MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO
Scheda Opera
- Comune: Milano
- Denominazione: MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO
- Indirizzo: Piazza Edmond J. Safra N. 1
- Data: 2004 - 2022
- Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
- Autori principali: Architetti Morpurgo de Curtis, Guido Morpurgo, Annalisa de Curtis
Descrizione
Il Memoriale della Shoah di Milano è situato sul lato est della Stazione Centrale, dove occupa un'area di circa 7.300 mq che apparteneva a un più ampio sistema di binari destinato allo smistamento della posta, in connessione con il palazzo uffici antistante. A partire dal 2009, dopo circa vent’anni dalla dismissione delle attività, quest'area è stata sottoposta a un radicale intervento di riuso e restauro a fini memorialistici disegnato dagli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis.
Il progetto si basa sulla riscrittura di un luogo rimasto inaccessibile per la città, attraverso due fasi complementari: uno “scavo archeologico” e l'inserimento di dispositivi di esposizione e documentazione tra le strutture in cemento armato originali, in base a un calibrato “principio di distanziamento”. Inizialmente sono state rimosse le manomissioni effettuate dalle Ferrovie nel dopoguerra e sono state riportate a vista le colonne e le travi ricalate in c.a. del sistema Hennebique, mettendo a nudo la superficie del getto. È stata inoltre demolita un’ampia porzione del solaio della prima campata verso strada alla quota del piano terra, ricavando un grande vuoto a tripla altezza per l'inserimento della biblioteca e dell’auditorium.
Dall'ingresso, segnalato all’esterno dal pronao colonnato originale, si accede all'atrio dominato da un muro in c.a. a vista nel quale è incisa la parola “INDIFFERENZA”. Un messaggio di forte impatto suggerito da Liliana Segre. Percorrendo una rampa si supera il muro e si entra nell'“Osservatorio”, una struttura tronconica in acciaio laminato che, con l’intento di ricreare le condizioni di straniamento narrate dai sopravvissuti, consente un primo sguardo verso l’area dei binari. Il percorso prosegue attraverso le “Stanze delle testimonianze”, sei volumi virtualmente cubici in acciaio, disposti con diverse giaciture tra due campate, che ospitano le narrazioni filmate dei sopravvissuti. Sul retro è collocata l’area mostre, allestita con un sistema di espositori su misura in acciaio e ottone. Da qui si procede verso l’area delle deportazioni, due linee di binari che portano il visitatore sugli stessi passi compiuti dai deportati. Sul “Binario della destinazione ignota” si trovano quattro vagoni merci dello stesso tipo di quelli utilizzati nel 1943-45. Sulla banchina del secondo binario è ricostruita la “Linea del tempo” realizzata con lapidi di cemento e caratteri di bronzo con le date e le destinazioni dei convogli. Verso sud è visibile la fossa di traslazione che serviva allo spostamento dei vagoni al piano principale della Stazione. Davanti alla stessa banchina si trova il “Muro di nomi”, installazione multimediale che proietta sulla parete i nomi dei deportati evidenziando “i sommersi e i salvati”. Al termine del muro una rampa elicoidale porta al “Luogo di riflessione”, volume tronconico in acciaio corten orientato verso est: “uno spazio del pensiero al tempo stesso laico e religioso”, punto di arrivo del percorso di visita. Gli ambienti sono completati, al piano interrato, dall'auditorium servito da un'elegante scala appesa a sezione circolare.
Il completamento dell’opera è stato realizzato tra il 2019 e il 2022 grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura e di Regione Lombardia per l’allestimento della Biblioteca, volume in acciaio e vetro con scaffalature e arredi in betulla che ospita i volumi della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea - CDEC. La Biblioteca è un elemento essenziale nel disegno d’insieme, che alla dimensione del Memoriale come spazio del ricordo aggiunge quella del Memoriale come “Laboratorio del presente”.
Sul lato sud dell’area, in adiacenza agli uffici della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, è stata realizzata nel corso del biennio 2021-22 la nuova sede del CDEC, disegnata sempre dai medesimi architetti secondo il principio di continuità progettuale con il Memoriale stesso, attraverso un dialogo attento con le strutture a vista che caratterizzano quest’area della Stazione.
Info
- Progetto: 2004 - 2009
- Esecuzione: 2009 - 2022
- Tipologia Specifica: Museo-Memoriale
- Committente: Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Onlus
- Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
de Marco S.r.l. - Bari | (Lavori di completamento) | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
SACAIM S.p.a. - Venezia | (Primo stralcio) | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
Percassi S.p.a. - Bergamo | (Secondo stralcio) | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
Valerio | Arienti - Arcos S.r.l. | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
Annalisa | de Curtis | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | http://www.morpurgodecurtisarchitetti.it/adc.html | SI |
Cinzia | Ferrara - Ferrara Palladino Lightscape | Progetto illuminotecnico | Progetto | NO | ||
Corrado | Forner (Lavori di completamento) | Progetto Impianti | Esecuzione | NO | ||
Carlo | Gatti (Lavori di completamento) | Progetto Impianti | Esecuzione | NO | ||
Antonio | Genovesi - Studio Genovesi (Lavori di completamento) | Progetto strutturale | Esecuzione | NO | ||
Società di Ingegneria | Lussignoli Associati S.r.l. | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
Guido | Morpurgo | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/morpurgo-guido | SI |
Architetti | Morpurgo de Curtis | Progetto architettonico | Progetto | http://www.morpurgodecurtisarchitetti.it/ | SI | |
Giovanni | Ziletti | Progetto Impianti | Progetto | NO |
- Strutture: opere in c.a. a vista prefabbricate su misura e in getto; solai desolidarizzati; acciaio verniciato; pavimenti in cemento lisciato
- Materiale di facciata: rivestimenti e finiture in lamiera di acciaio laminata e verniciata; allestimenti su misura in ferro verniciato, bronzo lucidato, ottone spazzolato, acciaio inox; arredi su misura fissi e mobili in multistrato di betulla verniciato
- Coperture: acciaio verniciato; vetro
- Serramenti: interni ed esterni su misura in acciaio verniciato
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Vincolo architettonico
- Data Provvedimento: D.C.R. 19/01/2017
- Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. d)
- Altri Provvedimenti: D.M. 22/03/1982 (Decreto Stazione Centrale di Milano)
- Foglio Catastale: 229
- Particella: 16
Note
Tra il dicembre del 1943 e il gennaio del 1945, una parte dello scalo merci della Stazione disegnata da Ulisse Stacchini diventa il luogo di partenza delle deportazioni di ebrei verso i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e Bergen-Belsen, e di oppositori politici verso il campo di concentramento di Mauthausen. Da questi binari nascosti partirono anche convogli misti - ebrei e oppositori politici - verso i campi di transito di Fossoli e Bolzano. Quindici furono i convogli di soli ebrei, persone di ogni età per la stragrande maggioranza sterminate. Oltre alle carte d'archivio, la macchina della deportazione è documentata dalle testimonianze dei pochissimi sopravvissuti, tra i quali Liliana Segre e Goti Bauer. Dopo la fine della guerra questi spazi sono stati ridestinati alle attività postali fino alla metà degli anni Novanta. L'idea di realizzare qui un Memoriale anziché un Museo della Shoah risale al 2004, con un primo progetto elaborato a titolo di buona volontà dagli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis su iniziativa dell'Associazione Figli della Shoah, della Comunità di Sant'Egidio, della Comunità Ebraica di Milano e del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. Il 30 gennaio 2007 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano visita l'area: è l'atto costitutivo, dal punto di vista simbolico, della Fondazione Memoriale della Shoah, che viene istituita lo stesso anno con la partecipazione, oltre ai soggetti che avevano condiviso l'idea iniziale, di Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano. A partire dal 2009, sulla base del progetto esecutivo degli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis, si avvia il cantiere articolato in tre lotti, grazie a una raccolta fondi tra enti pubblici e sponsor privati. Nel 2013 gli spazi vengono aperti al pubblico. Tra il 2019 e il 2022, grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura (che svolge il ruolo di stazione appaltante) e di Regione Lombardia, viene completata la biblioteca insieme a spazi didattici e di ricerca, al guardaroba e al bookshop. Nello stesso 2022 gli spazi del Memoriale si ampliano con gli uffici del CDEC, disegnati anch’essi dagli architetti Morpurgo e de Curtis. Il progetto del Memoriale della Shoah di Milano ha avuto una grande fortuna critica con pubblicazioni nazionali e internazionali e l'attenzione di storici dell'architettura e della Shoah. Nel 2015 ottiene la Menzione d’Onore per la sezione “Interni” della Medaglia d'Oro per l'Architettura Italiana promossa dalla Triennale di Milano. Nel 2017 è sottoposto a tutela dal Ministero per i beni e le attività culturali. Nel 2020 vince il Premio nazionale In/Arch per la categoria “Intervento di nuova costruzione di importo superiore a 5 milioni di euro”. Nelle parole della giuria: “gli autori, Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis, hanno trasformato, nel rispetto severo del luogo, la storia drammatica di un’architettura che era destinata in origine al lavoro di scarico e carico delle merci, in uno spazio dove i nuovi volumi, i percorsi e la documentazione parlano il linguaggio della contemporaneità, senza entrare in conflitto, compositivo e narrativo, con un luogo della Memoria. Luogo che non deve essere dimenticato, a testimonianza che la storia è sempre contemporanea, e proprio per questo non bisogna museificarla né tradirla. L’architettura è certamente protagonista, senza mettere in moto inutili presenze espressive; il suo ruolo, in questo caso, è maieutico, come deve essere quando dialoga con contesti sedimentati e storicizzati”. Si tratta di un'opera che va ad arricchire la geografia della memoria della Shoah in Italia, in ideale continuità con le realizzazioni più significative: il “Monumento ai caduti dei campi di concentramento” al Cimitero Monumentale di Milano (BBPR 1946); il “Mausoleo delle Fosse Ardeatine” a Roma (Mario Fiorentino e altri 1945-51); il “Museo Monumento al Deportato politico e razziale” di Carpi (BBPR 1963-73); la “Risiera di San Sabba” a Trieste (Romano Boico 1967-74).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
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Colonetti Aldo | 2021 | Architettura per l’Arte. Contro ogni violenza e ogni forma di negazionismo. Luogo di affermazione della memoria, di consapevolezza del presente e di osservazione privilegiata per il futuro, il Memoriale della Shoah di Milano non smette di stupire il visitatore e di sollevare domande incancellabili | Artedossier n. 387, maggio | Firenze | 24-27 | Si |
Irace Fulvio | 2021 | Milano Moderna. Architettura, arte e città 1947-2021 | 24 ORE Cultura | Milano | 202; 222 | No |
Gubler Jacques | 2021 | Memoriale della Shoah, in: Biraghi Marco, Granato Adriana, “L’architettura di Milano. La città scritta dagli architetti dal dopoguerra a oggi / The city written by architects from the post-war to the present” | Hoepli | Milano | 262-263 | No |
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Ghensi Tania | 2022 | Memorial of the Shoah in Milan. A Place for Commemoration and Knowledge | Quaderni di Assorestauro – Historic and Restoration site tour in Italy, n. 6, giugno | Milano | 10-17 | Si |
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Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Piante di progetto | Morpurgo de Curtis Architetti Associati | |||
Sezioni di progetto | Morpurgo de Curtis Architetti Associati | |||
CDEC, pianta di progetto con ipotesi arredi | Morpurgo de Curtis Architetti Associati | |||
CDEC, sezione longitudinale di progetto | Morpurgo de Curtis Architetti Associati |
Allegati
Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Morpurgo de Curtis Architetti Associati | Visualizza |
Morpurgo de Curtis Architetti Associati | Visualizza |
Architectural Record n. 03/2023 | Visualizza |
Memoriale della Shoah di Milano | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARCTitolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà
Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/02/2025
Revisori:
Alberto Coppo 2022
Andrea Costa 2024