EDIFICIO PER ABITAZIONI IN VIA QUADRONNO 24
Scheda Opera
- Comune: Milano
- Denominazione: EDIFICIO PER ABITAZIONI IN VIA QUADRONNO 24
- Indirizzo: Via Quadronno N. 24
- Data: 1956 - 1962
- Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
- Autori principali: Bruno Morassutti, Angelo Mangiarotti, Aldo Favini
Descrizione
Come per l'edificio di via Gavirate, il progetto del condominio di via Quadronno è studiato a partire da un unico principio compositivo mirato alla flessibilità e declinato attraverso una vasta gamma di elementi-base, ripetuti però in numerose varianti. Nel caso specifico, si tratta di un tradizionale sistema portante a travi, pilastri e setti in cemento armato abbinato a elementi di tamponatura esterni, tra loro intercambiabili in funzione delle esigenze di personalizzazione dello spazio domestico, che possono assumere la forma di pannellature in legno o vetrate, e che si alternano a logge prefabbricate in metallo. In questo modo vengono anticipate le scelte progettuali effettuate, un decennio dopo, dal solo Mangiarotti con l'edificio residenziale di via Artigianelli a Monza (1972).
La casa si sviluppa su otto piani fuori terra, secondo un andamento geometrico dalle linee spezzate con continui aggetti e rientranze. La planimetria del piano tipo ha il proprio baricentro nel corpo scale, che distribuisce gli ingressi a ciascuno dei due appartamenti previsti ad ogni livello, tra loro separati da una quinta trasversale e dotati ciascuno di due accessi (quello padronale, che immette alla zona giorno, e quello di servizio).
L'eccezione alla regola è costituita dal piano terra, che si erge isolato sopra un basamento interrato destinato ai parcheggi, concepito come fosse un fossato a protezione dell'intimità del complesso residenziale vero e proprio. Coperto da un tetto-giardino che accompagna l'inclinazione della rampa di accesso ai garage, pavimentata in travertino, il piano è infatti scavato intorno al blocco principale, che è invece raggiungibile attraverso un suggestivo percorso che, dalla cancellata d'ingresso appositamente disegnata, si snoda nel verde lungo una pensilina coperta. Fino ad approdare prima alla portineria vetrata (con le mirabili cassette per la posta e un grande tavolo, realizzati ad hoc) e poi al ponte trasparente e sospeso che precede l'ingresso riservato ai condomini.
Info
- Progetto: 1956 - 1956
- Esecuzione: 1960 - 1962
- Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Aldo | Favini | Progetto strutturale | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.fondazionefavini.it/biografia/ | SI |
Angelo | Mangiarotti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19474 | SI |
Bruno | Morassutti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=54076 | SI |
- Strutture: travi, pilastri, setti e solai in cemento armato e laterizio gettati in opera
- Materiale di facciata: pannelli modulari in legno o in vetro, alternati a logge prefabbricate in metallo
- Coperture: piana non praticabile
- Serramenti: in legno, con avvolgibile esterno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 477
- Particella: 54
Note
L'edificio s'inserisce in un'operazione di ricostruzione post-bellica, dentro un'area compresa tra le vie Crivelli e Quadronno, la cui riqualificazione fu però attuata senza ricorrere a strumenti urbanistici organici. Il nuovo isolato era stato immaginato come giardino continuo, permeabile allo sguardo e ideale prosecuzione di uno spazio a verde pubblico, che già insisteva ai margini del lotto occupato dall'edificio di Mangiarotti e Morassutti. In questo quadro rientra anche la scelta - prevista fin dalla fase progettuale - di lasciare che le facciate venissero con il tempo interamente rivestite da piante di edera, elemento che oggi ha preso il sopravvento. Il condominio avrebbe dovuto essere un doppio intervento, ma il secondo volume residenziale non fu mai realizzato. Per un lungo periodo, al primo piano dell'edificio ha avuto sede lo studio di progettazione guidato da Morassutti.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Mangiarotti Angelo, Morassutti Bruno | 1960 | Sul principio di "continuità dei prospetti" | Domus n. 367 | 8-9 | Si | |
1963 | Sul principio di "continuità dei prospetti" | Domus n. 398 | 1-10 | Si | ||
1963 | I premi regionali In/Arch 1962 | L'Architettura. Cronache e Storia n. 97 | 540-541 | No | ||
Pica Agnoldomenico | 1964 | Architettura moderna in Milano. Guida | Ariminum | Milano | 15 | No |
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio | 1980 | Milano. Guida all'architettura moderna | Zanichelli | Bologna | 317 | No |
Bona Enrico | 1980 | Angelo Mangiarotti. Il processo del costruire | Electa | Milano | 70 | Si |
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore | 1988 | Italia. Gli ultimi trent'anni | Zanichelli | Bologna | 152; Scheda n. 89 | No |
Polano Sergio | 1991 | Guida all'architettura italiana del Novecento | Electa | Milano | 146-147 | No |
Irace Fulvio | 1996 | Milano moderna. Architettura e città nell'epoca della ricostruzione | Motta | Milano | 69; 114-117 | No |
Nardi Guido | 1997 | Angelo Mangiarotti | Maggioli | Rimini | 127-130 | Si |
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio | 2001 | Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca | Hoepli | Milano | 330 | No |
Finessi Beppe | 2002 | Su Mangiarotti. Architettura design scultura. 72 progetti, 227 inediti, 3 contributi critici | Abitare Segesta | Milano | 48-53 | Si |
Irace Fulvio | 2003 | L'occhio di ieri, gli occhi di oggi | Abitare n. 432 | 316-329 | No | |
Barazzetta Giulio | 2004 | Milano anni '50. Tecnica e architettura. Morassutti, Mangiarotti, Favini | Casabella n. 271 | 82-93 | No | |
Barazzetta Giulio, Dulio Roberto (a cura di) | 2009 | Bruno Morassutti. 1920-2008 opere e progetti | Electa | Milano | 128-135 | Si |
Finessi Beppe (a cura di) | 2009 | Angelo Mangiarotti. Scolpire/costruire | Corraini | Mantova | 112-113 | No |
Burkhardt Francois (a cura di) | 2010 | Angelo Mangiarotti. opera completa | Motta | Milano | 86-93 | Si |
Capitanucci Maria Vittoria | 2013 | Il professionismo colto nel dopoguerra | Solferino | Milano | 70-75 | No |
Berizzi Carlo | 2015 | Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 | DOM Publishers | Berlin | 60 | No |
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) | 2018 | Milano. L'architettura dal 1945 a oggi | Hoepli | Milano | 158-159 | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
---|---|---|---|---|
Fondo Bruno Morassutti | Bruno Morassutti | Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti | Edificio in via Quadronno, Milano | |
Fondo Angelo Mangiarotti | Angelo Mangiarotti | Fondazione Angelo Mangiarotti, Milano | Edificio per abitazioni (con B. Morassutti). Via Quadronno, Milano, Italia | |
Fondo Aldo Favini | Aldo Favini | Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Servizi Storici | ||
Archivio Aldo Favini | Aldo Favini, Anna Gatta | Fondazione Aldo Pio Favini e Anna Gatta, Gaggiano | ||
Fondo Giorgio Casali | Giorgio Casali | Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti | ||
Archivio Civico di Milano | Comune di Milano |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
---|---|
Enciclopedia Treccani - Angelo Mangiarotti | Visualizza |
Fondazione Angelo Mangiarotti | Visualizza |
SAN Archivi degli Architetti - Bruno Morassutti | Visualizza |
Archivio progetti Iuav - Bruno Morassutti | Visualizza |
Politecnico di Milano, Fondo Favini | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARCTitolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà
Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 18/04/2024
Revisori:
Alberto Coppo 2022