Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO IN VIA PARAVIA 37

Scheda Opera

  • L'edificio visto da via Paravia
  • Dettaglio della facciata, con i serramenti a saliscendi e l'imbotto in lamiera verniciata
  • Vista esterna
  • Pianta primo piano. Tav. 13. Scala 1:50, 12-13-1965. Inchiostro di china su carta da lucido
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO IN VIA PARAVIA 37
  • Indirizzo: Via Pier Alessandro Paravia N. 37
  • Data: 1966 - 1967
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Umberto Riva, Bianca Bottero
Descrizione

Significativo esempio dell'attenzione di Riva per le tecnologie costruttive, l'edificio di via Paravia - disegnato per una cooperativa con pochi mezzi economici - si rivela un brillante esercizio d'ingegno, che ricorre all'uso di pannelli prefabbricati in cemento a vista per chiudere uno scheletro composto da setti di calcestruzzo armato, sfruttandone le intrinseche caratteristiche di economicità e capacità espressiva. A questi principi è ispirata l'inusuale scelta di serramenti in alluminio con imbotte in lamiera verniciata, all'epoca ancora poco utilizzati in contesti domestici.
Il corpo di fabbrica è interamente destinato ad appartamenti, due per ciascuno dei piani-tipo, che prevedono diverse distribuzioni: gli alloggi posti nella sezione a nord hanno affacci rivolti al giardino e alla strada, con soggiorni passanti che occupano l'intera profondità dell'edificio e che sono dotati di due ampi balconi, a pianta semicircolare; quelli a sud hanno finestre aperte su tre lati, ma un soggiorno d'angolo e un'unica terrazza. Sono distribuiti da una scala semicircolare, raggiungibile da un atrio al piano terra - il cui volume è ritmato da colonne circolari - che consente di accedere anche al piano delle cantine e direttamente al giardino, in parte ricavato sulla copertura di un'autorimessa interrata.
Eccezione a questo schema è il piano attico, i cui fronti maggiori sono segnati dal volume in aggetto di balconate continue, che fungono anche da elemento frangisole, su cui gli spazi domestici si affacciano tramite vetrate continue con profilati in ferrofinestra. A questo livello, l'appartamento a sud è stato oggetto di un accurato progetto d'interni che ne ha modificato impianto e distribuzione: è dotato di tre camere da letto e due bagni, con il soggiorno parzialmente schermato rispetto allo studio da una libreria fissa in cemento, eternit e ripiani in pitch-pine e noce. Altri arredi fissi sono le armadiature con ante in masonite (profilate nuovamente in pitch-pine) e il tavolo da pranzo del soggiorno, realizzato in cemento. All'uniformità del pavimento, in porfiroide a spacco nei toni del grigio e del nero lungo tutta la casa, fa da contraltare il soffitto: continuo in tutto l'alloggio grazie alla riduzione delle altezze dei tavolati interni (che, quando necessario, sono conclusi da fasce superiori vetrate in grado di garantire privacy alle stanze senza generare interruzioni visive), è dipinto con riquadri in bianco lucido, bianco opaco, azzurro e nero.

Info
  • Progetto: 1966 - 1967
  • Esecuzione: 1966 - 1967
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Bianca Bottero Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/umberto-riva/ SI
Umberto Riva Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.cca.qc.ca/en/archives/449936/umberto-riva-fonds SI
  • Strutture: travi e setti in cemento armato
  • Materiale di facciata: pannelli prefabbricati in cemento armato a vista
  • Coperture: piana non praticabile
  • Serramenti: in alluminio, a saliscendi e con imbotto in lamiera verniciata (piani-tipo); profilati in ferrofinestra (piano attico)
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Il corpo di fabbrica è interamente destinato ad appartamenti, due per ciascuno dei piani-tipo, che prevedono diverse distribuzioni: gli alloggi posti nella sezione a nord hanno affacci rivolti al giardino e alla strada, con soggiorni passanti che occupano l'intera profondità dell'edificio e che sono dotati di due ampi balconi, a pianta semicircolare; quelli a sud hanno finestre aperte su tre lati, ma un soggiorno d'angolo e un'unica terrazza. Sono distribuiti da una scala semicircolare, raggiungibile da un atrio al piano terra - il cui volume è ritmato da colonne circolari - che consente di accedere anche al piano delle cantine e direttamente al giardino, in parte ricavato sulla copertura di un'autorimessa interrata.
Eccezione a questo schema è il piano attico, i cui fronti maggiori sono segnati dal volume in aggetto di balconate continue, che fungono anche da elemento frangisole, su cui gli spazi domestici si affacciano tramite vetrate continue con profilati in ferrofinestra. A questo livello, l'appartamento a sud è stato oggetto di un accurato progetto d'interni che ne ha modificato impianto e distribuzione: è dotato di tre camere da letto e due bagni, con il soggiorno parzialmente schermato rispetto allo studio da una libreria fissa in cemento, eternit e ripiani in pitch-pine e noce. Altri arredi fissi sono le armadiature con ante in masonite (profilate nuovamente in pitch-pine) e il tavolo da pranzo del soggiorno, realizzato in cemento. All'uniformità del pavimento, in porfiroide a spacco nei toni del grigio e del nero lungo tutta la casa, fa da contraltare il soffitto: continuo in tutto l'alloggio grazie alla riduzione delle altezze dei tavolati interni (che, quando necessario, sono conclusi da fasce superiori vetrate in grado di garantire privacy alle stanze senza generare interruzioni visive), è dipinto con riquadri in bianco lucido, bianco opaco, azzurro e nero.
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1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 298
  • Particella: 174

Note

L'appartamento dell'ultimo piano è stato a lungo abitato dai due progettisti e molti degli oggetti disegnati da Riva (come le lampade Dilem ed E63, prodotte poi da Fontana Arte) sono nati come prototipi per questo alloggio. Ancor oggi è in gran parte conservato nelle condizioni in cui si trovava alla chiusura del cantiere.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Scarpini Giacomo 1969 Due architetture di Umberto Riva Domus n. 476 6-13 Si
Bottero Maria, Scarpini Giacomo 1970 Quattro interviste. Enzo Mari, Umberto Riva, Tobia Scarpa, Gino Valle Zodiac n. 20 9-115 No
Aloi Roberto 1971 Case di abitazione Hoepli Milano No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 340 No
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 165; Scheda n. 130 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 391 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Umberto Riva Umberto Riva CCA - Centre Canadien d'Architecture, Montréal Cooperativa di abitazione in via Paravia, Milan, Italy
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
L'edificio visto da via Paravia L'edificio visto da via Paravia Marco Introini - 2015
Dettaglio della facciata, con i serramenti a saliscendi e l'imbotto in lamiera verniciata Dettaglio della facciata, con i serramenti a saliscendi e l'imbotto in lamiera verniciata Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Pianta primo piano. Tav. 13. Scala 1:50, 12-13-1965. Inchiostro di china su carta da lucido Pianta primo piano. Tav. 13. Scala 1:50, 12-13-1965. Inchiostro di china su carta da lucido Fondo Umberto Riva, CCA
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 15/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022