GALLERIA ALTINIA

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    [informazioni_architettoniche] => Agli inizi del 1960, Carlo Scarpa e Luciano Gemin sono chiamati a portare a compimento un edificio per appartamenti in una zona del centro storico di Treviso totalmente ricostruita in seguito ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. L'edificio sorge in via Roma, a pochi metri dall'edificio per appartamenti e uffici di Giuseppe Samonà. Si tratta della prima collaborazione tra i due architetti che, nel corso dei due decenni successivi, avranno occasione di lavorare ancora assieme a Treviso ma anche a Gemona, dove Gemin porterà a compimento i progetti di Scarpa dopo l'improvvisa morte di quest'ultimo nel 1978.
I due architetti progettano un ingresso che attraversa completamente da ovest a est l'intero lotto su cui è costruito l'edificio. Chiudendo con una struttura in acciaio di lucernari scatolari in vetro il cortile interno del palazzo, di forma triangolare con un lato curvo, creano così una sorta di strada interna, naturale prosecuzione della via pubblica. Ad accentuare questa sensazione è la pavimentazione, composta di porfido a cubetti con fasce di pietra d'Istria a ricordare il selciato storico.
Ai lati di questa strada interna si aprono ampie vetrine rette da infissi metallici dal raffinato disegno. Le brevi porzioni murarie sono ricoperte da intonaco a marmorino rosso. Al di sopra delle vetrine dei negozi si stende una balconata. Un'altra soluzione raffinata è costituita dalla vasca d'acqua che nasconde la rampa di accesso all'autorimessa sotterranea.
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    [note] => La Galleria Altinia non figura né nella bibliografia storica, né in quella più recente sull'opera di Carlo Scarpa. La partecipazione di Scarpa alla progettazione della Galleria Altinia con Luciano Gemin è emersa in seguito alla mostra "Scarpa-Gemin: una ricostruzione a Gemona" (Comune di Gemona, 11 giugno - 27 agosto 2006), che oltre a ricostruire le vicende relative al progetto per la Banca Popolare di Gemona, elaborato da Gemin in base a schizzi di Scarpa dopo la morte del maestro, ha messo a fuoco le collaborazioni tra i due a Treviso, come nel restauro di Ca' dei Carraresi, nell'irrealizzato progetto di restauro per il Museo di Santa Caterina o nell'allestimento di mostre.

Schedatore: Cristiano Guarneri
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