Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

STABILIMENTO ELMAG

Scheda Opera

  • Introini, Marco - 2015
  • Introini, Marco - 2015
  • Introini, Marco - 2015
  • Introini, Marco - 2015
  • Comune: Monza
  • Denominazione: STABILIMENTO ELMAG
  • Indirizzo: Viale Elvezia 35
  • Data: 1964 - 1964
  • Tipologia: Edifici per attività produttive
  • Autori principali: Angelo Mangiarotti
Descrizione

L'edificio, destinato a esposizione, impianti produttivi e uffici della ditta ELMAG, è realizzato con strutture integralmente prefabbricate in cemento armato precompresso, dimensionate per poter essere trasportate su camion e da lì montate direttamente in sito, senza essere stoccate in cantiere.
Le strutture sono di tre tipi: trave, pilastro e tegolo di copertura che, assemblati, danno origine a un volume composto da dieci identiche campate per le quali era previsto, già nel progetto di Mangiarotti, un eventuale e successivo ampliamento da attuarsi applicando lo stesso schema costruttivo.
La trave, lunga quattordici metri e larga un metro e dieci centimetri, ha una sezione trasversale sagomata secondo le linee di forza generate dai carichi; il profilo del pilastro, invece, è segnato da un capitello pentagonale a sbalzo di un metro su due lati, calcolato per alloggiare sia la trave, sia la via di corsa di carroponte; il tegolo di copertura, piano e di dimensioni pari a 1.60x8.0 metri, è pensato per poter essere sostituito da lucernai di pari misura in fibropoliestere come effettivamente avvenuto in otto moduli, posizionati lungo la mezzeria delle campate centrali.
Completano l'edificio le facciate esterne, realizzate con vetrate continue in metallo - poste in corrispondenza delle aree espositive e degli uffici - e pannelli prefabbricati in lamiera grecata in acciaio, con isolamento già inserito.

Info
  • Progetto: 1964 - 1964
  • Esecuzione: 1964 - 1964
  • Committente: ELMAG Spa
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: destinazione originaria
  • Destinazione attuale: esposizione/ produzione/ ufficio
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Angelo Mangiarotti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19474 SI
Alessandro Sbriscia Fioretti Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: travi, pilastri e tegoli in cemento armato precompresso e prefabbricato
  • Materiale di facciata: vetrate continue in vetro e acciaio; pannelli in acciaio grecato, con isolamento interno
  • Coperture: piana, non praticabile
  • Serramenti: in alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Le strutture sono di tre tipi: trave, pilastro e tegolo di copertura che, assemblati, danno origine a un volume composto da dieci identiche campate per le quali era previsto, già nel progetto di Mangiarotti, un eventuale e successivo ampliamento da attuarsi applicando lo stesso schema costruttivo.
La trave, lunga quattordici metri e larga un metro e dieci centimetri, ha una sezione trasversale sagomata secondo le linee di forza generate dai carichi; il profilo del pilastro, invece, è segnato da un capitello pentagonale a sbalzo di un metro su due lati, calcolato per alloggiare sia la trave, sia la via di corsa di carroponte; il tegolo di copertura, piano e di dimensioni pari a 1.60x8.0 metri, è pensato per poter essere sostituito da lucernai di pari misura in fibropoliestere come effettivamente avvenuto in otto moduli, posizionati lungo la mezzeria delle campate centrali.
Completano l'edificio le facciate esterne, realizzate con vetrate continue in metallo - poste in corrispondenza delle aree espositive e degli uffici - e pannelli prefabbricati in lamiera grecata in acciaio, con isolamento già inserito.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 18
  • Particella: 5

Note

Il sistema disegnato per la ELMAG costituisce il capostipite di una serie di progetti pensati da Mangiarotti per ridurre la costruzione ad assemblaggio di elementi essenziali ed elementari, che risolvono il nodo dell'incastro tra strutture verticali e orizzontali. In particolare, questo modello - varato con il nome di FACEP FM - introduce una campata rettangolare in cui la trave ha dimensioni maggiori dell'elemento di copertura. Verrà poi riproposto da Mangiarotti con il sistema "U70", utilizzato per realizzare gli stabilimenti Unifor a Turate (1982) e gli impianti Lema ad Alzate Brianza (1969) e a Giussano (1990).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1966 Domus - Prefabbricazione. Una costruzione totalmente prefabbricata in officina Milano n. 444, novembre, pp. 2-7 Si
Bona E.D. (a cura di) 1980 Angelo Mangiarotti: il processo del costruire Milano Si
Nardi G. 1997 Angelo Mangiarotti Rimini Si
1998 Domus - Angelo Mangiarotti e Milano Milano n. 807, settembre, pp. 119-126 Si
Herzog T. 1998 Sistemi costruttivi di Angelo Mangiarotti Darmstadt Si
Finessi B. 2002 Su Mangiarotti. Architettura design scultura. 72 progetti, 227 inediti, 3 contributi critici Milano Si
Burkhardt F. (a cura di) 2010 Angelo Mangiarotti, opera completa Milano Si
Graf F./ Albani F. (a cura di) 2015 Angelo Mangiarotti. La tettonica dell'assemblaggio Mendrisio Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Introini, Marco - 2015 Introini, Marco - 2015
Introini, Marco - 2015 Introini, Marco - 2015
Introini, Marco - 2015 Introini, Marco - 2015
Introini, Marco - 2015 Introini, Marco - 2015

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Angelo Mangiarotti Visualizza
Fondazione Angelo Mangiarotti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani – DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 22/03/2024