Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA SANTA TERESA DEL BAMBINO GESÙ

Scheda Opera

  • Vista complesso chiesa e piazza antistante
  • Prospetto principale chiesa
  • Particolare prospetto principale
  • Particolare prospetto laterale con ingresso
  • Particolare prospetto laterale
  • Navata centrale e particolare abside
  • Navata centrale e particolare vetrata e ingresso
  • Particolare portale d’ingresso
  • Comune: Cosenza
  • Denominazione: CHIESA SANTA TERESA DEL BAMBINO GESÙ
  • Indirizzo: Via Santa Teresa, N. 15
  • Data: 1954 - 1978
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Mario Ferrari
Descrizione

L’edificazione della Chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù è stata protratta per circa cinquant’anni, dalla posa della prima pietra nel 1929 fino alla conclusione nel 1978. Il primo progetto, affidato all’ingegnere Bernardino Caputo nel 1925, prevedeva la costruzione di un edificio in stile gotico, ma nel 1932 i lavori furono interrotti alle strutture di fondazione. La costruzione riprese solo nel 1954, dopo alterne vicende e lo scoppio della seconda guerra mondiale, con un nuovo progetto totalmente rivisto dall’architetto Mario Ferrari. Il linguaggio utilizzato, proposto in una matrice razionale, si rifà in parte al recupero delle componenti formali dello stile romanico, come nel caso dell’utilizzo della doppia torre campanaria in facciata.
Il prospetto principale della chiesa, preceduto da una scalinata che si affaccia verso una grande piazza-sagrato, risulta articolato in tre parti: le due laterali più alte con la presenza delle torri quadrate e, quella centrale più bassa caratterizzata dall’ambia apertura semicircolare, che si sviluppa oltre la metà della sezione della facciata. Apertura arretrata in profondità, rispetto al profilo, dove è collocato il portale d’ingresso, riccamente decorato con bassorilievi in bronzo rappresentanti scene di vita della Santa e incorniciato da un rivestimento in travertino che, nella parte superiore, si sviluppa a cuspide quasi ad incastrarsi nella grande vetrata in onice. Per evitare l’appiattimento visivo dell’intera facciata, risulta interessante il contrasto cromatico del travertino, usato per la balaustra posta in alto a chiusura, a guisa di cornice, e per evidenziare la profondità prospettica dei portali, rispetto al laterizio, utilizzato per rivestire le superfici dei piani prospettici. Quest’ultima fase costruttiva è stato completato solo nel 1978.
L’impianto planimetrico è articolato in tre navate divise da pilastri a base ottagonale in marmo rosso di Sicilia, sormontati da capitelli in mosaico. Le pareti laterali e l’abside sono illuminati da vetrate dipinte raffiguranti santi e simboli liturgici. Nell’abside troviamo un ciborio in marmo e onice ad opera del maestro Jusi di Luzzi e realizzato dalla ditta Pandolfini di Pietrasanta e l’altare maggiore riccamente decorato con bassorilievi in marmo realizzati dallo scultore toscano Guidi. Alcune delle cappelle laterali sono arricchite da mosaici con diversi episodi della vita di Santa Teresa e con quello di Santa Bernadette. Il fonte battesimale con bassorilievi in marmo, è anch’esso opera della ditta Pandolfini.

Info
  • Progetto: 1954 -
  • Esecuzione: 1954 - 1978
  • Committente: Diocesi di Cosenza
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione attuale: Chiesa
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Ferrari Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: laterizio; travertino
  • Coperture: calcestruzzo armato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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Il prospetto principale della chiesa, preceduto da una scalinata che si affaccia verso una grande piazza-sagrato, risulta articolato in tre parti: le due laterali più alte con la presenza delle torri quadrate e, quella centrale più bassa caratterizzata dall’ambia apertura semicircolare, che si sviluppa oltre la metà della sezione della facciata. Apertura arretrata in profondità, rispetto al profilo, dove è collocato il portale d’ingresso, riccamente decorato con bassorilievi in bronzo rappresentanti scene di vita della Santa e incorniciato da un rivestimento in travertino che, nella parte superiore, si sviluppa a cuspide quasi ad incastrarsi nella grande vetrata in onice. Per evitare l’appiattimento visivo dell’intera facciata, risulta interessante  il contrasto cromatico del travertino, usato per la balaustra posta in alto a chiusura, a guisa di cornice, e per evidenziare la profondità prospettica dei portali, rispetto al laterizio, utilizzato per rivestire le superfici dei piani prospettici. Quest’ultima fase costruttiva è stato completato solo nel 1978.
L’impianto planimetrico è articolato in tre navate divise da pilastri a base ottagonale in marmo rosso di Sicilia, sormontati da capitelli in mosaico. Le pareti laterali e l’abside sono illuminati da vetrate dipinte raffiguranti santi e simboli liturgici. Nell’abside troviamo un ciborio in marmo e onice ad opera del maestro Jusi di Luzzi e realizzato dalla ditta Pandolfini di Pietrasanta e l’altare maggiore riccamente decorato con bassorilievi in marmo realizzati dallo scultore toscano Guidi. Alcune delle cappelle laterali sono arricchite da mosaici con diversi episodi della vita di Santa Teresa e con quello di Santa Bernadette. Il fonte battesimale con bassorilievi in marmo, è anch’esso opera della ditta Pandolfini.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 13
  • Particella: 569

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Campolongo Alessandro 2009 Architettura e metodiche costruttive a Cosenza Nuova. Un’indagine per il recupero dell’edilizia del Novecento Gangemi Editore Roma 331, 334 Si
Terzi Fulvio 2010 Architettura a Cosenza nel secondo dopoguerra, in La città ripensata. Urbanistica e architettura a Cosenza tra le due guerra Editoriale progetto 2000 Cosenza 209 Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 204-205 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista complesso chiesa e piazza antistante Vista complesso chiesa e piazza antistante M.R. Caniglia - 2017
Prospetto principale chiesa Prospetto principale chiesa M.R. Caniglia - 2017
Particolare prospetto principale Particolare prospetto principale M.R. Caniglia - 2017
Particolare prospetto laterale con ingresso Particolare prospetto laterale con ingresso M.R. Caniglia - 2017
Particolare prospetto laterale Particolare prospetto laterale M.R. Caniglia - 2017
Navata centrale e particolare abside Navata centrale e particolare abside M.R. Caniglia - 2017
Navata centrale e particolare vetrata e ingresso Navata centrale e particolare vetrata e ingresso M.R. Caniglia - 2017
Particolare portale d’ingresso Particolare portale d’ingresso M.R. Caniglia - 2017

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la Calabria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano


Scheda redatta da Maria Rossana Caniglia
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 21/01/2025

Revisori:

Battaglia Laura 2022