CHIESA SANTA MADRE DI DIO

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    [informazioni_architettoniche] => La chiesa sorge nel quartiere Torrette di Ancona, in una via parallela alla strada nazionale che da nord conduce al capoluogo. L’edificio, oggi schiacciato dalla presenza nell’intorno di imponenti palazzi residenziali, riesce a determinare nel difficile contesto di periferia un gradevole ambiente urbano; oggi, grazie alla presenza dei locali parrocchiali, costituisce un importante punto di riferimento per la comunità religiosa e non.
L’architetto Augusto Rossini, attivo ad Ancona nei difficili anni del secondo dopoguerra, ottiene l’incarico per il progetto della nuova chiesa da Monsignor Egidio Bignamini grazie a un finanziamento condiviso dello Stato Pontificio e dello Stato italiano in base alla legge n. 2522 del 1952. L’edificio ripropone in maniera chiara temi dell’architettura religiosa degli anni Cinquanta che Le Corbusier ha introdotto con enorme successo nella sua opera a Ronchamp. Anche qui Rossini, su una pianta organica che accoglie l’aula liturgica e le sue varie parti, viene accostata a un edifico per la parrocchia con spazi per la comunità di sapore più strettamente razionalista. L’ingresso della luce dall’alto attraverso un campanile-lucernario enfatizza lo spazio del battistero e dell’ambiente unico, ricreando anche in questo caso un interno con la magia della luce che Le Corbusier aveva proposto a Notre-Dame du Haut. (GB)
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    [note] => Le opere furono seguite dal monsignor Egidio Bignamini per conto della Curia Arcivescovile di Ancona. I costi di costruzione prendevano una spesa di circa 25 milioni di lire (poi superato in fase di costruzione). I lavori furono eseguiti dall’Impresa Costruzioni Comm. G. Rondoni di Ancona.

I materiali grafici sono custoditi presso l’archivio della Curia Arcivescovile di Ancona.
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