CHIESA DI SAN GABRIELE ARCANGELO IN MATER DEI

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    [indirizzo] => Via delle Termopili N. 7
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    [informazioni_architettoniche] => Il complesso di San Gabriele Arcangelo, sorto su iniziativa del Comitato Nuove Chiese per Milano a servizio delle aree intorno a viale Monza, è composto da due diversi corpi di fabbrica. Il primo, allineato lungo via delle Termopili, è destinato ad ospitare le opere parrocchiali (tra cui l'oratorio femminile, posto al secondo piano e illuminato da una finestra a nastro) e tre alloggi. Sviluppato su quattro livelli fuori terra, è servito anche da un vasto piano interrato riservato a oratorio maschile, sala conferenze, magazzini e impianti. L'altro volume è, invece, costituito dalla chiesa vera e propria, a un'unica navata con abside triangolare e due cappelle laterali, che è arretrata dentro il lotto e preceduta da un portico di ordine gigante, scandito da due pilastri a forcella in cemento armato parzialmente rivestiti in mattoni.
Dal portico s'innalza una breve scalinata, rivestita con lastre di beola, da cui si raggiungono sia gli impianti di risalita dell'edificio sulla strada, sia il sagrato del tempio, sulla cui facciata è posto un bassorilievo in ferro brunito e dorato realizzato da Severino Trinca. L'aula liturgica è scandita da quattordici sostegni verticali, che ripropongono la sagoma di quelli del colonnato d'ingresso, e coperta da una terrazza piana che si raccorda alla quota dell'oratorio femminile, di cui diviene estensione all'aperto.
La continuità con il fronte stradale, il linguaggio quasi dimesso delle facciate e l'insolita scelta di mascherare la chiesa dietro il portico rendono il complesso di San Gabriele un'opera singolare nel panorama delle costruzioni religiose, non solo lombarde.
    [committente] => Opera Pia delle Chiese e Case Parrocchiali Povere della Diocesi di Milano, Comitato Nuove Chiese di Milano
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    [strutture] => travi e pilastri in cemento armato; solai in laterizio armato
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    [materiale_facciata] => mattoni (pilastri del portico); trachite (fasce e zoccolatura di abside, presbiterio e navata); intonaco rustico, finito e tinteggiato solo nel 2005 (invece del rivestimento in ceramica greificata previsto dal progetto)
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    [coperture] => piana (aula e sacrestia); a falde con manto in coppi (abside e cappelle)
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    [serramenti] => in ferro, a filo muro (aule e servizi); in legno, con persiane (alloggi nel corpo delle opere parrocchiali)
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    [trasformazioni] => completamento stesura intonaco (2005), nuova pavimentazione
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    [note] => La chiesa di San Gabriele è una delle poche testimonianze di architettura dei fratelli Castiglioni che, molto attivi nel campo della progettazione d'interni e dell'oggetto d'arredo, hanno raramente lavorato anche alla costruzione ex-novo. Tra le altre opere realizzate a Milano, vi sono il Palazzo della Permanente in via Turati 34 (1951-1952, in collaborazione con Luigi Fratino) e la nuova sede della Camera di Commercio, Industria e Artigianato di via Meravigli, commissionata nel 1958.
L'edificio, per cui era stato previsto un rivestimento in cotto, è rimasto con facciate in intonaco al rustico fino al 2005, quando si è proceduto alla stesura di una base per la successiva tinteggiatura, in colore rosso mattone.
Il pavimento in litoceramica della chiesa, realizzato con formelle esagonali, è stato nel tempo sostituito con lastre di marmo rosso e nero marezzato, per consentire di sanare problemi legati a infiltrazioni d'umidità e l'adeguamento degli impianti.
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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici per il culto
    [proprieta] => Proprietà Ente religioso
    [cat_autori] => Achille Castiglioni,Pier Giacomo Castiglioni
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