QUARTIERE DELLA PRODUTTIVITA'

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    [informazioni_architettoniche] => Il complesso del Quartiere della Produttività sorge in adiacenza al Quartiere del Sole (alla periferia nord-ovest di Vicenza) delimitato dalla Strada Statale del Pasubio che da esso lo separa. Il progetto - coevo a quello del Villaggio del Sole - vede come capogruppo Ignazio Gardella, che articola gli edifici seguendo i dettami della Garden City di Howard: alloggi radi e immersi nel verde, in cui la privacy è la caratteristica più piacevole, poichè rende la qualità di vita simile a quella che si raggiunge vivendo nelle campagne. Le abitazioni (uni e bifamiliari), in linea, tutte rigorosamente a due, max tre piani, si sviluppano lungo un asse centrale pedonale - via della Produttività - che attraversa tutto il quartiere e sono organizzate attorno a cortili interni che definiscono una serie di percorsi, che da pubblici diventano privati. L'accesso alle residenze avviene dal lato opposto, dove si trovano anche gli orti privati. Ogni appartamento gode di un giardinetto privato al quale si accede da una grande vetrata ad arco ribassato e ad ogni famiglia è affidata la cura di un piccolo orto. 
La disposizione planimetrica dei blocchi, alcuni più arretrati rispetto agli altri, crea movimento alle facciate lungo l'asse centrale. E infatti circa alla metà del percorso una piccola piazza diventa luogo di aggregazione tra gli abitanti del quartiere, grazie anche alla presenza di alcuni locali ad uso commerciale che affacciano su di essa.
La struttura degli edifici è in muratura con mattoni a faccia a vista, solaio in laterocemento e una copertura a doppia falda con manto in coppi. 
Il complesso era costituito da edifici residenziali e da un asilo.  
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    [note] => Il complesso fu costruito grazie ai fondi per l'innovazione edilizia previsti dal Piano Marshall.
A oggi l'asilo è stato trasformato e ospita la sede del gruppo degli Alpini.
Il villaggio consta di 112 appartamenti più 3 negozi-uffici e si sviluppa tra via Brigata Regina, della Produttività, Grandi, Toniolo, Buozi e Brigata Toscana.
Nel corso degli anni sono stati fatti numerosi interventi per la salvaguardia del manufatto che, per la maggior parte dei casi, non han conservato le caratteristiche originali previste dall'architetto: quasi tutti gli infissi originali in ferro verniciato di nero sono stati sostituiti dai più moderni in alluminio, assecondando per lo più le esigenze economiche dei proprietari piuttosto che la salvaguardia del bene architettonico; gran parte dei giardini privati sono stati pavimentati con lastre di graniglio o con lastre in cotto perdendo così il presupposto originario dell'edificio.

Dal sito http://vincoliinretegeo.beniculturali.it non emergono vincoli di alcun tipo assoggettati al Quartiere della Produttività.

Disegni di L. Costa.
Foto di I. Friso.
Scheda a cura di I. Friso.  
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