Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO MONTEDORIA

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Vista da via Andrea Doria
  • Vista da via Giovanni Battista Pergolesi
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: PALAZZO MONTEDORIA
  • Indirizzo: Via Giovanni Battista Pergolesi N. 25
  • Data: 1963 - 1967
  • Tipologia: Edifici per uffici
  • Autori principali: Studio Ponti Fornaroli Rosselli
Descrizione

La configurazione planimetrica dell'edificio per la società Montedoria si basa su un unico corpo di fabbrica, articolato in due bracci disposti ai lati del lotto triangolare, che s'innestano a formare un cuneo accidentato in cui ciascun fronte assume la propria autonomia compositiva.
Le facciate lunghe sono caratterizzate da un gioco di sporgenze e rientranze, scandite dal rivestimento ceramico che qui è declinato in quattro varianti (delle quali una ricorre all'uso di formelle piane), che si dispongono a formare una tessitura molto ricca, complanare ai serramenti in alluminio - come nel caso dell'edificio per l'INA in via San Paolo - per portare il cielo anche in questa zona della città.
La facciata corta, invece, presenta un linguaggio diverso, incentrato sull'uso di vetrate a tutta altezza che, svuotando il fronte, gli conferiscono notevole leggerezza visiva.
Un vincolo imposto dal regolamento edilizio - che aveva impedito lo sviluppo in altezza - porta i progettisti a realizzare una struttura molto mossa, la cui vicenda sarà ricordata da Ponti qualche anno dopo: "Quando, nella città, una facciata di un edificio è determinata nelle sue dimensioni da fattori non architettonici (motivi finanziari, regole costruttive ...), tu la riduci ad una sequenza di spartizioni ben dimensionate, facciate senza la facciata ... un ritmo è raggiunto" (G. Ponti 1981).

Info
  • Progetto: 1963 - 1970
  • Esecuzione: 1963 - 1967
  • Committente: Società Montedoria
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Fornaroli Progetto architettonico Progetto NO
Gio Ponti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20138 NO
Studio Ponti Fornaroli Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6036/studio-ponti-fornaroli-rosselli-in-via-dezza SI
Alberto Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.archivioalbertorosselli.com/bio NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: piastrelle in ceramica, a faccia liscia o a diamante di varie tonalità
  • Coperture: piana non praticabile
  • Serramenti: in alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Le facciate lunghe sono caratterizzate da un gioco di sporgenze e rientranze, scandite dal rivestimento ceramico che qui è declinato in quattro varianti (delle quali una ricorre all'uso di formelle piane), che si dispongono a formare una tessitura molto ricca, complanare ai serramenti in alluminio - come nel caso dell'edificio per l'INA in via San Paolo - per portare il cielo anche in questa zona della città.
La facciata corta, invece, presenta un linguaggio diverso, incentrato sull'uso di vetrate a tutta altezza che, svuotando il fronte, gli conferiscono notevole leggerezza visiva.
Un vincolo imposto dal regolamento edilizio - che aveva impedito lo sviluppo in altezza - porta i progettisti a realizzare una struttura molto mossa, la cui vicenda sarà ricordata da Ponti qualche anno dopo: "Quando, nella città, una facciata di un edificio è determinata nelle sue dimensioni da fattori non architettonici (motivi finanziari, regole costruttive ...), tu la riduci ad una sequenza di spartizioni ben dimensionate, facciate senza la facciata ... un ritmo è raggiunto" (G. Ponti 1981).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 269
  • Particella: 83

Note

La vicenda progettuale dell'edificio per gli uffici Montedoria si apre con una proposta dello studio di Ponti, presentata nel 1963, che ipotizza la costruzione di una torre di circa cinquanta metri affiancata ad un corpo di soli quattro piani su strada, in maniera simile alla casa Rasini. La proposta, scartata per via del veto allo sviluppo in altezza imposto dal regolamento comunale, prevedeva infatti un diverso trattamento delle cortine edilizie, con un partito ritmico delle finestre, nel blocco minore, di stampo tradizionale.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ponti Gio 1968 Per le città fumose con vie strette. Facciate lucenti illuminate dal cielo Domus n. 469 20-21 Si
Mendini Alessandro 1981 Tre pareti e una casa. L'edificio Montedoria a Milano dello studio Ponti, Fornaroli, Rosselli Modo n. 43 Si
1981 Gio Ponti Space Design n. 200 No
Irace Fulvio 1988 Gio Ponti. La casa all'italiana Electa Milano 201 No
Irace Fulvio (a cura di) 2012 Facecity Venezia No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 130 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Gio Ponti Gio Ponti CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma Palazzo Montedoria, Milano
Gio Ponti Archives Gio Ponti Fondo privato, Milano Palazzo Montedoria in Via Pergolesi
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista da via Andrea Doria Vista da via Andrea Doria Marco Introini - 2015
Vista da via Giovanni Battista Pergolesi Vista da via Giovanni Battista Pergolesi Marco Introini - 2015
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Gio Ponti official website Visualizza
Enciclopedia Treccani - Gio Ponti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Gio Ponti Visualizza
Fondo Archivistico Sistema Museale dell’Università di Parma - Gio Ponti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 13/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022