Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA FOLLINA

Scheda Opera

  • Pianta e sezione
  • Prospetti
  • Spaccato prospettico
  • Prospetto est
  • Patio, vista verso est
  • Patio, vista verso nord
  • Portico
  • Il portico visto dal patio
  • Comune: Nervesa della Battaglia
  • Denominazione: CASA FOLLINA
  • Indirizzo: Via Ivo Lollini N. 11
  • Data: 1972 - 1975
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Toni Follina
Descrizione

A circa un chilometro a sud-ovest del centro di Nervesa della Battaglia, suo paese natale, Toni Follina ha progettato questa casa per se stesso e la sua famiglia.
L'abitazione si sviluppa su di una pianta quadrata attorno ad un piccolo giardino centrale, sempre quadrato, assumendo le forme tipiche della tipologia di casa a patio, affatto inedita nel paesaggio veneto. La pianta si basa su di un quadrato di 22,5 metri di lato, suddiviso da uno schema a maglie ortogonali in tre fasce per lato: la centrale di 8,10 metri, le laterali di 7,20 metri. Questi assi ortogonali individuano il patio centrale quadrato e, di conseguenza, lo spazio dell'abitazione attorno ad esso.
La scelta di questo impianto tipologico, oltre a ricordare a Follina la visita giovanile ai chiostri del convento veneziano di San Francesco del Deserto, è funzionale all'inserimento nel contesto, circondato da abitazioni e privo di particolari caratteristiche paesaggistiche. Le facciate esterne sono infatti costituite da muri continui in calcestruzzo a vista, interrotti solo sporadicamente da aperture, mentre quelle verso il patio all'interno sono interamente composte da vetrate a tutta altezza. Si viene così a creare nel patio un ambiente naturale privato, fruibile come estensione della casa durante la stagione estiva e contemplabile dall'interno durante l'inverno.
La struttura portante dell'abitazione è in calcestruzzo armato e putrelle di acciaio. Lungo il perimetro corre il muro portante in calcestruzzo sul quale poggia direttamente la falda del tetto, inclinato verso il patio interno. Qui, per ricavare le grandi vetrate continue del patio, la copertura è sorretta da un cordolo in calcestruzzo poggiante su travi IPE in acciaio a loro volta incernierate a otto montanti in profilati metallici HE180. Essi sono posizionati lungo gli assi della griglia ortogonale, esattamente a 1,20 metri dai punti di intersezione di detti assi.
La copertura a quattro falde spioventi verso il patio ricorda l'impluvium presente nell'atrio della domus romana antica. In origine le solette in calcestruzzo armato delle falde erano coperte solamente da una guaina ma, a causa del rapido deterioramento di essa e dell'insufficiente isolamento termico fornito, è stato successivamente posato un manto in coppi.
All'estrema sinistra del prospetto est è presente una meridiana incisa direttamente nel calcestruzzo, elemento talmente ricorrente nella produzione di Follina da risultare quasi una firma. Inoltre, a contrastare con la composizione prevalentemente orizzontale della casa, sono due canne fumarie cilindriche, l'una in acciaio sul prospetto sud, l'altra in cemento sul prospetto est, le quali si ergono isolate, benché a soli 30 cm dal muro, oltrepassando il colmo del tetto.
Le quattro ali dell'abitazione sono adibite a funzioni diverse. Al centro della ala est è aperto un grande androne quale ambiente di collegamento tra il giardino esterno e il patio interno. Attraverso di esso si accede anche ai due ingressi principali dell'abitazione. Nell'ala sud si trovano gli ambienti della zona giorno, un ampio salotto e la cucina. Nell'ala nord è ricavato lo studio professionale di Toni Follina e un garage; al di sotto di essi si trova l'interrato. Nell'ala ovest, infine, si trova la zona notte, le camere da letto e i servizi. Tutte le pareti divisorie interne, a eccezione di quella che divide il garage dallo studio, si interrompono a una quota di 2,20 m, senza arrivare sino al soffitto per non creare una completa separazione delle stanze. I bagni sono però isolati da controsoffitti in legno di pino.

Info
  • Progetto: 1972 - 1975
  • Esecuzione: 1972 - 1975
  • Committente: Toni Follina
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Casa unifamiliare
  • Destinazione attuale: Casa unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giorgio Caloisi Progetto strutturale Progetto NO
Francesco Cappellotto Collaboratore Progetto NO
Toni Follina Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.tonifollina.com/siteon/ SI
Rino Poletti Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: Calcestruzzo armato, acciaio
  • Materiale di facciata: Calcestruzzo
  • Coperture: Calcestruzzo armato, coppi
  • Serramenti: Acciaio e legno di rovere
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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La scelta di questo impianto tipologico, oltre a ricordare a Follina la visita giovanile ai chiostri del convento veneziano di San Francesco del Deserto, è funzionale all'inserimento nel contesto, circondato da abitazioni e privo di particolari caratteristiche paesaggistiche. Le facciate esterne sono infatti costituite da muri continui in calcestruzzo a vista, interrotti solo sporadicamente da aperture, mentre quelle verso il patio all'interno sono interamente composte da vetrate a tutta altezza. Si viene così a creare nel patio un ambiente naturale privato, fruibile come estensione della casa durante la stagione estiva e contemplabile dall'interno durante l'inverno.
La struttura portante dell'abitazione è in calcestruzzo armato e putrelle di acciaio. Lungo il perimetro corre il muro portante in calcestruzzo sul quale poggia direttamente la falda del tetto, inclinato verso il patio interno. Qui, per ricavare le grandi vetrate continue del patio, la copertura è sorretta da un cordolo in calcestruzzo poggiante su travi IPE in acciaio a loro volta incernierate a otto montanti in profilati metallici HE180. Essi sono posizionati lungo gli assi della griglia ortogonale, esattamente a 1,20 metri dai punti di intersezione di detti assi. 
La copertura a quattro falde spioventi verso il patio ricorda l'impluvium presente nell'atrio della domus romana antica. In origine le solette in calcestruzzo armato delle falde erano coperte solamente da una guaina ma, a causa del rapido deterioramento di essa e dell'insufficiente isolamento termico fornito, è stato successivamente posato un manto in coppi.
All'estrema sinistra del prospetto est è presente una meridiana incisa direttamente nel calcestruzzo, elemento talmente ricorrente nella produzione di Follina da risultare quasi una firma. Inoltre, a contrastare con la composizione prevalentemente orizzontale della casa, sono due canne fumarie cilindriche, l'una in acciaio sul prospetto sud, l'altra in cemento sul prospetto est, le quali si ergono isolate, benché a soli 30 cm dal muro, oltrepassando il colmo del tetto.
Le quattro ali dell'abitazione sono adibite a funzioni diverse. Al centro della ala est è aperto un grande androne quale ambiente di collegamento tra il giardino esterno e il patio interno. Attraverso di esso si accede anche ai due ingressi principali dell'abitazione. Nell'ala sud si trovano gli ambienti della zona giorno, un ampio salotto e la cucina. Nell'ala nord è ricavato lo studio professionale di Toni Follina e un garage; al di sotto di essi si trova l'interrato. Nell'ala ovest, infine, si trova la zona notte, le camere da letto e i servizi. Tutte le pareti divisorie interne, a eccezione di quella che divide il garage dallo studio, si interrompono a una quota di 2,20 m, senza arrivare sino al soffitto per non creare una completa separazione delle stanze. I bagni sono però isolati da controsoffitti in legno di pino.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
OAC Scultura Scultura lapidea Nino Cassani
OAC Dipinto Alberi Toni Follina
OAC Scultura Scultura lignea Sandro Battistin Legno
OAC Dipinto Affresco Paolo Scarpa


Note

Schedatore: Cristiano Guarneri Immagini: Elena Svalduz (salvo ove indicato diversamente)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1980 Una casa quadrata Rustico veneto n. 1 19 No
Calzavara F. 1983 Casa unifamiliare a Nervesa della Battaglia L'Architettura cronaca e storie Roma 327 Si
Mantese Eleonora (a cura di) 1988 Toni Follina: progetti e architetture, 1965-1987 Electa Milano 54-61 No
1988 Casa Follina + PIazzetta del Municipio di Nervesa A+U: a monthly journal of world architecture and urbanism n. 3 Tokyo 78 No
Borsato Claudio et alii (a cura di) 1989 Quale architettura all'interno della prassi, Catalogo della mostra (Treviso, Palazzo dei Trecento, 13-27 maggio 1989) Arsenale Editrice Venezia 21 No
Polano Sergio, Mulazzani Marco (a cura di) 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 208-209 No
1992 Follina House [Casa Follina] A+U: a monthly journal of world architecture and urbanism n. 12 Tokyo 76-81 Si
Cannatà M., Fernandes F. 2003 Casa a patio Abitare n. 430 Milano 68-73 Si
Sala Carlo, Stringa Nico (a cura di) 2010 Toni Follina: (un)changing community Biennale di Venezia-Regione del Veneto Venezia No
Longhi Davide 2012 Novecento: architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 837 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta e sezione Pianta e sezione
Prospetti Prospetti
Spaccato prospettico Spaccato prospettico
Prospetto est Prospetto est
Patio, vista verso est Patio, vista verso est
Patio, vista verso nord Patio, vista verso nord
Portico Portico
Il portico visto dal patio Il portico visto dal patio

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 18/04/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021