VILLA PEDERZOLI
Scheda Opera
- Comune: Bardolino
- Località: Cavazzocca
- Denominazione: VILLA PEDERZOLI
- Indirizzo: Strada del Barum N. 9
- Data: 1969 - 1971
- Tipologia: Abitazioni unifamiliari
- Autori principali: Angelo Mangiarotti
Descrizione
L'edificio fa parte di una serie di quattro opere progettate da Angelo Mangiarotti nel Veronese per l'imprenditore Giancarlo Pederzoli. Proprietario di concessionari d'automobili, Pederzoli commissionò a Mangiarotti un primo capannone per la concessionaria a Domegliara di Sant'Ambrogio di Valpolicella (1967-69), l'abitazione di famiglia a Bardolino (1969-71), il villaggio turistico di Parco Murlongo (1970-72) e infine un secondo capannone a Bussolengo (1979).
Villa Pederzoli sorge su un lotto di forma trapezoidale disposto su un pendio rivolto a ovest che corre parallelo alla costa del lago di Garda. Distante poco meno di 400 metri dal litorale, il terreno gode, grazie alla sua posizione sopraelevata, di una vista sul lago. Prima di comperare questo lotto, Pederzoli aveva acquistato un altro terreno più a nord, sempre nel comune di Bardolino, ma insoddisfatto per la posizione di quest'ultimo, lo vendette a Ottolenghi, il quale poi vi fece costruire la casa progettata da Carlo Scarpa.
La pianta si sviluppa liberamente sulla base di due assi ortogonali orientati quasi esattamente secondo i punti cardinali. Si ottengono così quattro bracci che si protendono verso il paesaggio circostante fatto, oltre che dallo specchio del lago, di colline coperte di cipressi, ulivi e vigneti. A sud e a ovest si sviluppa la zona giorno, a est si trova invece la zona notte mentre verso nord si estende un vasto portico. L'ingresso è posto a monte, verso est, e immette in un atrio, uno spazio centrale che è il fulcro distributivo della casa. Verso sud si accede alla cucina e quindi alla sala da pranzo, verso ovest si trova il soggiorno preceduto da un camino posto anch'esso, come nella tradizione wrightiana, al centro della casa, infine verso est, cioè alle spalle per chi entra in casa, si apre la zona notte, composta di una camera matrimoniale, due camere per i bambini e due bagni. Poste come diaframma tra l'atrio e il camino, si trovano le scale che conducono al piano superiore dove si trova uno studio e un salottino affacciato sul soggiorno sottostante a doppia altezza. Da queste stanze si accede alle ampie terrazze ricavate sui tetti piani di tutta l'abitazione.
La struttura portante dell'abitazione è costituita da un'intelaiatura di putrelle metalliche utilizzate sia come montanti, sia come travi. I tamponamenti variano a seconda degli ambienti: nel soggiorno e nella sala da pranzo le vetrate con serramenti in legno di hemlock sono nettamente prevalenti, mentre nella zona notte sulle bucature prevalgono i tamponamenti in muratura rivestita di intonaco a marmorino.
Anche all'interno le pareti sono in marmorino e i soffitti sono rivestiti in rasatura di polvere di pietra di Vicenza. Le terrazze esterno sono pavimentate con lastre di pietra di Nanto mentre i pavimenti interni sono in terrazzo alla veneziana di tipo tradizionale con impasto a base di polvere di mattoni.
La progettazione di Mangiarotti s'è estesa a ogni dettaglio dell'edificio compreso l'arredamento.
A parte l'intelaiatura metallica della struttura, i materiali impiegati sono dunque di tipo tradizionale. Tuttavia la nitidezza del marmorino, unitamente ai volumi puri protesi nello spazio, conferiscono all'edificio l'aspetto più tipico dell'architettura razionalista.
Info
- Progetto: 1969 - 1971
- Esecuzione: 1969 - 1971
- Committente: Giancarlo Pederzoli
- Proprietà: Nessuna opzione
- Destinazione originaria: Abitazione monofamiliare
- Destinazione attuale: Abitazione monofamiliare
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Giulio | Ballio | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
Giulio | Ballio | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
Giovanni | Colombo | Collaboratore | Progetto | NO | ||
Angelo | Mangiarotti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19474 | SI |
Alberto | Vintani | Collaboratore | Progetto | NO |
- Strutture: Putrelle metalliche
- Materiale di facciata: Intonaco a marmorino, vetrate
- Serramenti: Legno di hemlock
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
L'edificio, all'angolo tra via Monte Noal e Pigno e Strada del Barum, si trova al confine tra i comuni di Bardolino e Lazise. Il terreno su cui è costruito, come via Monte Noal e Pigno, rientra nel comune di Bardolino, mentre Strada del Barum, al numero 9 della quale si trova l'ingresso all'edificio, è invece sito nel comune di Lazise. Disegni e immagini da Bega 1971 Schedatore: Cristiano Guarneri
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Bega Melchiorre et al. | 1971 | Orientamenti moderni nell'edilizia. Ville italiane | Milano | No | ||
Bona Enrico Davide | 1988 | Mangiarotti | Sagep | Genova | 46 | No |
Bona Enrico Davide | 1990 | Angelo Mangiarotti: il processo del costruire | Electa | Milano | 66-67 | No |
Cegan Carlo Alberto, Vignolo Alberto (a cura di) | 2009 | L'architettura vista dalla parte del committente: il caso Pederzoli | Architetti Verona n. 83 | Verona | 106-110 | No |
Burkhardt François (a cura di) | 2010 | Angelo Mangiarotti: opera completa / complete works | Motta architettura | Milano | 150-157 | Si |
Longhi Davide | 2012 | Novecento: architetture e città del Veneto | Il Poligrafo | Padova | 948 | Si |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
---|---|
Fondazione Angelo Mangiarotti | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Angelo Mangiarotti | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il VenetoTitolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz
Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 22/03/2024
Revisori:
Menzietti Giulia 2021