Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO

Scheda Opera

  • Atrio, vista verso la biblioteca
  • Atrio, vista verso gli uffici
  • Atrio, ingresso uffici
  • Affaccio della rampa di ingresso su agorà e biblioteca
  • La rampa di ingresso a sbalzo sull'agorà
  • La rampa di ingresso verso la biblioteca
  • Rampa di ingresso verso la zona di accoglienza
  • L’Osservatorio
  • L'Osservatorio
  • L’Osservatorio. Dettaglio del mirino puntato verso il traslatore vagoni
  • L’Osservatorio. Dettaglio
  • Il bancone di accoglienza
  • Stanze delle testimonianze e area mostre temporanee
  • Stanze delle testimonianze e area mostre temporanee
  • Area mostre temporanee. Sullo sfondo la biblioteca
  • Passerella di collegamento tra le banchine dell'area delle deportazioni
  • Il Luogo di Riflessione
  • Il Muro dei Nomi visto dal Luogo di Riflessione
  • Interno del Luogo di Riflessione
  • Scala circolare
  • Scala circolare, dettaglio
  • Scala circolare
  • Scala circolare
  • Foyer dell'Auditorium
  • Auditorium
  • Auditorium
  • La biblioteca vista dall'agorà
  • Biblioteca, fianco verso l'area mostre
  • Biblioteca, ingresso e sala consultazione
  • Biblioteca, ingresso
  • Biblioteca, scala interna
  • Biblioteca, dettaglio balaustra scala interna
  • Biblioteca, scala interna
  • Biblioteca
  • Biblioteca, sala di lettura
  • Biblioteca, area archivio
  • Biblioteca, sbarco nella sala consultazione
  • Biblioteca, sala di lettura vista dal mezzanino
  • Biblioteca, il vano ascensore nella sala di lettura
  • Biblioteca, la sala di lettura verso l'area archivio
  • Piante
  • Sezioni
  • CDEC, ingresso
  • CDEC, segreteria
  • CDEC, patio centrale
  • CDEC, la sala riunioni verso il patio e la zona di ingresso
  • CDEC, pianta con ipotesi arredo
  • CDEC, sezione longitudinale
  • Comune: Milano
  • Denominazione: MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO
  • Indirizzo: Piazza Edmond J. Safra N. 1
  • Data: 2004 - 2022
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Architetti Morpurgo de Curtis, Guido Morpurgo, Annalisa de Curtis
Descrizione

Il Memoriale della Shoah di Milano è situato sul lato est della Stazione Centrale, dove occupa un'area di circa 7.300 mq che apparteneva a un più ampio sistema di binari destinato allo smistamento della posta, in connessione con il palazzo uffici antistante. A partire dal 2009, dopo circa vent’anni dalla dismissione delle attività, quest'area è stata sottoposta a un radicale intervento di riuso e restauro a fini memorialistici disegnato dagli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis.
Il progetto si basa sulla riscrittura di un luogo rimasto inaccessibile per la città, attraverso due fasi complementari: uno “scavo archeologico” e l'inserimento di dispositivi di esposizione e documentazione tra le strutture in cemento armato originali, in base a un calibrato “principio di distanziamento”. Inizialmente sono state rimosse le manomissioni effettuate dalle Ferrovie nel dopoguerra e sono state riportate a vista le colonne e le travi ricalate in c.a. del sistema Hennebique, mettendo a nudo la superficie del getto. È stata inoltre demolita un’ampia porzione del solaio della prima campata verso strada alla quota del piano terra, ricavando un grande vuoto a tripla altezza per l'inserimento della biblioteca e dell’auditorium.
Dall'ingresso, segnalato all’esterno dal pronao colonnato originale, si accede all'atrio dominato da un muro in c.a. a vista nel quale è incisa la parola “INDIFFERENZA”. Un messaggio di forte impatto suggerito da Liliana Segre. Percorrendo una rampa si supera il muro e si entra nell'“Osservatorio”, una struttura tronconica in acciaio laminato che, con l’intento di ricreare le condizioni di straniamento narrate dai sopravvissuti, consente un primo sguardo verso l’area dei binari. Il percorso prosegue attraverso le “Stanze delle testimonianze”, sei volumi virtualmente cubici in acciaio, disposti con diverse giaciture tra due campate, che ospitano le narrazioni filmate dei sopravvissuti. Sul retro è collocata l’area mostre, allestita con un sistema di espositori su misura in acciaio e ottone. Da qui si procede verso l’area delle deportazioni, due linee di binari che portano il visitatore sugli stessi passi compiuti dai deportati. Sul “Binario della destinazione ignota” si trovano quattro vagoni merci dello stesso tipo di quelli utilizzati nel 1943-45. Sulla banchina del secondo binario è ricostruita la “Linea del tempo” realizzata con lapidi di cemento e caratteri di bronzo con le date e le destinazioni dei convogli. Verso sud è visibile la fossa di traslazione che serviva allo spostamento dei vagoni al piano principale della Stazione. Davanti alla stessa banchina si trova il “Muro di nomi”, installazione multimediale che proietta sulla parete i nomi dei deportati evidenziando “i sommersi e i salvati”. Al termine del muro una rampa elicoidale porta al “Luogo di riflessione”, volume tronconico in acciaio corten orientato verso est: “uno spazio del pensiero al tempo stesso laico e religioso”, punto di arrivo del percorso di visita. Gli ambienti sono completati, al piano interrato, dall'auditorium servito da un'elegante scala appesa a sezione circolare.
Il completamento dell’opera è stato realizzato tra il 2019 e il 2022 grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura e di Regione Lombardia per l’allestimento della Biblioteca, volume in acciaio e vetro con scaffalature e arredi in betulla che ospita i volumi della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea - CDEC. La Biblioteca è un elemento essenziale nel disegno d’insieme, che alla dimensione del Memoriale come spazio del ricordo aggiunge quella del Memoriale come “Laboratorio del presente”.
Sul lato sud dell’area, in adiacenza agli uffici della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, è stata realizzata nel corso del biennio 2021-22 la nuova sede del CDEC, disegnata sempre dai medesimi architetti secondo il principio di continuità progettuale con il Memoriale stesso, attraverso un dialogo attento con le strutture a vista che caratterizzano quest’area della Stazione.

Info
  • Progetto: 2004 - 2009
  • Esecuzione: 2009 - 2022
  • Tipologia Specifica: Museo-Memoriale
  • Committente: Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Onlus
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
de Marco S.r.l. - Bari (Lavori di completamento) Impresa esecutrice Esecuzione NO
SACAIM S.p.a. - Venezia (Primo stralcio) Impresa esecutrice Esecuzione NO
Percassi S.p.a. - Bergamo (Secondo stralcio) Impresa esecutrice Esecuzione NO
Valerio Arienti - Arcos S.r.l. Direzione lavori Esecuzione NO
Annalisa de Curtis Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.morpurgodecurtisarchitetti.it/adc.html SI
Cinzia Ferrara - Ferrara Palladino Lightscape Progetto illuminotecnico Progetto NO
Corrado Forner (Lavori di completamento) Progetto Impianti Esecuzione NO
Carlo Gatti (Lavori di completamento) Progetto Impianti Esecuzione NO
Antonio Genovesi - Studio Genovesi (Lavori di completamento) Progetto strutturale Esecuzione NO
Società di Ingegneria Lussignoli Associati S.r.l. Progetto strutturale Progetto NO
Guido Morpurgo Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/morpurgo-guido SI
Architetti Morpurgo de Curtis Progetto architettonico Progetto http://www.morpurgodecurtisarchitetti.it/ SI
Giovanni Ziletti Progetto Impianti Progetto NO
  • Strutture: opere in c.a. a vista prefabbricate su misura e in getto; solai desolidarizzati; acciaio verniciato; pavimenti in cemento lisciato
  • Materiale di facciata: rivestimenti e finiture in lamiera di acciaio laminata e verniciata; allestimenti su misura in ferro verniciato, bronzo lucidato, ottone spazzolato, acciaio inox; arredi su misura fissi e mobili in multistrato di betulla verniciato
  • Coperture: acciaio verniciato; vetro
  • Serramenti: interni ed esterni su misura in acciaio verniciato
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il progetto si basa sulla riscrittura di un luogo rimasto inaccessibile per la città, attraverso due fasi complementari: uno “scavo archeologico” e l'inserimento di dispositivi di esposizione e documentazione tra le strutture in cemento armato originali, in base a un calibrato “principio di distanziamento”. Inizialmente sono state rimosse le manomissioni effettuate dalle Ferrovie nel dopoguerra e sono state riportate a vista le colonne e le travi ricalate in c.a. del sistema Hennebique, mettendo a nudo la superficie del getto. È stata inoltre demolita un’ampia porzione del solaio della prima campata verso strada alla quota del piano terra, ricavando un grande vuoto a tripla altezza per l'inserimento della biblioteca e dell’auditorium.
Dall'ingresso, segnalato all’esterno dal pronao colonnato originale, si accede all'atrio dominato da un muro in c.a. a vista nel quale è incisa la parola “INDIFFERENZA”. Un messaggio di forte impatto suggerito da Liliana Segre. Percorrendo una rampa si supera il muro e si entra nell'“Osservatorio”, una struttura tronconica in acciaio laminato che, con l’intento di ricreare le condizioni di straniamento narrate dai sopravvissuti, consente un primo sguardo verso l’area dei binari. Il percorso prosegue attraverso le “Stanze delle testimonianze”, sei volumi virtualmente cubici in acciaio, disposti con diverse giaciture tra due campate, che ospitano le narrazioni filmate dei sopravvissuti. Sul retro è collocata l’area mostre, allestita con un sistema di espositori su misura in acciaio e ottone. Da qui si procede verso l’area delle deportazioni, due linee di binari che portano il visitatore sugli stessi passi compiuti dai deportati. Sul “Binario della destinazione ignota” si trovano quattro vagoni merci dello stesso tipo di quelli utilizzati nel 1943-45. Sulla banchina del secondo binario è ricostruita la “Linea del tempo” realizzata con lapidi di cemento e caratteri di bronzo con le date e le destinazioni dei convogli. Verso sud è visibile la fossa di traslazione che serviva allo spostamento dei vagoni al piano principale della Stazione. Davanti alla stessa banchina si trova il “Muro di nomi”, installazione multimediale che proietta sulla parete i nomi dei deportati evidenziando “i sommersi e i salvati”. Al termine del muro una rampa elicoidale porta al “Luogo di riflessione”, volume tronconico in acciaio corten orientato verso est: “uno spazio del pensiero al tempo stesso laico e religioso”, punto di arrivo del percorso di visita. Gli ambienti sono completati, al piano interrato, dall'auditorium servito da un'elegante scala appesa a sezione circolare. 
Il completamento dell’opera è stato realizzato tra il 2019 e il 2022 grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura e di Regione Lombardia per l’allestimento della Biblioteca, volume in acciaio e vetro con scaffalature e arredi in betulla che ospita i volumi della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea - CDEC. La Biblioteca è un elemento essenziale nel disegno d’insieme, che alla dimensione del Memoriale come spazio del ricordo aggiunge quella del Memoriale come “Laboratorio del presente”.
Sul lato sud dell’area, in adiacenza agli uffici della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, è stata realizzata nel corso del biennio 2021-22 la nuova sede del CDEC, disegnata sempre dai medesimi architetti secondo il principio di continuità progettuale con il Memoriale stesso, attraverso un dialogo attento con le strutture a vista che caratterizzano quest’area della Stazione.
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Il progetto del Memoriale della Shoah di Milano ha avuto una grande fortuna critica con pubblicazioni nazionali e internazionali e l'attenzione di storici dell'architettura e della Shoah. Nel 2015 ottiene la Menzione d’Onore per la sezione “Interni” della Medaglia d'Oro per l'Architettura Italiana promossa dalla Triennale di Milano. Nel 2017 è sottoposto a tutela dal Ministero per i beni e le attività culturali. Nel 2020 vince il Premio nazionale In/Arch per la categoria “Intervento di nuova costruzione di importo superiore a 5 milioni di euro”. Nelle parole della giuria: “gli autori, Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis, hanno trasformato, nel rispetto severo del luogo, la storia drammatica di un’architettura che era destinata in origine al lavoro di scarico e carico delle merci, in uno spazio dove i nuovi volumi, i percorsi e la documentazione parlano il linguaggio della contemporaneità, senza entrare in conflitto, compositivo e narrativo, con un luogo della Memoria. Luogo che non deve essere dimenticato, a testimonianza che la storia è sempre contemporanea, e proprio per questo non bisogna museificarla né tradirla. L’architettura è certamente protagonista, senza mettere in moto inutili presenze espressive; il suo ruolo, in questo caso, è maieutico, come deve essere quando dialoga con contesti sedimentati e storicizzati”.
Si tratta di un'opera che va ad arricchire la geografia della memoria della Shoah in Italia, in ideale continuità con le realizzazioni più significative: il “Monumento ai caduti dei campi di concentramento” al Cimitero Monumentale di Milano (BBPR 1946); il “Mausoleo delle Fosse Ardeatine” a Roma (Mario Fiorentino e altri 1945-51); il “Museo Monumento al Deportato politico e razziale” di Carpi (BBPR 1963-73); la “Risiera di San Sabba” a Trieste (Romano Boico 1967-74).
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  • Vincolo: Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo architettonico
  • Data Provvedimento: D.C.R. 19/01/2017
  • Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. d)
  • Altri Provvedimenti: D.M. 22/03/1982 (Decreto Stazione Centrale di Milano)
  • Foglio Catastale: 229
  • Particella: 16

Note

Tra il dicembre del 1943 e il gennaio del 1945, una parte dello scalo merci della Stazione disegnata da Ulisse Stacchini diventa il luogo di partenza delle deportazioni di ebrei verso i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e Bergen-Belsen, e di oppositori politici verso il campo di concentramento di Mauthausen. Da questi binari nascosti partirono anche convogli misti - ebrei e oppositori politici - verso i campi di transito di Fossoli e Bolzano. Quindici furono i convogli di soli ebrei, persone di ogni età per la stragrande maggioranza sterminate. Oltre alle carte d'archivio, la macchina della deportazione è documentata dalle testimonianze dei pochissimi sopravvissuti, tra i quali Liliana Segre e Goti Bauer. Dopo la fine della guerra questi spazi sono stati ridestinati alle attività postali fino alla metà degli anni Novanta. L'idea di realizzare qui un Memoriale anziché un Museo della Shoah risale al 2004, con un primo progetto elaborato a titolo di buona volontà dagli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis su iniziativa dell'Associazione Figli della Shoah, della Comunità di Sant'Egidio, della Comunità Ebraica di Milano e del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. Il 30 gennaio 2007 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano visita l'area: è l'atto costitutivo, dal punto di vista simbolico, della Fondazione Memoriale della Shoah, che viene istituita lo stesso anno con la partecipazione, oltre ai soggetti che avevano condiviso l'idea iniziale, di Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano. A partire dal 2009, sulla base del progetto esecutivo degli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis, si avvia il cantiere articolato in tre lotti, grazie a una raccolta fondi tra enti pubblici e sponsor privati. Nel 2013 gli spazi vengono aperti al pubblico. Tra il 2019 e il 2022, grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura (che svolge il ruolo di stazione appaltante) e di Regione Lombardia, viene completata la biblioteca insieme a spazi didattici e di ricerca, al guardaroba e al bookshop. Nello stesso 2022 gli spazi del Memoriale si ampliano con gli uffici del CDEC, disegnati anch’essi dagli architetti Morpurgo e de Curtis. Il progetto del Memoriale della Shoah di Milano ha avuto una grande fortuna critica con pubblicazioni nazionali e internazionali e l'attenzione di storici dell'architettura e della Shoah. Nel 2015 ottiene la Menzione d’Onore per la sezione “Interni” della Medaglia d'Oro per l'Architettura Italiana promossa dalla Triennale di Milano. Nel 2017 è sottoposto a tutela dal Ministero per i beni e le attività culturali. Nel 2020 vince il Premio nazionale In/Arch per la categoria “Intervento di nuova costruzione di importo superiore a 5 milioni di euro”. Nelle parole della giuria: “gli autori, Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis, hanno trasformato, nel rispetto severo del luogo, la storia drammatica di un’architettura che era destinata in origine al lavoro di scarico e carico delle merci, in uno spazio dove i nuovi volumi, i percorsi e la documentazione parlano il linguaggio della contemporaneità, senza entrare in conflitto, compositivo e narrativo, con un luogo della Memoria. Luogo che non deve essere dimenticato, a testimonianza che la storia è sempre contemporanea, e proprio per questo non bisogna museificarla né tradirla. L’architettura è certamente protagonista, senza mettere in moto inutili presenze espressive; il suo ruolo, in questo caso, è maieutico, come deve essere quando dialoga con contesti sedimentati e storicizzati”. Si tratta di un'opera che va ad arricchire la geografia della memoria della Shoah in Italia, in ideale continuità con le realizzazioni più significative: il “Monumento ai caduti dei campi di concentramento” al Cimitero Monumentale di Milano (BBPR 1946); il “Mausoleo delle Fosse Ardeatine” a Roma (Mario Fiorentino e altri 1945-51); il “Museo Monumento al Deportato politico e razziale” di Carpi (BBPR 1963-73); la “Risiera di San Sabba” a Trieste (Romano Boico 1967-74).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
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Kevane Bridget 2011 A Wall of Indifference Milan Shoah Memorial The Forward, 8 luglio Si
Goldsmith Jill 2011 Memory in the Making The New York Times, 8 settembre New York Si
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Biraghi Marco, Micheli Silvia 2013 Storia dell'architettura italiana. 1985-2015 Einaudi Torino 350-351 No
Riva Umberto 2013 Né un abbandono, né un commento/ Neither an abandonment, nor a comment. Morpurgo de Curtis, Memoriale della Shoah, Milano Abitare n. 530, marzo Milano 62-73 Si
Colombo Corrado 2013 Recupero. Il Memoriale della Shoah, Milano Il nuovo cantiere n. 8, novembre Milano 16-25 Si
Ogliari Olimpia 2013 Mémorial de la Shoah de Milan, un souvenir quotidien. Restaurer pour se souvenir, le quai de la mémoire Le courrier de l’Architecte, 13 marzo Si
Bassanelli Michela 2014 Portare alla luce l’invisibile. Il Memoriale della Shoah di Milano op.cit. Selezione della critica d’arte contemporanea, n. 149, gennaio Napoli 69-72 Si
Consenti Stefania 2015 Il Memoriale della Shoah, in: "Luoghi della memoria a Milano. Itinerari nella città Medaglia d’Oro della Resistenza" Guerini e Associati Milano 147-168 Si
2015 Medaglia d’oro all’Architettura Italiana 2015/Gold Medal for Italian Architecture 2015 Triennale di Milano, Mandragora MIlano 126-129 No
Rambert Francis (a cura di) 2015 Un bâtiment, combien de vies ? La transformation comme acte de création Silvana editoriale Paris-Milano 268; 278-279 No
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Morpurgo Guido 2016 Architettura e narrazione nel progetto del Memoriale della Shoah. Uno scavo archeologico nella Stazione Centrale di Milano ArcHistor. Architettura, Storia, restauro n. 5 Reggio Calabria 138-167 Si
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Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 127 No
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Gubler Jacques 2018 Architettura dell'indelebile. Due Memoriali della shoah. Milano e Drancy Marinotti Milano 31-63 No
Cigarini Tommaso 2018 Hacia un destino desconocido. El Memorial de la Shoah en Milán, Italia Illapa Mana Tukukuq n. 15, dicembre. Instituto de Investigaciones Museólogicas y Artísticas de la Universidad Ricardo Palma Lima 78-89 Si
Irace Fulvio 2019 Memoriale della Shoah / The Shoah Memorial Domus n. 1041, dicembre Rozzano (MI) 5-9 Si
Bochicchio Leila 2020 Memoriale della Shoah nella stazione Centrale di Milano, Italia L'Industria delle Costruzioni n. 475, ottobre Roma 28-35 Si
Colonetti Aldo 2021 I premi In/Architettura 2020. Memoriale della Shoah di Milano. Premio per intervento di nuova costruzione (>5mln) L’industria delle costruzioni n. 477, gennaio-febbraio Roma 23 Si
Colonetti Aldo 2021 Architettura per l’Arte. Contro ogni violenza e ogni forma di negazionismo. Luogo di affermazione della memoria, di consapevolezza del presente e di osservazione privilegiata per il futuro, il Memoriale della Shoah di Milano non smette di stupire il visitatore e di sollevare domande incancellabili Artedossier n. 387, maggio Firenze 24-27 Si
Irace Fulvio 2021 Milano Moderna. Architettura, arte e città 1947-2021 24 ORE Cultura Milano 202; 222 No
Gubler Jacques 2021 Memoriale della Shoah, in: Biraghi Marco, Granato Adriana, “L’architettura di Milano. La città scritta dagli architetti dal dopoguerra a oggi / The city written by architects from the post-war to the present” Hoepli Milano 262-263 No
de Curtis Annalisa 2022 Memoria e progetto: tra giustizia e bellezza. L’architettura della restituzione, in: Forti Gabrio, Mazzuccato Claudia, Provera Alessandro, Visconti Arianna, “L’ombra delle colonne infami. La letteratura e l’ingiustizia del capro espiatorio” Vita e Pensiero Milano 357-376 Si
Ghensi Tania 2022 Memorial of the Shoah in Milan. A Place for Commemoration and Knowledge Quaderni di Assorestauro – Historic and Restoration site tour in Italy, n. 6, giugno Milano 10-17 Si
Adams Nicholas 2023 Past in Place. A memorial in Milan’s central station retraces the journey many took to Nazi extermination camps Architectural Record n. 03/23, marzo New York 88-95 Si
Morlacchi Antonio 2024 Memoriale della Shoah, Milano. Promenade nell’indicibile IoArch n. 109, gennaio Milano 102-107 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Piante di progetto Morpurgo de Curtis Architetti Associati
Sezioni di progetto Morpurgo de Curtis Architetti Associati
CDEC, pianta di progetto con ipotesi arredi Morpurgo de Curtis Architetti Associati
CDEC, sezione longitudinale di progetto Morpurgo de Curtis Architetti Associati

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Atrio, vista verso la biblioteca Atrio, vista verso la biblioteca Matteo Piazza
Atrio, vista verso gli uffici Atrio, vista verso gli uffici Andrea Martiradonna
Atrio, ingresso uffici Atrio, ingresso uffici Andrea Martiradonna
Affaccio della rampa di ingresso su agorà e biblioteca Affaccio della rampa di ingresso su agorà e biblioteca Matteo Piazza
La rampa di ingresso a sbalzo sull'agorà La rampa di ingresso a sbalzo sull'agorà Andrea Martiradonna
La rampa di ingresso verso la biblioteca La rampa di ingresso verso la biblioteca Matteo Piazza
Rampa di ingresso verso la zona di accoglienza Rampa di ingresso verso la zona di accoglienza Andrea Martiradonna
L’Osservatorio L’Osservatorio Enrico Miglietta
L'Osservatorio L'Osservatorio Enrico Miglietta
L’Osservatorio. Dettaglio del mirino puntato verso il traslatore vagoni L’Osservatorio. Dettaglio del mirino puntato verso il traslatore vagoni Enrico Miglietta
L’Osservatorio. Dettaglio L’Osservatorio. Dettaglio Guido Morpurgo
Il bancone di accoglienza Il bancone di accoglienza Paola Mattioli
Stanze delle testimonianze e area mostre temporanee Stanze delle testimonianze e area mostre temporanee Paola Mattioli
Stanze delle testimonianze e area mostre temporanee Stanze delle testimonianze e area mostre temporanee Paola Mattioli
Area mostre temporanee. Sullo sfondo la biblioteca Area mostre temporanee. Sullo sfondo la biblioteca Matteo Piazza
Passerella di collegamento tra le banchine dell'area delle deportazioni Passerella di collegamento tra le banchine dell'area delle deportazioni Andrea Martiradonna
Il Luogo di Riflessione Il Luogo di Riflessione Andrea Martiradonna
Il Muro dei Nomi visto dal Luogo di Riflessione Il Muro dei Nomi visto dal Luogo di Riflessione Andrea Martiradonna
Interno del Luogo di Riflessione Interno del Luogo di Riflessione Andrea Martiradonna
Scala circolare Scala circolare Andrea Martiradonna
Scala circolare, dettaglio Scala circolare, dettaglio Andrea Martiradonna
Scala circolare Scala circolare Andrea Martiradonna
Scala circolare Scala circolare Andrea Martiradonna
Foyer dell'Auditorium Foyer dell'Auditorium Andrea Martiradonna
Auditorium Auditorium Andrea Martiradonna
Auditorium Auditorium Andrea Martiradonna
La biblioteca vista dall'agorà La biblioteca vista dall'agorà Matteo Piazza
Biblioteca, fianco verso l'area mostre Biblioteca, fianco verso l'area mostre Matteo Piazza
Biblioteca, ingresso e sala consultazione Biblioteca, ingresso e sala consultazione Matteo Piazza
Biblioteca, ingresso Biblioteca, ingresso Matteo Piazza
Biblioteca, scala interna Biblioteca, scala interna Matteo Piazza
Biblioteca, dettaglio balaustra scala interna Biblioteca, dettaglio balaustra scala interna Matteo Piazza
Biblioteca, scala interna Biblioteca, scala interna Matteo Piazza
Biblioteca Biblioteca Matteo Piazza
Biblioteca, sala di lettura Biblioteca, sala di lettura Matteo Piazza
Biblioteca, area archivio Biblioteca, area archivio Matteo Piazza
Biblioteca, sbarco nella sala consultazione Biblioteca, sbarco nella sala consultazione Matteo Piazza
Biblioteca, sala di lettura vista dal mezzanino Biblioteca, sala di lettura vista dal mezzanino Matteo Piazza
Biblioteca, il vano ascensore nella sala di lettura Biblioteca, il vano ascensore nella sala di lettura Matteo Piazza
Biblioteca, la sala di lettura verso l'area archivio Biblioteca, la sala di lettura verso l'area archivio Matteo Piazza
Piante Piante Morpurgo de Curtis Architetti Associati
Sezioni Sezioni Morpurgo de Curtis Architetti Associati
CDEC, ingresso CDEC, ingresso Andrea Martiradonna
CDEC, segreteria CDEC, segreteria Andrea Martiradonna
CDEC, patio centrale CDEC, patio centrale Andrea Martiradonna
CDEC, la sala riunioni verso il patio e la zona di ingresso CDEC, la sala riunioni verso il patio e la zona di ingresso Andrea Martiradonna
CDEC, pianta con ipotesi arredo CDEC, pianta con ipotesi arredo Morpurgo de Curtis Architetti Associati
CDEC, sezione longitudinale CDEC, sezione longitudinale Morpurgo de Curtis Architetti Associati

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Morpurgo de Curtis Architetti Associati Visualizza
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Architectural Record n. 03/2023 Visualizza
Memoriale della Shoah di Milano Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2022

Andrea Costa 2024