Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

TORRE DEI SERVIZI TECNICI COMUNALI

Scheda Opera

  • Dettaglio facciata torre
  • Particolare facciata torre
  • Vista esterna
  • Vista da via Filippo Sassetti
  • Vista da via Giovanni Battista Pirelli
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: TORRE DEI SERVIZI TECNICI COMUNALI
  • Indirizzo: Via Giovanni Battista Pirelli N. 39
  • Data: 1955 - 1966
  • Tipologia: Edifici per uffici
  • Autori principali: Vittorio Gandolfi, Aldo Putelli, Renato Bazzoni, Luigi Fratino
Descrizione

La torre per uffici disegnata dal gruppo di Gandolfi è frutto di un concorso, bandito nel 1955 e aperto alla partecipazione di tutti gli architetti nazionali.
È costituita da due diversi corpi di fabbrica, disposti parallelamente e collegati da una manica comune: il primo è lo slanciato e sfaccettato grattacielo di ventisei piani fuori terra, in cui sono allocati gli uffici a minor afflusso di utenti; il secondo, di quattro livelli poggiati sopra un portico, è un volume a ponte che scavalca via Melchiorre Gioia, in cui si concentrano le funzioni aperte al grande pubblico.
La torre, che ha una pianta ad esagono allungato, presenta un piano tipo organizzato in due fasce: un corridoio centrale distribuisce da un lato gli spazi dedicati a uffici open space; dall'altro, ai servizi comuni al piano (scale, ascensori, bagni) e a uffici tradizionali. Il corpo a ponte, invece, presenta una pianta libera in cui servizi e collegamenti verticali sono disposti lungo l'asse di mezzeria.
Entrambi i volumi sono studiati a partire da una rigorosa applicazione del tema del modulo-base, in questo caso coincidente con la misura di 1,60 metri individuata per il minimo ingombro della singola scrivania e coincidente con l'ampiezza delle finestre in facciata. Raddoppiata, la lunghezza corrisponde al ritmo del sistema di montanti che irrigidisce il curtain-wall e funge da brie-soleil, mentre quadruplicata coincide con l'interasse dei pilastri in cemento armato che reggono il complesso.

Info
  • Progetto: 1955 - 1966
  • Esecuzione: 1955 - 1966
  • Committente: Comune di Milano
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Renato Bazzoni Progetto architettonico Progetto SI
Luigi Fratino Progetto architettonico Progetto SI
Vittorio Gandolfi Progetto architettonico Progetto SI
Aldo Putelli Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: curtain-wall in vetro e alluminio, schermato da brie-soleil sulle facciate sud, est e ovest
  • Coperture: piana, non praticabile
  • Serramenti: in alluminio anodizzato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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È costituita da due diversi corpi di fabbrica, disposti parallelamente e collegati da una manica comune: il primo è lo slanciato e sfaccettato grattacielo di ventisei piani fuori terra, in cui sono allocati gli uffici a minor afflusso di utenti; il secondo, di quattro livelli poggiati sopra un portico, è un volume a ponte che scavalca via Melchiorre Gioia, in cui si concentrano le funzioni aperte al grande pubblico.
La torre, che ha una pianta ad esagono allungato, presenta un piano tipo organizzato in due fasce: un corridoio centrale distribuisce da un lato gli spazi dedicati a uffici open space; dall'altro, ai servizi comuni al piano (scale, ascensori, bagni) e a uffici tradizionali. Il corpo a ponte, invece, presenta una pianta libera in cui servizi e collegamenti verticali sono disposti lungo l'asse di mezzeria. 
Entrambi i volumi sono studiati a partire da una rigorosa applicazione del tema del modulo-base, in questo caso coincidente con la misura di 1,60 metri individuata per il minimo ingombro della singola scrivania e coincidente con l'ampiezza delle finestre in facciata. Raddoppiata, la lunghezza corrisponde al ritmo del sistema di montanti che irrigidisce il curtain-wall e funge da brie-soleil, mentre quadruplicata coincide con l'interasse dei pilastri in cemento armato che reggono il complesso.
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Nel corso degli anni, sono state apportate numerose modifiche alla distribuzione degli uffici che hanno spesso comportato la rimozione dei materiali originariamente utilizzati per le finiture interne.
Sono inoltre stati eseguiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per adeguare il complesso alle nuove norme in materia di sicurezza e abbattimento della barriere architettoniche.
Molti dei piani della torre sono vuoti e inutilizzati in seguito al trasferimento degli uffici in una sede differente. Nel 2019 l'edificio è stato acquistato da COIMA Sgr all'interno di un più vasto programma di rifunzionalizzazione e riuso edilizio a Milano Porta Nuova. Il progetto di recupero, assegnato tramite un concorso internazionale nel 2021, è firmato da Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti e prevede anche la realizzazione di nuovi edifici. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

L'edificio nasce nel quadro del piano per il nuovo Centro Direzionale, avviato dal Comune di Milano negli anni Quaranta e a cui Gandolfi aveva partecipato insieme a Vittoriano Viganò e Vico Magistretti. Nel corso degli anni, sono state apportate numerose modifiche alla distribuzione degli uffici che hanno spesso comportato la rimozione dei materiali originariamente utilizzati per le finiture interne. Sono inoltre stati eseguiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per adeguare il complesso alle nuove norme in materia di sicurezza e abbattimento della barriere architettoniche. Molti dei piani della torre sono vuoti e inutilizzati in seguito al trasferimento degli uffici in una sede differente. Nel 2019 l'edificio è stato acquistato da COIMA Sgr all'interno di un più vasto programma di rifunzionalizzazione e riuso edilizio a Milano Porta Nuova. Il progetto di recupero, assegnato tramite un concorso internazionale nel 2021, è firmato da Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti e prevede anche la realizzazione di nuovi edifici.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 38 No
1965 Attualità Casabella n. 297 82 No
Morgan Giulio 1967 Palazzo degli uffici tecnici del Comune di Milano L'Architettura. Cronache e Storia n. 144 356-369 Si
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 326 No
Comune di Milano, Associazione interessi metropolitani (a cura di) 1992 Progeti per Milano. Concorso di idee per il polo direzionale-finanziario nell'area Garibaldi-Repubblica Abitare Segesta Milano No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 378-379 No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 122 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettaglio facciata torre Dettaglio facciata torre Alessandro Sartori - 2013
Particolare facciata torre Particolare facciata torre Alessandro Sartori - 2013
Vista esterna Vista esterna Alessandro Sartori - 2016
Vista da via Filippo Sassetti Vista da via Filippo Sassetti Alessandro Sartori - 2016
Vista da via Giovanni Battista Pirelli Vista da via Giovanni Battista Pirelli Alessandro Sartori - 2016
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2022