SEDE CENTRALE DELLA LEGA NAZIONALE DELLE COOPERATIVE
Scheda Opera
- Comune: Roma
- Località: Nomentano
- Denominazione: SEDE CENTRALE DELLA LEGA NAZIONALE DELLE COOPERATIVE
- Indirizzo: Via Giuseppe Antonio Guattani N. 9
- Data: 1954 - 1957
- Tipologia: Edifici per uffici
- Autori principali: Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia
Descrizione
Nel progetto della sede nazionale della Lega Nazionale delle Cooperative a Roma, la linea di ricerca della “Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia” è denunciata con grande evidenza. Il rifiuto di ogni elemento grazioso, il porre ostentatamente la costruzione al centro dell’interesse, l’uso di materiali in vista, la durezza della soluzione complessiva ne fanno un esempio collegato alle coeve esperienze brutaliste dell’architettura europea. L’edificio è formato da due corpi principali di forma trapezoidale e da un corpo centrale di collegamento. E’ costituito, ai livelli superiori, da cinque piani di uffici, ed al piano terreno dagli ambienti di rappresentanza. La struttura è interamente realizzata in cemento armato ed il suo disegno rappresenta l’elemento chiave del progetto. I due corpi sono sostenuti da quattro file di sei pilastri poggianti su un solaio rigido a travi incrociate che ripartisce gli sforzi su sei grandi pilastri di base: in questa maniera il piano terreno è libero di ospitare gli ambienti della sala riunioni e degli atri d’ingresso. Le tamponature esterne sono realizzate in mattoni sabbiati a mano, disposti secondo un disegno che sottolinea i forti chiaroscuri della facciata determinati dal sensibile aggetto delle membrature verticali.
Info
- Progetto: 1954 -
- Esecuzione: 1954 - 1957
- Committente: Lega Nazionale delle Cooperative
- Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Cooperativa | Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.bibliotecapanizzi.it/in-panizzi/archivi/fondi-speciali/archi-architettura/#accordion-header-1 | SI |
Ennio | Barbieri | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Silvano | Gasparini | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Aldo | LIgabue | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Antonio | Pastorini | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.bibliotecapanizzi.it/in-panizzi/archivi/fondi-speciali/archi-architettura/#accordion-header-3 | NO |
Osvaldo | Piacentini | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://archiviopiacentini.it/chi-siamo/ | NO |
Athos | Porta | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Eugenio | Salvarani | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Franco | Valli | Progetto architettonico | Progetto | NO |
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: cortina di mattoni
- Coperture: piana
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Nasce nel 1947 come “Studio cooperativo di costruzioni civili” da un’idea di architetti e ingegneri reggiani studenti del Politecnico di Milano: Antonio Pastorini, Osvaldo Piacentini, Aldo Ligabue, Eugenio Salvarani, Athos Porta, Silvano Gasparini, Franco Valli, Ennio Barbieri, Antonio Rossi, a cui si sono aggiunti nel 1961 in forma continuativa Ermanno Grasselli e Paolo Voltolini, fondano le basi etiche e culturali dello studio. Dal 1952 cambia nome in “Cooperativa Architetti e Ingegneri”, diventando la prima e unica, formata da professionisti, operativa in Italia fino agli anni Settanta. Solo allora prende il nome di “Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia” per differenziarsi dalle altre iniziative simili che stavano nascendo in quel periodo. La Cooperativa è stata per lungo tempo un esempio significativo del lavoro di gruppo nel campo della progettazione architettonica. La forma cooperativa viene intesa come espressione di reciproca fiducia e mutuo sostegno e rifiuta le iniziative di natura individuale ed offre, come atteggiamento verso il lavoro, le maggiori e più sperimentate possibilità: ampia collaborazione, integrazione ed organizzazione del lavoro, compartecipazione di tutti alle responsabilità collettive della società, concezione del lavoro come prodotto collettivo. Alla base di questa scelta professionale c’è anche, oltre una precisa volontà d’impegno sociale, il rifiuto di ogni formalismo, il recupero delle valenze legate alla capacità artigianali delle maestranze edili, il proposito di assumere una completa padronanza del processo costruttivo per liberarne tutte le potenzialità espressive. La CAIRE si è imposta nella cultura architettonica italiana con alcuni progetti realizzati tra il 1954 e il 1970, pubblicati sulle più importanti riviste specializzate nazionali ed estere, premiate con medaglie d’oro e menzioni dell’Istituto Nazionale di Architettura e con la medaglia d’oro della Provincia di Reggio Emilia per l’Architettura (1962). Fra queste si possono ricordare il concorso per la stazione di Napoli del 1954, il concorso nazionale per il quartiere Saint Gobain di Pisa che ebbe il 1° premio urbanistico ed architettonico, la sede della Camera di Commercio a Reggio Emilia in Palazzo Scaruffi nel 1955, la progettazione dei quartieri residenziali INA-CASA a Modena (Sant'Agnese, 1957-1965) e a Bologna (San Donato, 1963) ed il progetto della sede nazionale della Lega delle Cooperative in via Guattami a Roma.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Donatelli Romolo | 1956 | Opere della Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia. Uffici in Via Guattani a Roma (in costruzione) | L'Architettura. Cronache e Storia n. 6 | 849 | Si | |
Coromaldi Quaroni Marcella | 1958 | Una Palazzina per Uffici a Roma | L'Architettura. Cronache e Storia n. 38 | 514-523 | Si | |
Rossi Piero Ostilio | 1984 | Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1984 (I ed.) | Laterza | Roma-Bari | Scheda n. 107 | Si |
Rossi Piero Ostilio | 1991 | Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1991 (II ed.) | Laterza | Roma-Bari | Scheda n. 104 | Si |
Rossi Piero Ostilio | 2000 | Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2000 (III ed.) | Laterza | Roma-Bari | Scheda n. 104 | Si |
Rossi Piero Ostilio | 2012 | Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) | Laterza | Roma-Bari | Scheda n. 104 | Si |
Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il LazioTitolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi
Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 28/02/2025
Revisori:
Alberto Coppo 2021