Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SAN FRANCESCO AL FOPPONINO

Scheda Opera

  • La chiesa vista dalla piazza antistante, lungo via Giovio
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CHIESA DI SAN FRANCESCO AL FOPPONINO
  • Indirizzo: Via Paolo Giovio N. 41
  • Data: 1958 - 1964
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Studio Ponti Fornaroli Rosselli
Descrizione

La chiesa di San Francesco s'inserisce in un tessuto urbano molto denso, entro cui la costruzione sacra viene isolata anteponendole una piccola piazza pubblica.
Ha una pianta ad esagono asimmetrico che richiama il concetto di forma finita e, in maniera diretta, lo sviluppo planimetrico già adotto per il grattacielo Pirelli.
L'elemento distintivo del progetto è la facciata verso viale Giovio che, allungandosi oltre i confini del corpo di fabbrica, va a saldare la chiesa vera e propria agli adiacenti edifici parrocchiali, realizzando una sorta di palcoscenico urbano per i rituali religiosi.
Il prospetto presenta quattro finestre aperte sul cielo, che nella loro disposizione reiterano la forma prediletta del diamante, utilizzata anche per le aperture centrali ritagliate nel forte spessore murario. Chiuse da vetrate realizzate da Cristoforo De Amicis negli anni Settanta, queste sottili fenditure ad andamento verticale generano un interessante gioco di luci ed ombre sull'intero prospetto, accentuato dal rivestimento in piastrelle ceramiche a punta di diamante, che danno vita a numerosi riverberi.
All'interno viene riproposta la scansione spaziale già adottata da Ponti nella chiesa di San Luca Evangelista (1955-1961): un'ampia navata centrale affiancata a due navate laterali, da cui è separata grazie a una fila di pilastri a sezione variabile in cemento armato che, rastremandosi verso l'alto, vanno a saldarsi con le travi del tetto a capanna.
Anche qui gli spazi per le attività parrocchiali sono ospitati nel seminterrato e tutti gli arredi, le suppellettili sacre e persino le vesti liturgiche sono disegnate da Ponti, che sovrintende anche alla definizione degli apparati artistici e decorativi realizzando in prima persona una via Crucis in ferro battuto.

Info
  • Progetto: 1958 - 1961
  • Esecuzione: 1961 - 1964
  • Committente: Curia Diocesana di Milano, Comitato Nuove Chiese di Milano
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Fornaroli Progetto architettonico Progetto NO
Gio Ponti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20138 NO
Studio Ponti Fornaroli Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6036/studio-ponti-fornaroli-rosselli-in-via-dezza SI
Alberto Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.archivioalbertorosselli.com/bio NO
  • Strutture: travi, pilastri e solai in cemento armato
  • Materiale di facciata: piastrelle in ceramica sagomata grigia
  • Coperture: a falde inclinate per il corpo della chiesa; piana, parzialmente praticabile, per gli annessi
  • Serramenti: in metallo verniciato grigio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Ha una pianta ad esagono asimmetrico che richiama il concetto di forma finita e, in maniera diretta, lo sviluppo planimetrico già adotto per il grattacielo Pirelli.
L'elemento distintivo del progetto è la facciata verso viale Giovio che, allungandosi oltre i confini del corpo di fabbrica, va a saldare la chiesa vera e propria agli adiacenti edifici parrocchiali, realizzando una sorta di palcoscenico urbano per i rituali religiosi. 
Il prospetto presenta quattro finestre aperte sul cielo, che nella loro disposizione reiterano la forma prediletta del diamante, utilizzata anche per le aperture centrali ritagliate nel forte spessore murario. Chiuse da vetrate realizzate da Cristoforo De Amicis negli anni Settanta, queste sottili fenditure ad andamento verticale generano un interessante gioco di luci ed ombre sull'intero prospetto, accentuato dal rivestimento in piastrelle ceramiche a punta di diamante, che danno vita a numerosi riverberi.
All'interno viene riproposta la scansione spaziale già adottata da Ponti nella chiesa di San Luca Evangelista (1955-1961): un'ampia navata centrale affiancata a due navate laterali, da cui è separata grazie a una fila di pilastri a sezione variabile in cemento armato che, rastremandosi verso l'alto, vanno a saldarsi con le travi del tetto a capanna.
Anche qui gli spazi per le attività parrocchiali sono ospitati nel seminterrato e tutti gli arredi, le suppellettili sacre e persino le vesti liturgiche sono disegnate da Ponti, che sovrintende anche alla definizione degli apparati artistici e decorativi realizzando in prima persona una via Crucis in ferro battuto.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 383
  • Particella: D, 34
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Facciata principale Vetrata De Amicis Cristoforo Vetro
Abside Pannello decorativo Cantico delle creature Tabusso Francesco
Navata principale Via Crucis Scuola Beato Angelico (su disegno di Gio Ponti) Ferro
Area presbiteriale Scultura Crocifisso Melzi Carlo Legno


Note

Per la chiesa di San Francesco era stato redatto un progetto di Giovanni Muzio, risalente al 1958 e documentato da un plastico, che non fu mai avviato. La costruzione dell'edificio poté, infatti, essere avviata solo con i fondi del noto piano “Ventidue chiese per ventidue concili"v, che il cardinale Montini ideò nel 1961 (cfr. scheda sulla Chiesa di Sant'Idelfonso).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1965 Attualità Casabella n. 297 83 No
Fiorio Maria Teresa (a cura di) 1985 Le chiese di Milano Electa Milano 362-362 No
Irace Fulvio 1988 Gio Ponti. La casa all'italiana Electa Milano 200 No
Licitra Ponti Lisa 1990 Gio Ponti. L'opera Leonardo Milano 218-219 No
De Carli Cecilia (a cura di) 1994 Le nuove chiese della Diocesi di Milano 1945-1993 Vita e Pensiero Milano 163 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 367 No
Zanzottera Ferdinando 2005 San Francesco al Fopponino, Milano 1961-1964, in Crippa Maria Antonietta, Capponi Carlo (a cura di), Gio Ponti e l'architettura sacra. Finestre aperte sulla natura, sul mistero, su Dio Silvana editoriale Cinisello Balsamo 154-163 No
Berizzi Carlo 2015 Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 DOM Publishers Berlin 244 No
Pontiggia Elena (a cura di) 2015 Francesco Tabusso. I dipinti per la Chiesa di San Francesco al Fopponino di Gio Ponti Silvana editoriale Cinisello Balsamo No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 56-57 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Gio Ponti Gio Ponti CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma Chiesa di San Francesco al Fopponino, Milano
Gio Ponti Archives Gio Ponti Fondo privato, Milano Chiesa di San Francesco al Fopponino in Via Paolo Giovio

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
La chiesa vista dalla piazza antistante, lungo via Giovio La chiesa vista dalla piazza antistante, lungo via Giovio Marco Introini - 2008
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Gio Ponti official website Visualizza
Enciclopedia Treccani - Gio Ponti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Gio Ponti Visualizza
Fondo Archivistico Sistema Museale dell’Università di Parma - Gio Ponti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 13/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022