NUOVA SEDE BANCA D'ITALIA

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    [regione] => Marche
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    [indirizzo] => Via Gioacchino Rossini N. 75
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    [informazioni_architettoniche] => L’edificio viene realizzato su progetto dell’ingegnere Gaetano Minnucci in un’area centrale della città acquistata dalla Banca d’Italia nel maggio del 1960 al Comune. L’edificio monolitico occupa quasi integralmente l’area a disposizione, ad eccezione di un piccolo spazio verde e di un piazzale ascendente che porta all’ingresso principale per l’accesso del pubblico. L’opera realizzata è caratterizzata dalla presenza di un basamento in pietra grigia scalpellinata che ha la funzione di rendere ancora più imponente il monolitico volume dell’edificio, risolto esternamente da una finitura in marmo grigio liscio per le fasce orizzontali marcapiano, marmo liscio bianco per le fasce verticali, e porfido rosso a completamento delle rimanenti parti del prospetto. Gli stessi materiali sono utilizzati anche per l’interno, sia per gli spazi aperti al pubblico che per gli uffici privati posti ai tre piani superiori. Il grande spazio centrale, occupato solo al piano terra dalla sala degli sportelli, nei piani superiori diventa un cortile aperto utile al ricambio d’aria e all’illuminazione degli uffici e dei corridoi. La struttura a telaio in calcestruzzo armato, completamente negata all’esterno, non è ravvisabile neppure nella sala del piano terra, in quanto viene mascherata da un controsoffitto realizzato in pannelli fonoassorbenti in alluminio con ampi spazi traslucidi retroilluminati. (GB)
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    [strutture] => Calcestruzzo armato
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    [note] => Alla redazione e alla realizzazione del progetto collabora l’architetto Giuseppe Cigni. I calcoli strutturali sono stati eseguiti dall’ingegnere Mario Tonnini mentre la Direzione Lavori si deve all’ingegnere Carlo Mariotti di Pesaro. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa di costruzioni dell’ingegnere Spartaco Spataro di Roma.
Sulle due pareti laterali dell’ingresso sono state eseguite due opere astratte dall’artista Anna Romano.

I materiali grafici e di altro genere utilizzati per lo studio fanno parte dell’archivio Gaetano Minnucci custodito presso l’Archivio Centrale di Stato a Roma (Fondo Minnucci, busta 51).
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