ogni aspetto del progettare: dalla scala urbanistica a quella edilizia nelle varie declinazioni funzionali -residenza, uffici, commercio, pubblico interesse; alla dimensione infine del design e dell'arredamento. In altre parole: quanto alla "scala", l'impegno spazia "dal cucchiaio alla città"; quanto al linguaggio, architettura-pittura-scultura sono il necessario bagaglio del lavoro creativo, con cui dominare la tecnologia come mezzo e non come fine.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Stefanoni G, Toluzzo D. 2013 Centro Sportivo Comunale a Barzio, in Alcuni Architetti (raccolta iniziale degli architetti rappresentativi iscritti all'Ordine di Lecco) Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Lecco Lecco 202 - 203 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Fulvia Premoli - 2015
Vista esterna Vista esterna Fulvia Premoli - 2015
Vista esterna Vista esterna Fulvia Premoli - 2015
Vista esterna Vista esterna Fulvia Premoli - 2015
Vista esterna Vista esterna Fulvia Premoli - 2015

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani – DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 24/05/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022