Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

UFFICI E STABILIMENTI SILE

Scheda Opera

  • Corpo uffici, pianta pian terreno (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
  • Planimetria generale (da Bulegato, Mulazzani 2002, 36)
  • Corpo uffici, pianta piano primo (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
  • Corpo uffici, pianta piano secondo (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
  • Corpo uffici, prospetto nord (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
  • Corpo uffici, prospetto sud (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
  • Corpo uffici, prospetto est (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
  • Corpo uffici, prospetto ovest (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
  • Corpo uffici, sezione trasversale (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
  • Corpo uffici, prospetto sud, dettaglio della torre con la meridiana di Toni Benetton (da Mantese 1998, 138)
  • Corpo uffici, prospetto sud (Mantese 1998, 147)
  • Corpo uffici, prospetto nord visto dal Sile (Mantese 1998, 146)
  • Corpo uffici, angolo nord-est (da Mantese 1998, 143)
  • Corpo uffici, la passerella di collegamento al parcheggio (da Mantese 1998, 143)
  • Corpo uffici, dettaglio della vetrata della sala conferenze al pian terreno (da Mantese 1998, 144)
  • Corpo uffici, interno, primo piano (da Mantese 1998, 139)
  • Corpo uffici, interno, sala esposizione al pian terreno (da Mantese 1998, 139)
  • Il Sile visto dal tetto del corpo uffici (da Mantese 1998, 146)
  • Comune: Casier
  • Denominazione: UFFICI E STABILIMENTI SILE
  • Indirizzo: Via Principale N. 41
  • Data: 1965 - 1972
  • Tipologia: Edifici per attività produttive
  • Autori principali: Paolo Bandiera
Descrizione

Il complesso produttivo delle caldaie Sile S.p.A. sorge in un lotto compreso tra un'ansa del fiume omonimo e la strada provinciale 67, sull'area di un ex cantiere navale dove già nel secondo dopoguerra Primo Secco aveva impiantato una fabbrica di caldaie. Sergio Secco, una volta succeduto al padre Primo nella guida dell'azienda, commissionò allo studio Bandiera e Facchini un piano di espansione dell'azienda su questa vasta area lungo il fiume. Il progetto fu preparato anche tramite un viaggio negli Stati Uniti che Sergio Secco e l'amico Umberto Facchini affrontarono per visitare fabbriche e uffici dei grandi maestri, come la Johnson a Racine di Wright o il Seagram Building a New York di Mies van der Rohe.
Attraverso l'imbonimento di parte dell'alveo del fiume per recuperare una porzione di terreno, si pervenne a dar forma a un lotto bipartito da un braccio del fiume. A est, su di una striscia di terreno che segue l'andamento concavo della riva, si situò l'ingresso, l'edificio per gli uffici tecnici e amministrativi, parallelo alla strada, e il parcheggio; a ovest, su di un promontorio circondato dal Sile su tre lati, gli stabilimenti per la produzione e lo stoccaggio. Tra queste due aree si inseriva, perpendicolarmente alla strada, l'edificio per la mensa e la centrale degli impianti. La disposizione dei singoli edifici del complesso fu concepita con criteri urbanistici, così come la realizzazione degli stessi, attuata in diverse fasi a partire dal blocco degli uffici.
Lo stretto rapporto con il fiume contribuisce a dar forma al complesso non solo a livello planimetrico ma anche negli alzati. Per consentire il deflusso di eventuali piene del Sile gli stabilimenti e i percorsi carrabili sono rialzati rispetto all'originale piano di campagna, mentre l'edificio per gli uffici - il più vicino all'acqua - e i percorsi pedonali che ad esso conducono si elevano su pilastri in cemento armato. In tal modo il corpo uffici assume quasi l'aspetto di una nave cui si accede tramite due pontili, il primo con andamento sud-nord per chi arrivi dall'ingresso, il secondo con andamento est-ovest per chi giunga dal parcheggio.
La struttura dell'edificio per gli uffici è composta due file parallele da pilastri in cemento armato che poggiano direttamente sui pali di fondazione. Questa soluzione strutturale consente la massima libertà nella composizione planimetrica dei vari piani. Anche i tamponamenti sono in calcestruzzo esternamente lasciato a vista, segnato dai casseri in assi di legno di 10-12 cm.
Sviluppato su tre piani fuori terra, il prospetto del corpo uffici è dominato dalla torre posta sulla testata occidentale. Essa contiene il vano scale che collega i vari piani ma, grazie alla sua posizione baricentrica rispetto al lotto, costituisce il fulcro di tutto il complesso. Illuminata dall'alto per facilitare l'orientamento, reca l'insegna con il logotipo dell'azienda, la cui "S" di Sile ricalca il profilo dell'ansa del fiume su cui la fabbrica si trova, e una meridiana forgiata dallo scultore Toni Benetton e installata nel 1983.
L'ingresso si trova proprio ai piedi della torre. Il piano terra si sviluppa secondo una pianta libera: frazionato in diversi ambienti da tamponamenti che ricalcano il passo dei pilastri portanti, vi sono ricavati spazi di rappresentanza, di attesa e le sale riunioni. I due piani superiori, aggettanti rispetto al piano terra in modo da fungere da tettoia anche per le passerelle dei percorsi pedonali, hanno invece una pianta più rigidamente rettangolare e accolgono, in un'unica stanza "open space", gli ambienti di lavoro. Questi ultimi sono illuminati da finestre a nastro con serramenti in ferro trafilato verniciato di blu estese lungo tutti i prospetti nord e sud. L'ultimo piano riceve illuminazione aggiuntiva da due file di lucernari circolari sulla copertura, disposti in cinque raggruppamenti da tre seguendo il ritmo imposto dai pilastri portanti.
Sebbene il calcestruzzo lasciato a vista conferisca una certa uniformità all'edificio, si trova anche un uso attento del colore nei dettagli esterni e decisamente più esteso negli interni. Oltre agli infissi e ai parasole blu, i pluviali sono rivestiti di vernice laccata rossa, la stessa che all'interno caratterizza le finiture in ferro - pannelli, ringhiere, corrimani. Negli uffici le murature sono intonacate in bianco o rasate a marmorino nero, i pavimenti sono in gres ceramico smaltato azzurro o in moquette pressata giallo zucca. Le pedate dei gradini nelle scale sono in pietra Aurisina grigia con battipiede metallico.
Gli stabilimenti di produzione e stoccaggio consistono in due corpi edilizi di dimensioni cospicue, composti da moduli quadrati con copertura a volta a maglia quadra inclinata del tipo shed. Il corpo maggiore, a sud-ovest, è composto da un rettangolo di 6 x 8 moduli; il corpo minore, a nord-est, è invece formato da un quadrato di 5 x 5 moduli. Entrambi gli stabilimenti sono preceduti da un corpo edilizio esteso lungo ciascuno dei prospetti meridionali. I lucernari della copertura shed a volta sono tutti rivolti verso nord in modo da ottenere un illuminazione costante durante l'arco della giornata. I tamponamenti esterni degli stabilimenti sono in cotto a vista.
Anche il verde circostante ha seguito un piano preordinato nell'intento di mediare l'inserimento dell'architettura nel paesaggio e al contempo costituire una quinta gradevole all'ambiente di lavoro.

Info
  • Progetto: 1965 - 1972
  • Esecuzione: 1965 - 1972
  • Tipologia Specifica: Fabbrica di caldaie
  • Committente: Sile S.p.A. (Sergio Secco)
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Fabbrica di caldaie
  • Destinazione attuale: Fabbrica di caldaie
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Paolo Bandiera Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=58315 SI
Renato Bortoletto Progetto strutturale Progetto NO
Umberto Facchini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=58315 NO
Ufficio tecnico Sile S.p.A. Progetto Impianti Progetto NO
Zavan e Rizzon Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Calcestruzzo armato
  • Coperture: Shed voltati a maglia quadra in calcestruzzo armato
  • Serramenti: Ferro trafilato verniciato di blu

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Attraverso l'imbonimento di parte dell'alveo del fiume per recuperare una porzione di terreno, si pervenne a dar forma a un lotto bipartito da un braccio del fiume. A est, su di una striscia di terreno che segue l'andamento concavo della riva, si situò l'ingresso, l'edificio per gli uffici tecnici e amministrativi, parallelo alla strada, e il parcheggio; a ovest, su di un promontorio circondato dal Sile su tre lati, gli stabilimenti per la produzione e lo stoccaggio. Tra queste due aree si inseriva, perpendicolarmente alla strada, l'edificio per la mensa e la centrale degli impianti. La disposizione dei singoli edifici del complesso fu concepita con criteri urbanistici, così come la realizzazione degli stessi, attuata in diverse fasi a partire dal blocco degli uffici.
Lo stretto rapporto con il fiume contribuisce a dar forma al complesso non solo a livello planimetrico ma anche negli alzati. Per consentire il deflusso di eventuali piene del Sile gli stabilimenti e i percorsi carrabili sono rialzati rispetto all'originale piano di campagna, mentre l'edificio per gli uffici - il più vicino all'acqua - e i percorsi pedonali che ad esso conducono si elevano su pilastri in cemento armato. In tal modo il corpo uffici assume quasi l'aspetto di una nave cui si accede tramite due pontili, il primo con andamento sud-nord per chi arrivi dall'ingresso, il secondo con andamento est-ovest per chi giunga dal parcheggio.
La struttura dell'edificio per gli uffici è composta due file parallele da pilastri in cemento armato che poggiano direttamente sui pali di fondazione. Questa soluzione strutturale consente la massima libertà nella composizione planimetrica dei vari piani. Anche i tamponamenti sono in calcestruzzo esternamente lasciato a vista, segnato dai casseri in assi di legno di 10-12 cm.
Sviluppato su tre piani fuori terra, il prospetto del corpo uffici è dominato dalla torre posta sulla testata occidentale. Essa contiene il vano scale che collega i vari piani ma, grazie alla sua posizione baricentrica rispetto al lotto, costituisce il fulcro di tutto il complesso. Illuminata dall'alto per facilitare l'orientamento, reca l'insegna con il logotipo dell'azienda, la cui "S" di Sile ricalca il profilo dell'ansa del fiume su cui la fabbrica si trova, e una meridiana forgiata dallo scultore Toni Benetton e installata nel 1983.
L'ingresso si trova proprio ai piedi della torre. Il piano terra si sviluppa secondo una pianta libera: frazionato in diversi ambienti da tamponamenti che ricalcano il passo dei pilastri portanti, vi sono ricavati spazi di rappresentanza, di attesa e le sale riunioni. I due piani superiori, aggettanti rispetto al piano terra in modo da fungere da tettoia anche per le passerelle dei percorsi pedonali, hanno invece una pianta più rigidamente rettangolare e accolgono, in un'unica stanza "open space", gli ambienti di lavoro. Questi ultimi sono illuminati da finestre a nastro con serramenti in ferro trafilato verniciato di blu estese lungo tutti i prospetti nord e sud. L'ultimo piano riceve illuminazione aggiuntiva da due file di lucernari circolari sulla copertura, disposti in cinque raggruppamenti da tre seguendo il ritmo imposto dai pilastri portanti.
Sebbene il calcestruzzo lasciato a vista conferisca una certa uniformità all'edificio, si trova anche un uso attento del colore nei dettagli esterni e decisamente più esteso negli interni. Oltre agli infissi e ai parasole blu, i pluviali sono rivestiti di vernice laccata rossa, la stessa che all'interno caratterizza le finiture in ferro - pannelli, ringhiere, corrimani. Negli uffici le murature sono intonacate in bianco o rasate a marmorino nero, i pavimenti sono in gres ceramico smaltato azzurro o in moquette pressata giallo zucca. Le pedate dei gradini nelle scale sono in pietra Aurisina grigia con battipiede metallico.
Gli stabilimenti di produzione e stoccaggio consistono in due corpi edilizi di dimensioni cospicue, composti da moduli quadrati con copertura a volta a maglia quadra inclinata del tipo shed. Il corpo maggiore, a sud-ovest, è composto da un rettangolo di 6 x 8 moduli; il corpo minore, a nord-est, è invece formato da un quadrato di 5 x 5 moduli. Entrambi gli stabilimenti sono preceduti da un corpo edilizio esteso lungo ciascuno dei prospetti meridionali. I lucernari della copertura shed a volta sono tutti rivolti verso nord in modo da ottenere un illuminazione costante durante l'arco della giornata. I tamponamenti esterni degli stabilimenti sono in cotto a vista.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
OAC Scultura Meridiana "sine sole sileo", 1983 Toni Benetton Bronzo


Note

In occasione dell'installazione della meridiana di Toni Benetton nel 1983, la Sile S.p.A. ha finanziato la pubblicazione di "Sine sole sileo", a cura di Giovanni Flora e Andrea Zanzotto, Grafiche Zoppelli, Dosson 1984, pp. 28, Libro contenente versi di Zanzotto e disegni dello stesso Benetton. Schedatore: Cristiano Guarneri

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mantese Martino 1998 Architettura prima forma di comunicazione d'impresa Grafiche Vianello Ponzano (TV) 138-147 Si
Bulegato Fiorella, Mulazzani Marco (a cura di) 2002 Bandiera Facchini Bandiera. Quarant'anni di lavori in corso Grafiche Vianello Ponzano (TV) 34-41 Si
Longhi Davide 2012 Novecento: architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 780 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Corpo uffici, pianta pian terreno (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38) Corpo uffici, pianta pian terreno (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
Planimetria generale (da Bulegato, Mulazzani 2002, 36) Planimetria generale (da Bulegato, Mulazzani 2002, 36)
Corpo uffici, pianta piano primo (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38) Corpo uffici, pianta piano primo (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
Corpo uffici, pianta piano secondo (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38) Corpo uffici, pianta piano secondo (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
Corpo uffici, prospetto nord (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38) Corpo uffici, prospetto nord (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
Corpo uffici, prospetto sud (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38) Corpo uffici, prospetto sud (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
Corpo uffici, prospetto est (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38) Corpo uffici, prospetto est (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
Corpo uffici, prospetto ovest (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38) Corpo uffici, prospetto ovest (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
Corpo uffici, sezione trasversale (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38) Corpo uffici, sezione trasversale (da Bulegato, Mulazzani 2002, 38)
Corpo uffici, prospetto sud, dettaglio della torre con la meridiana di Toni Benetton (da Mantese 1998, 138) Corpo uffici, prospetto sud, dettaglio della torre con la meridiana di Toni Benetton (da Mantese 1998, 138)
Corpo uffici, prospetto sud (Mantese 1998, 147) Corpo uffici, prospetto sud (Mantese 1998, 147)
Corpo uffici, prospetto nord visto dal Sile (Mantese 1998, 146) Corpo uffici, prospetto nord visto dal Sile (Mantese 1998, 146)
Corpo uffici, angolo nord-est (da Mantese 1998, 143) Corpo uffici, angolo nord-est (da Mantese 1998, 143)
Corpo uffici, la passerella di collegamento al parcheggio (da Mantese 1998, 143) Corpo uffici, la passerella di collegamento al parcheggio (da Mantese 1998, 143)
Corpo uffici, dettaglio della vetrata della sala conferenze al pian terreno (da Mantese 1998, 144) Corpo uffici, dettaglio della vetrata della sala conferenze al pian terreno (da Mantese 1998, 144)
Corpo uffici, interno, primo piano (da Mantese 1998, 139) Corpo uffici, interno, primo piano (da Mantese 1998, 139)
Corpo uffici, interno, sala esposizione al pian terreno (da Mantese 1998, 139) Corpo uffici, interno, sala esposizione al pian terreno (da Mantese 1998, 139)
Il Sile visto dal tetto del corpo uffici (da Mantese 1998, 146) Il Sile visto dal tetto del corpo uffici (da Mantese 1998, 146)

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 10/04/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021