Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO POLIFUNZIONALE IN VIA SAN RAFFAELE 6

Scheda Opera

  • Vista dalla Galleria Vittorio Emanuele II
  • Vista da via Berchet
  • Vista da via Marino
  • Vista facciata originale integrata nel fabbricato
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Vista esterna
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO POLIFUNZIONALE IN VIA SAN RAFFAELE 6
  • Indirizzo: Via San Raffaele N. 6
  • Data: 1983 - 1995
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Emilio Battisti
Descrizione

Il complesso è articolato a partire da una pianta irregolare, che segue i confini del lotto, sviluppata in volumi di diversa altezza e destinazione d'uso che vanno dai due ai sei piani fuori terra.
Raccordati da un cortile interno, i corpi di fabbrica sono resi permeabili attraverso una serie di percorsi pubblici, che risolvono razionalmente il problema della notevole complessità funzionale: la hall di un albergo, un ristorante e gli spazi commerciali sono distribuiti da un passaggio porticato al piano terra, mentre gli uffici - pubblici e privati - una sala congressi e le stanze dell'hotel si dispongono ai livelli superiori, che si raggiungono da camminamenti indipendenti sollevati alla quota del mezzanino.
Rigorose geometrie scandiscono i fronti, che sono rivestiti in lastre di granito rosa di Baveno e Serizzo Sempione (per le facciate esterne) e di marmo verde Issorie e arenaria irlandese (quelle interne).
Caratteristica peculiare dell'intervento è la soluzione d'angolo adottata da Battisti in corrispondenza dell'incrocio tra le vie San Raffaele e Santa Redegonda: uno spigolo acuto e cavo si spinge fino al margine del lotto, venendo enfatizzato dalla successione in altezza di pannelli forati da fitte fessure verticali.

Info
  • Progetto: 1983 - 1995
  • Esecuzione: 1983 - 1995
  • Committente: Comune di Milano, CGT S.r.l.
  • Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Emilio Battisti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21160 SI
Umberto Biscottini Progetto architettonico Progetto NO
Gianfilippo Brovia Progetto architettonico Progetto NO
Brigid Byrne Progetto architettonico Progetto NO
Marco D'Azzo Progetto architettonico Progetto NO
Maurizio D'Orsa Progetto architettonico Progetto NO
Ada Ghinato Progetto architettonico Progetto NO
Francesco Giansiracusa Progetto architettonico Progetto NO
Ruggero Giuliani Progetto architettonico Progetto NO
Carlo Malnati Progetto architettonico Progetto NO
Enrico Marforio Progetto architettonico Progetto NO
Paolo Mastrangelo Progetto architettonico Progetto NO
Walter Milesi Progetto architettonico Progetto NO
Xenia Monneret de Villard Progetto architettonico Progetto NO
Giancarlo Parodi Progetto strutturale Progetto NO
Annamaria Pauli Progetto architettonico Progetto NO
Lorenza Pieruzzi Progetto architettonico Progetto NO
Martino Rostan Progetto architettonico Progetto NO
Castelli S.p.A. Impresa esecutrice Esecuzione NO
Alessandro Sandelewski Progetto Impianti Progetto NO
Daniela Serra Progetto architettonico Progetto NO
Valeria Tarantola Progetto architettonico Progetto NO
Dario Vanetti Progetto architettonico Progetto NO
Walter Vicari Progetto architettonico Progetto NO
Marco Vittino Progetto architettonico Progetto NO
Matthew Young Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: lastre di granito rosa di Baveno e Serizzo Sempione (facciate esterne); marmo verde Issorie e Arenaria irlandese (facciate interne)
  • Coperture: piana non praticabile
  • Serramenti: profilati d'alluminio preverniciato blu petrolio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Raccordati da un cortile interno, i corpi di fabbrica sono resi permeabili attraverso una serie di percorsi pubblici, che risolvono razionalmente il problema della notevole complessità funzionale: la hall di un albergo, un ristorante e gli spazi commerciali sono distribuiti da un passaggio porticato al piano terra, mentre gli uffici - pubblici e privati - una sala congressi e le stanze dell'hotel si dispongono ai livelli superiori, che si raggiungono da camminamenti indipendenti sollevati alla quota del mezzanino.
Rigorose geometrie scandiscono i fronti, che sono rivestiti in lastre di granito rosa di Baveno e Serizzo Sempione (per le facciate esterne) e di marmo verde Issorie e arenaria irlandese (quelle interne).
Caratteristica peculiare dell'intervento è la soluzione d'angolo adottata da Battisti in corrispondenza dell'incrocio tra le vie San Raffaele e Santa Redegonda: uno spigolo acuto e cavo si spinge fino al margine del lotto, venendo enfatizzato dalla successione in altezza di pannelli forati da fitte fessure verticali.
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Data la delicata situazione, il progetto ha avuto un iter lungo e complicato, che dai primi progetti redatti nel 1983 ha portato a concludere i lavori solo nel 1995.
Dell'antico palazzo, Battisti ha riproposto l'articolazione in differenti volumi che si raccordano alle altezze degli edifici circostanti; nel progetto è stata poi inglobata la facciata, unico elemento superstite della preesistenza storica.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 390
  • Particella: 244

Note

Il complesso viene commissionato a Battisti per sanare una situazione di degrado urbano che si trascinava dal 1943, quando i bombardamenti alleati avevano distrutto un palazzo disegnato da Sebastiano Locati che occupava l'intero lotto (compreso in una delle più pregiate aeree urbane, a cavallo tra i Duomo e la Chiesa di San Fedele e ideale sfondo per il braccio est della Galleria Vittorio Emanuele II). Data la delicata situazione, il progetto ha avuto un iter lungo e complicato, che dai primi progetti redatti nel 1983 ha portato a concludere i lavori solo nel 1995. Dell'antico palazzo, Battisti ha riproposto l'articolazione in differenti volumi che si raccordano alle altezze degli edifici circostanti; nel progetto è stata poi inglobata la facciata, unico elemento superstite della preesistenza storica.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1982 Casabella n. 512 54-60 No
1989 Dedalo n. 3 No
Basso Peressut Luca, Valente Ilaria (a cura di) 1989 Milano. Architetture per la città 1980-1990 Editoriale Domus Milano 35 No
1992 Lighting design n. 5 No
1995 Casabella n. 629 27 No
1996 Alluminio e Architettura n. 9 No
Irace Fulvio 1996 La città che si rinnova. Edificio polifunzionale tra via San Raffaele e via Santa Radegonda Abitare n. 349 144-151 Si
1997 Domus extra n. 789 No
1998 Abitare n. 378 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 506 No
Berizzi Carlo 2015 Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 DOM Publishers Berlin 77 No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 24 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Emilio Battisti Emilio Battisti Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio Edificio in via San Raffaele, Milano
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dalla Galleria Vittorio Emanuele II Vista dalla Galleria Vittorio Emanuele II Alessandro Sartori - 2016
Vista da via Berchet Vista da via Berchet Alessandro Sartori - 2016
Vista da via Marino Vista da via Marino Alessandro Sartori - 2016
Vista facciata originale integrata nel fabbricato Vista facciata originale integrata nel fabbricato Alessandro Sartori - 2016
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Vista esterna Vista esterna Alessandro Sartori - 2016

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 11/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022