Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PADIGLIONE DELLA COREA

Scheda Opera

  • fronte principale
  • planimetria generale
  • vista d'insieme
  • corpo cilindrico
  • dettaglio
  • dettaglio struttura
  • ingresso principale
  • Comune: Venezia
  • Località: Castello
  • Denominazione: PADIGLIONE DELLA COREA
  • Indirizzo: Giardini della Biennale, Castello, Venezia
  • Data: 1994 - 1996
  • Tipologia: Padiglioni espositivi
  • Autori principali: Seok Chul Kim
Descrizione

Quello della Corea è l'ultimo tra i padiglioni costruiti all'interno dei Giardini della Biennale.
L'edificio sorge appoggiato in parte ad un pendio artificiale nei pressi del Padiglione della Germania e del Giappone. Ingloba un piccolo edificio cubico in mattoni risalente agli anni '30 dello scorso secolo.
Piuttosto che regolari spazi bianchi gli architetti, Seok Chul Kim e Franco Mancuso, hanno scelto forme, colori e materiali differenti. Anche se con le sue forme sinuose e l'esile struttura in acciaio ricorda una moderna casa di vacanza, allo stesso tempo il padiglione non manca di metafore architettoniche rispecchiando le caratteristiche dell'identità nazionale. Nel 2005, la copertura piana viene resa accessibile attraverso le due rampe di scale, una esterna e l'altra interna. Al piano terra una vetrata a tutta altezza corre lungo tutto il perimetro dell'edificio.

Info
  • Progetto: 1994 - 1996
  • Esecuzione: 1994 - 1996
  • Tipologia Specifica: padiglione espositivo
  • Committente: Governo della Corea
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: museale
  • Destinazione attuale: museale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Seok Chul Kim Progetto architettonico Progetto SI
Franco Mancuso Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: acciaio
  • Materiale di facciata: pannellatura in legno e vetro
  • Serramenti: acciaio, vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono

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Piuttosto che regolari spazi bianchi gli architetti, Seok Chul Kim e Franco Mancuso, hanno scelto forme, colori e materiali differenti. Anche se con le sue forme sinuose e l'esile struttura in acciaio ricorda una moderna casa di vacanza, allo stesso tempo il padiglione non manca di metafore architettoniche rispecchiando le caratteristiche dell'identità nazionale. Nel 2005, la copertura piana viene resa accessibile attraverso le due rampe di scale, una esterna e l'altra interna. Al piano terra una vetrata a tutta altezza corre lungo tutto il perimetro dell'edificio.
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La pianta dell'edificio è materiale prodotto dagli studenti dello Iuav durante il corso di Rilievo dell'Architettura (docente prof. G. D'Acunto).

Fotografie di I. Forti
Scheda a cura di I. Friso
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Dal sito http://vincoliinretegeo.beniculturali.it non emergono vincoli di alcun tipo applicati all'architettura. La pianta dell'edificio è materiale prodotto dagli studenti dello Iuav durante il corso di Rilievo dell'Architettura (docente prof. G. D'Acunto). Fotografie di I. Forti Scheda a cura di I. Friso

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mulazzani Marco 2004 I padiglioni della Biennale di Venezia Electa Milano No
Di Martino Enzo 2005 The history of the Venice Biennale, 1895-2005: visual arts, architecture, cinema, dance, music, theatre Papiro Arte Venezia No
Longhi Davide 2012 Novecento. Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 164 No
Chia Samantha 2019 Il Padiglione Coreano a Venezia: una questione identitaria in Portinari Stefania, Stringa Nico (a cura di) Storie della Biennale di Venezia Cà Foscari Venezia 399-414 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
fronte principale fronte principale
planimetria generale planimetria generale
vista d'insieme vista d'insieme
corpo cilindrico corpo cilindrico
dettaglio dettaglio
dettaglio struttura dettaglio struttura
ingresso principale ingresso principale

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: IUAV Venezia - Dipartimento di Storia dell'Architettura
Responsabile scientifico: Francesco Dal Co


Scheda redatta da Roberta Martinis, Matteo D'Ambros, Luka Skansi
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 01/02/2023

Revisori:

Menzietti Giulia 2021