Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CONDOMINIO IN VIA SACCHI

Scheda Opera

  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Dettaglio della fascia basamentale su via Sacchi, con in evidenza la soluzione dei pilastri staccati dalle superfici di tamponamento e l'ingresso
  • Scorcio su via Sacchi
  • Fotopiano della facciata su via Sacchi
  • Dettaglio della facciata su via Sacchi, sequenza regolare di aperture
  • Prospettiva
  • Il cantiere, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n
  • Interno, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CONDOMINIO IN VIA SACCHI
  • Indirizzo: Via Giuseppe Sacchi N. 12
  • Data: 1947 - 1949
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Pietro Lingeri, Augusto Pini
Descrizione

Nel 1947 l'architetto Pietro Lingeri e l'ingegner Augusto Pini acquistano un vecchio edificio, pesantemente danneggiato dai bombardamenti dell'agosto 1943, allo scopo di ricostruirlo ex-novo e ricavarne il proprio studio. Lingeri vi realizzerà anche la propria abitazione, dal momento che l'appartamento e lo studio di corso Vittorio Emanuele II erano stati distrutti dagli stessi eventi bellici. L'edificio, al civico 12 di via Sacchi, era parte di un denso isolato triangolare che secondo i programmi del piano di ricostruzione doveva essere interamente ridisegnato a partire dall'individuazione di un grande spazio aperto al suo interno. I programmi urbanistici di edificazione dell'area verranno in larga parte disattesi e l'edificio si configura ancor oggi come un frammento di un disegno incompiuto. Dopo una prima proposta che ereditava l'impianto del fabbricato esistente, il 13 giugno 1947 viene presentato il progetto definitivo: la nuova costruzione, che si compone di un piano seminterrato, un piano terra rialzato e sei livelli superiori, prevede una minor superficie occupata e un arretramento rispetto al filo stradale. Il fronte principale, connotato da una sequenza regolare di aperture, è scandito al piano terreno da una serie di pilastri che si inseriscono nel volume sporgente della facciata soprastante e fuoriescono nuovamente, in forma di esili colonne, a definire l'elegante loggiato continuo al quinto piano. Sul lato destro una serie verticale di balconi molto sporgenti - in corrispondenza del punto in cui secondo il piano di lottizzazione avrebbe dovuto essere collocato un varco di accesso al grande cortile comune - costituisce una vivace variazione alla monotonia del partito compositivo del fronte. A livello strada, sotto la fila di balconi, è collocato l'ingresso carrabile, con una rampa che scende fino alla quota del seminterrato.
All'interno un unico vano scala con ascensore distribuisce due appartamenti per piano, ad eccezione del piano rialzato dove si aggiunge anche l'abitazione del portiere. Secondo uno schema ricorrente negli edifici residenziali costruiti a partire dagli anni Trenta, gli ultimi piani sono riservati ai proprietari: al quinto piano si trova l'appartamento Lingeri, al piano superiore gli studi dello stesso Lingeri e dell'ingegner Pini, ricavati nell'ampio sottotetto e raggiungibili soltanto tramite le rampe della scala.
Il quinto piano, arretrato rispetto al filo della facciata, lascia spazio a una terrazza di circa due metri di profondità, delimitata da colonne che sostengono una grande pensilina traforata nella parte superiore. La soluzione architettonica di arretrare il volume conclusivo dell'edificio ha origine dal rispetto delle prescrizioni edilizie del piano di ricostruzione, abilmente interpretate per ottenere un risultato di estrema leggerezza per il coronamento del fronte. Altrettanto leggero è l'attacco a terra: i pilastri che definiscono il basamento sono staccati dalla superficie della parete di tamponamento della facciata, secondo una soluzione che sarà in seguito utilizzata anche per il condominio Fronte Parco all'angolo tra via Giulianova e via Legnano. Questa volontà di separare gli elementi strutturali da quelli di tamponamento - rendendoli leggibili attraverso il sapiente gioco delle ombre - è una lezione che deriva dall'esperienza del Movimento Moderno e che Lingeri fa propria e declina in svariate soluzioni architettoniche, a testimonianza della continuità della sua ricerca e dell'originalità della sua poetica.
Per quanto riguarda gli interni, la cura artigianale dei dettagli e la raffinatezza dei materiali e delle soluzioni d'arredo testimoniano la straordinaria capacità di passare dalla scala del progetto urbano ad una scala domestica: nell'appartamento che Lingeri realizza per se stesso, al quinto piano, il guardaroba, pensato come straordinario gesto plastico, riesce da solo a trasformare lo spazio della casa separando la zona dell'ingresso da quella del soggiorno.

Info
  • Progetto: 1947 - 1949
  • Esecuzione: 1947 - 1949
  • Committente: Società De Angeli Frua, Gustavo e Luigi Locati, Augusto Pini
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Pietro Lingeri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19782 SI
Augusto Pini Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco a riquadri
  • Coperture: a una falda leggermente inclinata, con terrazza
  • Serramenti: in legno, con avvolgibili; a saliscendi (piano rialzato)
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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All'interno un unico vano scala con ascensore distribuisce due appartamenti per piano, ad eccezione del piano rialzato dove si aggiunge anche l'abitazione del portiere. Secondo uno schema ricorrente negli edifici residenziali costruiti a partire dagli anni Trenta, gli ultimi piani sono riservati ai proprietari: al quinto piano si trova l'appartamento Lingeri, al piano superiore gli studi dello stesso Lingeri e dell'ingegner Pini, ricavati nell'ampio sottotetto e raggiungibili soltanto tramite le rampe della scala.
Il quinto piano, arretrato rispetto al filo della facciata, lascia spazio a una terrazza di circa due metri di profondità, delimitata da colonne che sostengono una grande pensilina traforata nella parte superiore. La soluzione architettonica di arretrare il volume conclusivo dell'edificio ha origine dal rispetto delle prescrizioni edilizie del piano di ricostruzione, abilmente interpretate per ottenere un risultato di estrema leggerezza per il coronamento del fronte. Altrettanto leggero è l'attacco a terra: i pilastri che definiscono il basamento sono staccati dalla superficie della parete di tamponamento della facciata, secondo una soluzione che sarà in seguito utilizzata anche per il condominio Fronte Parco all'angolo tra via Giulianova e via Legnano. Questa volontà di separare gli elementi strutturali da quelli di tamponamento - rendendoli leggibili attraverso il sapiente gioco delle ombre - è una lezione che deriva dall'esperienza del Movimento Moderno e che Lingeri fa propria e declina in svariate soluzioni architettoniche, a testimonianza della continuità della sua ricerca e dell'originalità della sua poetica.
Per quanto riguarda gli interni, la cura artigianale dei dettagli e la raffinatezza dei materiali e delle soluzioni d'arredo testimoniano la straordinaria capacità di passare dalla scala del progetto urbano ad una scala domestica: nell'appartamento che Lingeri realizza per se stesso, al quinto piano, il guardaroba, pensato come straordinario gesto plastico, riesce da solo a trasformare lo spazio della casa separando la zona dell'ingresso da quella del soggiorno.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

L'edificio è parte di un più ampio Piano di Ricostruzione - messo a punto nell'immediato dopoguerra e mai portato a compimento - che attraverso una razionalizzazione dei lotti urbani avrebbe dovuto riconfigurare l'area tra via Ponte Vetero e via Sacchi; quest'ultima doveva essere allargata da 9,5 a 15 metri, mentre all'interno dell'isolato era previsto un grande spazio aperto collettivo, accessibile da tutti gli edifici all'intorno. Uno degli ingressi a questo cortile comune era previsto proprio in corrispondenza del lato destro della facciata dell'edificio di via Sacchi 12, che secondo le previsioni di piano avrebbe quindi assunto la funzione di chiusura di una delle parti costruite dell'isolato.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Forti Giordano, Gai Guido 1955 Case. 97 tavole Antonio Vallardi Milano 394-395 No
Collotti Francesco Valerio 1992 Pietro Lingeri, case alte, medie, basse a Milano Domus n. 741 100-106 No
Alè Francesca, Lingeri Tommaso 1992 Itinerario n. 82. Lingeri e Milano Domus n. 741 No
Lingeri Elena (a cura di) 1995 Pietro Lingeri 1894-1968. La figura e l'opera Arti grafiche G.M.C. Milano 89-94 Si
Baglione Chiara, Susani Elisabetta (a cura di) 2004 Pietro Lingeri. 1894-1968 Electa Milano 314-317 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Pietro Lingeri Pietro Lingeri Fondo privato, Milano Edificio in via Sacchi, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Dettaglio della fascia basamentale su via Sacchi, con in evidenza la soluzione dei pilastri staccati dalle superfici di tamponamento e l'ingresso Dettaglio della fascia basamentale su via Sacchi, con in evidenza la soluzione dei pilastri staccati dalle superfici di tamponamento e l'ingresso Alessandro Sartori - 2016
Scorcio su via Sacchi Scorcio su via Sacchi Alessandro Sartori - 2016
Fotopiano della facciata su via Sacchi Fotopiano della facciata su via Sacchi Alessandro Sartori - 2016
Dettaglio della facciata su via Sacchi, sequenza regolare di aperture Dettaglio della facciata su via Sacchi, sequenza regolare di aperture Alessandro Sartori - 2016
Prospettiva Prospettiva Fondo Pietro Lingeri
Il cantiere, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n Il cantiere, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n Fondo Pietro Lingeri
Interno, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n Interno, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n Fondo Pietro Lingeri

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
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Dizionario biografico degli Italiani - Pietro Lingeri Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 24/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022