Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO PER ABITAZIONI IN VIA QUADRONNO 24

Scheda Opera

  • Prospetto sud
  • Pianta
  • Pianta piano rialzato
  • Sezione trasversale
  • Prospetto ovest
  • Dettaglio serramenti
  • La facciata principale
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Dettaglio dell'aggancio al suolo. Stampa fotografica b/n
  • Modello. Stampa fotografica b/n
  • Planimetria del piano tipo
  • Schizzo prospettico del complesso
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO PER ABITAZIONI IN VIA QUADRONNO 24
  • Indirizzo: Via Quadronno N. 24
  • Data: 1956 - 1962
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Bruno Morassutti, Angelo Mangiarotti, Aldo Favini
Descrizione

Come per l'edificio di via Gavirate, il progetto del condominio di via Quadronno è studiato a partire da un unico principio compositivo mirato alla flessibilità e declinato attraverso una vasta gamma di elementi-base, ripetuti però in numerose varianti. Nel caso specifico, si tratta di un tradizionale sistema portante a travi, pilastri e setti in cemento armato abbinato a elementi di tamponatura esterni, tra loro intercambiabili in funzione delle esigenze di personalizzazione dello spazio domestico, che possono assumere la forma di pannellature in legno o vetrate, e che si alternano a logge prefabbricate in metallo. In questo modo vengono anticipate le scelte progettuali effettuate, un decennio dopo, dal solo Mangiarotti con l'edificio residenziale di via Artigianelli a Monza (1972).
La casa si sviluppa su otto piani fuori terra, secondo un andamento geometrico dalle linee spezzate con continui aggetti e rientranze. La planimetria del piano tipo ha il proprio baricentro nel corpo scale, che distribuisce gli ingressi a ciascuno dei due appartamenti previsti ad ogni livello, tra loro separati da una quinta trasversale e dotati ciascuno di due accessi (quello padronale, che immette alla zona giorno, e quello di servizio).
L'eccezione alla regola è costituita dal piano terra, che si erge isolato sopra un basamento interrato destinato ai parcheggi, concepito come fosse un fossato a protezione dell'intimità del complesso residenziale vero e proprio. Coperto da un tetto-giardino che accompagna l'inclinazione della rampa di accesso ai garage, pavimentata in travertino, il piano è infatti scavato intorno al blocco principale, che è invece raggiungibile attraverso un suggestivo percorso che, dalla cancellata d'ingresso appositamente disegnata, si snoda nel verde lungo una pensilina coperta. Fino ad approdare prima alla portineria vetrata (con le mirabili cassette per la posta e un grande tavolo, realizzati ad hoc) e poi al ponte trasparente e sospeso che precede l'ingresso riservato ai condomini.

Info
  • Progetto: 1956 - 1956
  • Esecuzione: 1960 - 1962
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Aldo Favini Progetto strutturale Progetto Visualizza Profilo https://www.fondazionefavini.it/biografia/ SI
Angelo Mangiarotti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19474 SI
Bruno Morassutti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=54076 SI
  • Strutture: travi, pilastri, setti e solai in cemento armato e laterizio gettati in opera
  • Materiale di facciata: pannelli modulari in legno o in vetro, alternati a logge prefabbricate in metallo
  • Coperture: piana non praticabile
  • Serramenti: in legno, con avvolgibile esterno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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La casa si sviluppa su otto piani fuori terra, secondo un andamento geometrico dalle linee spezzate con continui aggetti e rientranze. La planimetria del piano tipo ha il proprio baricentro nel corpo scale, che distribuisce gli ingressi a ciascuno dei due appartamenti previsti ad ogni livello, tra loro separati da una quinta trasversale e dotati ciascuno di due accessi (quello padronale, che immette alla zona giorno, e quello di servizio).
L'eccezione alla regola è costituita dal piano terra, che si erge isolato sopra un basamento interrato destinato ai parcheggi, concepito come fosse un fossato a protezione dell'intimità del complesso residenziale vero e proprio. Coperto da un tetto-giardino che accompagna l'inclinazione della rampa di accesso ai garage, pavimentata in travertino, il piano è infatti scavato intorno al blocco principale, che è invece raggiungibile attraverso un suggestivo percorso che, dalla cancellata d'ingresso appositamente disegnata, si snoda nel verde lungo una pensilina coperta. Fino ad approdare prima alla portineria vetrata (con le mirabili cassette per la posta e un grande tavolo, realizzati ad hoc) e poi al ponte trasparente e sospeso che precede l'ingresso riservato ai condomini.
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Il condominio avrebbe dovuto essere un doppio intervento, ma il secondo volume residenziale non fu mai realizzato.
Per un lungo periodo, al primo piano dell'edificio ha avuto sede lo studio di progettazione guidato da Morassutti.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 477
  • Particella: 54

Note

L'edificio s'inserisce in un'operazione di ricostruzione post-bellica, dentro un'area compresa tra le vie Crivelli e Quadronno, la cui riqualificazione fu però attuata senza ricorrere a strumenti urbanistici organici. Il nuovo isolato era stato immaginato come giardino continuo, permeabile allo sguardo e ideale prosecuzione di uno spazio a verde pubblico, che già insisteva ai margini del lotto occupato dall'edificio di Mangiarotti e Morassutti. In questo quadro rientra anche la scelta - prevista fin dalla fase progettuale - di lasciare che le facciate venissero con il tempo interamente rivestite da piante di edera, elemento che oggi ha preso il sopravvento. Il condominio avrebbe dovuto essere un doppio intervento, ma il secondo volume residenziale non fu mai realizzato. Per un lungo periodo, al primo piano dell'edificio ha avuto sede lo studio di progettazione guidato da Morassutti.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mangiarotti Angelo, Morassutti Bruno 1960 Sul principio di "continuità dei prospetti" Domus n. 367 8-9 Si
1963 Sul principio di "continuità dei prospetti" Domus n. 398 1-10 Si
1963 I premi regionali In/Arch 1962 L'Architettura. Cronache e Storia n. 97 540-541 No
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 15 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 317 No
Bona Enrico 1980 Angelo Mangiarotti. Il processo del costruire Electa Milano 70 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 152; Scheda n. 89 No
Polano Sergio 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 146-147 No
Irace Fulvio 1996 Milano moderna. Architettura e città nell'epoca della ricostruzione Motta Milano 69; 114-117 No
Nardi Guido 1997 Angelo Mangiarotti Maggioli Rimini 127-130 Si
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 330 No
Finessi Beppe 2002 Su Mangiarotti. Architettura design scultura. 72 progetti, 227 inediti, 3 contributi critici Abitare Segesta Milano 48-53 Si
Irace Fulvio 2003 L'occhio di ieri, gli occhi di oggi Abitare n. 432 316-329 No
Barazzetta Giulio 2004 Milano anni '50. Tecnica e architettura. Morassutti, Mangiarotti, Favini Casabella n. 271 82-93 No
Barazzetta Giulio, Dulio Roberto (a cura di) 2009 Bruno Morassutti. 1920-2008 opere e progetti Electa Milano 128-135 Si
Finessi Beppe (a cura di) 2009 Angelo Mangiarotti. Scolpire/costruire Corraini Mantova 112-113 No
Burkhardt Francois (a cura di) 2010 Angelo Mangiarotti. opera completa Motta Milano 86-93 Si
Capitanucci Maria Vittoria 2013 Il professionismo colto nel dopoguerra Solferino Milano 70-75 No
Berizzi Carlo 2015 Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 DOM Publishers Berlin 60 No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 158-159 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Bruno Morassutti Bruno Morassutti Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti Edificio in via Quadronno, Milano
Fondo Angelo Mangiarotti Angelo Mangiarotti Fondazione Angelo Mangiarotti, Milano Edificio per abitazioni (con B. Morassutti). Via Quadronno, Milano, Italia
Fondo Aldo Favini Aldo Favini Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Servizi Storici
Archivio Aldo Favini Aldo Favini, Anna Gatta Fondazione Aldo Pio Favini e Anna Gatta, Gaggiano
Fondo Giorgio Casali Giorgio Casali Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto sud Prospetto sud Fondo Bruno Morassutti, Archivio progetti IUAV
Pianta Pianta Fondo Bruno Morassutti, Archivio progetti IUAV
Pianta piano rialzato Pianta piano rialzato Fondo Bruno Morassutti, Archivio progetti IUAV
Sezione trasversale Sezione trasversale Fondo Bruno Morassutti, Archivio progetti IUAV
Prospetto ovest Prospetto ovest Fondo Bruno Morassutti, Archivio progetti IUAV
Dettaglio serramenti Dettaglio serramenti Fondo Bruno Morassutti, Archivio progetti IUAV
La facciata principale La facciata principale Marco Introini - 2008
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Dettaglio dell'aggancio al suolo. Stampa fotografica b/n Dettaglio dell'aggancio al suolo. Stampa fotografica b/n Archivio Angelo Mangiarotti
Modello. Stampa fotografica b/n Modello. Stampa fotografica b/n Archivio Angelo Mangiarotti
Planimetria del piano tipo Planimetria del piano tipo Archivio Angelo Mangiarotti
Schizzo prospettico del complesso Schizzo prospettico del complesso Archivio Angelo Mangiarotti

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Angelo Mangiarotti Visualizza
Fondazione Angelo Mangiarotti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Bruno Morassutti Visualizza
Archivio progetti Iuav - Bruno Morassutti Visualizza
Politecnico di Milano, Fondo Favini Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 18/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022